Ci siamo quasi, poche ore ancora e poi, sabato pomeriggio alle diciassette, il Benevento sarà in campo a Reggio Calabria per la quindicesima giornata di questo campionato. Due squadre e due realtà completamente differenti. I giallorossi sono chiamati ad un immediato riscatto dopo la sconfitta casalinga nello scontro diretto contro il Lecce. La Reggina, invece, dovrà provare, ancora una volta, a dare un senso e una svolta la proprio campionato. Una squadra, quella di casa, con una brillante storia alle spalle, anche recente, ma che purtroppo oggi vive un momento difficile con una situazione societaria che non permette sogni di gloria, facendo disperare e non poco la calda e appassionata tifoseria amaranto.

Se qualcuno ha pensato di poter fare una passeggiata all'Oreste Granillo si è sbagliato di grosso. Quello stadio, per quanto “saccheggiato” di risultati in questo torneo, è sempre un campo trappola per tutte le squadre. Una fossa dei leoni nella quale i calciatori di casa proveranno in tutti i modi, ne siamo certi, di fare uno sgambetto agli stregoni per rilanciarsi in posizioni di classifica meno pericolose.

Benevento e Reggina, partite con obiettivi differenti ad inizio stagione, arrivano invece a questa gara con stati d’animo similari. Entrambe dovranno fare i conti con le numerose defezioni che, almeno sulla carta, penalizzano di più la squadra dello Stretto. Ma sappiamo bene che, undici contro undici, nulla è impossibile, quando le motivazioni sono tali da prevalere sulle difficoltà oggettive. E poi loro vorranno sfruttare di certo il fattore campo e l’imprevedibilità di un reparto offensivo che è di assoluta qualità con il tandem Di Michele - Insigne jr.

Io l’ho già scritto in settimana che, questa partita, per difficoltà è pari a quella giocata contro il Lecce. Forse anche più difficile, perché non è sbagliato pensare che gli amaranto non vorranno di certo “fare la partita”, a meno che non vogliano spontaneamente immolarsi. Sicuramente imposteranno una gara attendista per poi provare a farci del male con azioni di ripartenza o su palle inattive. Quindi, il Benevento dovrà a provare ad imporre ritmo e gioco sin dal fischio d’inizio ma evitando di lasciarsi prendere dalla foga e dalla “necessità” di dover conquistare i tre punti. Occorrerà invece usare la calma di chi è consapevole dei propri mezzi, così come è avvenuto nelle prime giornate del campionato.

Reggina, il Matera in casa e poi di nuovo sullo Stretto, sponda siciliana, per giocare contro il Messina al "San Filippo". E ancora Cosenza e la chiusura del girone d’andata, all’Epifania, al "Menti" contro la Juve Stabia. Su e giù sulla punta dello Stivale per rincorrere il primo posto o comunque chiudere il girone d’andata quanto più in alto è possibile. Tutto questo in attesa del ritorno tra i disponibili degli infortunati “storici” e poi, necessità assoluta, aspettando l’ennesimo sacrificio economico che la Società vorrà fare in apertura di calciomercato – sessione invernale. Non attendiamoci ovviamente "miracoli" o inutili follie, la priorità sarà mettere in condizione Fabio Brini di non doversi più inventare ruoli in caso di defezioni. Personalmente propendo per calciatori di categoria, senza inseguire "nomi", ma puntando su atleti che abbiano voglia di dare concretamente il proprio contributo. Il campionato è tutto ancora da giocare e credo lo sarà fino alla fine. Sperando che il  palazzo e un minimo di buona sorte arridano finalmente alla nostra squadra.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 27 novembre 2014 alle 16:30
Autore: Marcello Mulè
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