Il Benevento ritorna in patria per cercare, nella cornice amica del Vigorito, di esorcizzare la crisi e ritrovare la vittoria. 
Il tecnico Bucchi si dichiara sereno e le polemiche delle scorse settimane, con la pressante richiesta di un suo esonero da parte dei tifosi, non sembrano averlo turbato. Il "passo del gambero" a cui si è assistito nelle ultime due gare (tre punti e due sconfitte) sembra un lontano ricordo secondo le dichiarazioni del tecnico romano.
Il Benevento scende in campo con il solio 5-3-2: Montipò; Caldirola, Antei, Volta; Importa, Bandinelli, Crisetig, Tello, Letizia; Coda, Insigne.

Primo Tempo.
Il primo tempo mostra un Benevento subito aggressivo che, al 6 minuto di gioco, conquista una ghiotta occasione di vantaggio con una punizione al limite che viene sprecata da Insigne. 
Al minuto 18 lo Spezia si affaccia nell'aria sannita ma, nonostante la mischia confusa dei difensori giallorossi, si riesce ad evitare il peggio.

Dagli spalti partono fischi contro Bucchi. Ormai la crisi della squadra pesa su di lui come una condanna.
Al 30' minuto l'arbitro Giua alza il giallo contro Montipó, reo di un uscita pericolosa, e decreta un rigore allo Spezia. Ricci (Matteo) da dischetto è letale e porta gli ospiti in vantaggio.

Benevento 0-1 Spezia.
Solo 3 minuti per vedere il Benevento recuperare la partita con una magia di Insigne.
Benevento 1-1 Spezia.
Di sicuro rispetto alle precedenti partite i sanniti dimostrano di essere capaci di una risposta immediata e di conservare quella lucidità necessaria per non subire il risultato, anzi si è rischiato di rimontare immediatamente . 

Secondo tempo 
Il secondo tempo inizia con un rigore per i padroni di casa per fallo su Caldirola (minuto 2 della ripresa). Da dischetto Coda mette in scena il peggio del suo repertorio: terzo rigore sbagliato in questo campionato.Massimo, ma lo hai preso a vizio??
Il Benevento ha la possibilità di rifarsi con una punizione al limite ma Crisetig spreca l'occasione del vantaggio infrangendo la palla sulla barriera. E poi vi chiedete perché i tifosi invocano l'ingresso di Viola??
Al 64' lo Spezia allunga le distanze con un'azione di Da Cruz. Dopo soli tre minuti arriva anche il goal di Okereke.
Benevento 1-3 Spezia .
La strega, dopo l'ingresso di Armenteros, gioca in modo confuso e senza schema. Ingiustificabili le scelte del tecnico del Benevento, unico vero colpevole di questa serie di umilianti sconfitte.
La piazza invoca la testa di Bucchi.
Arriva il disperato tentativo del mister romano di salvare il salvabile con l'ingresso di Di Chiara (Antei) e Buonaiuto (Improta) ma ormai la strega è ricaduta nel suo tunnel.
Ora ci vorrebbe solo un miracolo!
Di male in peggio con il rosso rimediato a Volta al minuto 84. Il Benevento resta in 10 uomini e le speranze di recuperare la partita si fanno sempre più fievoli.
Quando tutti si erano arresi, ecco risorgere Armenteros (88') che accorcia le distanze.
Benevento 2-3 Spezia.
Cinque minuti (di recupero) sono bastati per passare dall'illusione del possibile pareggio alla triste realtà che orami è crisi!

Quella che è andato in scena al Vigorito, in questo soleggiato pomeriggio di marzo, è stato un replay di un gioco brutto con una difesa confusa, un centrocampo incapace di impostare il minimo schema ed un attacco sprecone. 

La strega ha dimenticato come si vince ma, ancora di più, si percepisce la forte sensazione che qualcosa si è rotto all'interno degli equilibri dello spogliatoio. 

Perchè il mister continua ad insistere sugli stessi convocati lasciando fuori giocatori come Viole e Del Pinto? Perchè sul dischetto deve andare sempre e solo Coda, nonostante la scia di fallimenti proprio su rigore? Perchè sprecare tutti questi punti in una fase così delicata del campionato?

A questi interrogati potrà dare risposta solo Bucchi, unico colpevole di questa serie di fallimenti.

Quali saranno le volontà societarie in merito al tecnico romano?

Intanto i tifosi giallorossi hanno perso la pazienza e oggi sono arrivati anche i fischi....tanti!

Sezione: News H24 / Data: Sab 16 marzo 2019 alle 18:13
Autore: Federica Bozzi
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