Serenamente deciso: questa la sensazione che ci lascia la prima giornata di lavoro vissuta da Gaetano Auteri a Benevento. Il tecnico di Floridia sembra già essersi immerso completamente nella nuova avventura e non dà l’impressione di essere solo al primo giorno da “giallorosso”. E’ consapevole e molto stimolato da questa avventura, deciso più che mai a costruire qualcosa di importante. Del resto come aveva dichiarato il giorno della presentazione era da diversi anni che ambiva a sedere su questa panchina e ad allenare in questa società e adesso che ci è riuscito non vuole lasciare nulla al caso. Lo abbiamo visto dirigere il primo allenamento, e la sensazione che ci lascia è quella di un allenatore attento e meticoloso su tutti i particolari del lavoro. Si definisce un “uomo di campo” e di fatto crediamo che sia proprio così. Ci sarà quindi molto da sudare per i giallorossi, sia per quelli che già la conoscono, sia per quelli che impareranno a capire velocemente i suoi metodi di lavoro.

Dopo 2 ore di allenamento raggiunge la sala stampa sorridente e soddisfatto di questa prima seduta che apre ufficialmente la stagione agonistica del Benevento targato 2015/16:”Siamo stati bene dal punto di vista climatico, e non vi nego che avevo fatto anche un pensiero a rimanere qui per il ritiro e quindi lavorare nel nostro stadio, ma avremmo praticamente squartato il campo.” Le prime domande che gli vengono poste è sull’organico a sua disposizione: “E’ la prima volta nella mia carriera che alla partenza della preparazione ho a disposizione l’80% della squadra che ho in mente. Diciamo che Bianco dovrebbe arrivare presto, Agyei è ampiamente giusticato perché ci ha comunicato le problematiche che ha avuto per arrivare in ritiro mentre non è un segreto ormai che per quanto riguarda Kanouté francamente non siamo riusciti a rintracciarlo.” Parlando della prima seduta ha dichiarato:”Una seduta normale, non abbiamo fatto niente di particolare, questa corsa da pensionati avreste potuto farla anche voi e anche io se non avessi qualche piccolo problemino alle ginocchia. In questi giorni cercheremo di non perdere tempo, per continuare i controlli e quindi le visite mediche per poi procedere a portare tutti allo stesso livello. Faremo una anamnesi precisa per tutti tenendo presente anche i problemi avuti da ognuno negli ultimi anni. Prendiamo per esempio De Falco e Vitiello che sono stati alle prese con infortuni fastidiosi e che quindi con attenzione bisognerà portarli ad una condizione ottimale. Da questo punto di vista sono molto tranquillo poiché abbiamo l’esperienza giusta di saper dosare per ognuno le quantità di lavoro.”

Si passa poi a parlare della sede del prossimo ritiro:”Abbiamo scelto la sede di Roma quando avevamo capito che c’erano piccole difficoltà nel reperire una sede consona e attrezzata come chiedevamo per via del passaggio societario. Abbiamo quindi scelto questa sede che ha le strutture che ci servono, palestre, campi e piscina che ci danno la possibilità di poter organizzare anche 3 sedute al giorno. Saranno 12 giorni e poi torneremo qui a Benevento e ci divideremo tra lo stadio e Paduli. Farà caldo in ritiro, ma questo non è determinante. Francamente non amo i ritiri dove spesso piove e quindi bisogna allenarsi su campi pesanti. Staremo bene.” In merito poi alle amichevoli precampionato:”Sono un po’ contrario alle amichevoli giocate contro avversari raffazzonati che diventano praticamente delle giornate di vacanza. Preferisco invece delle partitelle tra noi con condizioni quindi di equilibrio diverse e ritmi più alti. Quindi per adesso non sono previste amichevoli.”

Qualcuno cerca di scendere in particolari tecnici:”E’ presto per parlare di certe cose, ma posso dirvi di non parlare di numeri, anche perché a volte trasgrediremo da questi numeri. Il comune denominatore sarà quello di giocare da squadra, ed essere compatti, aggressivi, tonici. La squadra che ho in mente deve avere sempre l’iniziativa e questo è il filo conduttore al di la dei numeri. Devono esserci sempre motivazioni e giusta competizione: prendere per esempio 4 giocatori dello stesso livello in un ruolo a volte non è un bene, perché a lungo andare nessuno di loro rischierebbe di fare bene. In questo gruppo c’è tanta qualità e questo è importante. Non ho preclusioni per nessuno, e poiché io sono l’allenatore ho il dovere di allenare tutti i calciatori che sono sotto contratto. Davanti a mio modo di vedere e per come è il mio pensiero non siamo tantissimi, ma c’ è ancora tempo. Marotta e Cissè possono giocare da centrali, poi ci sono Mazzeo e Campagnacci che possono fare bene davanti. Il mio organico ideale comprende comunque 22/23 anche 24 calciatori giustamente assortiti.

Qualcuno gli fa presente che alcune situazioni contrattuali ancora non sono state formalizzate come quelle di Lucioni, Vitiello, Cissè e qualche altro:”Se sono con noi, vuol dire sono solo problemi formali.”

In quanto all’accoglienza:”E’ stata ottima, sono contento e lo sono stati anche i ragazzi. Questa accoglienza ci dimostra che qui c’è passione, e tanto interesse. Noi siamo pronti, accetteremo applausi ma anche critiche e fischi, ma il nostro obiettivo sarà quello di diventare un tutt’uno con i tifosi. Per diventarlo dovremo essere disponibili al sacrificio, essere professionisti nel vero senso della parola, per riuscire a perseguire gli obiettivi prefissati. A noi il compito di alimentare questa passione dando il massimo in campo. “

Per quanto riguarda gli obiettivi della stagione il tecnico ha risposto deciso:”Se fossi rimasto a Matera, dopo una buona stagione, con quel gruppo e dopo un anno di lavoro avrei detto che avremmo giocato per vincere. A Benevento so che è diverso: qui la società è importante, è da anni che si prova a vincere e che ti etichettano come società importante ma io sono un uomo di campo poco incline alle chiacchiere. Più avanti quindi non avrò nessun problema a dire per cosa giocheremo. Io sono uno che non vede orari, che potrebbe stare sul campo per ore e ore, anche se dovessi fare scuola calcio, per me non cambierebbe niente. Per questo ho chiesto un biennale per la prima volta nella mia carriera, perché ho voglia di costruire qualcosa di importante. Io devo stare bene in un posto e qui sono veramente stimolato: voglio costruire prima di tutto un gruppo, che è una miscela magica. Lavoreremo per ottenerla subito.”

Sezione: In primo piano / Data: Lun 13 luglio 2015 alle 22:19
Autore: Cosimo Calicchio
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