Il Chievo Verona evita la retrocessione in Serie B.

Il tribunale nazionale della Figc ha dichiarato l'improcedibilità nei confronti del club veneto per la vicenda delle plusvalenze fittizie con il Cesena.

Il Chievo è salvo per un vizio di forma: secondo i giudici di primo grado, Campedelli doveva essere ascoltato dagli inquirenti prima del processo, quando ne ha fatto richiesta. Ma mai fu convocato in Procura.

La Procura, che aveva chiesto 15 punti di penalizzazione nella stagione 2017-2018, presenterà appello, ma, seppure riuscisse a convincere i giudici della necessità di sanzionare il club veneto, sarà impossibile chiederne la retrocessione a campionato ormai iniziato.

Condannato, invece, il Cesena, che dovrebbe ripartire dalla Serie D. Se il club romagnolo dovesse farcela a iscriversi, partirà con la pesantissima zavorra di -15 punti.

Questo il comunicato dalla FIGC:

"Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Roberto Proietti, ha dichiarato improcedibile il deferimento nei confronti della Società AC Chievo Verona Srl e, per l’effetto, restituisce gli atti alla Procura Federale.

Accoglie il deferimento nei confronti della Società AC Cesena Spa, ed infligge una penalizzazione di punti 15 in classifica, da scontare nella stagione sportiva in corso 2018/2019, nel caso in cui la Società dovesse risultare iscritta a qualsivoglia campionato organizzato dalla FIGC".

A questo punto bisogna definire la questione Viola, oggetto del desiderio proprio del club di serie A.

Sezione: News H24 / Data: Mer 25 luglio 2018 alle 11:54
Autore: Federica Bozzi
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