Massimo Coda, l’Hispanico, è senza ombra di dubbio tra i leader tecnici del Benevento di Christian Bucchi. Un giocatore sul quale, proprio il tecnico romano ha da subito detto di contare molto, convinto dell’enorme potenziale – in parte non espresso – a disposizione dell’attaccante giallorosso.

Proprio l’Hispanico, ai microfoni di Ottochannel, ha parlato del suo rapporto con Bucchi, con la città di Benevento e con quella serie A che ha toccato di sfuggita tra Parma e Benevento e che, proprio con la strega, spera di riabbracciare. Di seguito vi proponiamo un estratto dell’intervista del collega Ivan Calabrese al numero nove giallorosso:

Il SOPRANNOME – “L’anno scorso quando mi è stato dato questo soprannome mi ha fatto piacere perché rispecchia le mie caratteristiche. Sono uno che in campo, oltre ai gol, cerca di dare l’anima per la propria squadra”.

ASPETTATIVE – “Sono in riga con le aspettative. Avrei potuto fare qualche gol in più, soprattutto se pensiamo ai rigori. Spero di rifarmi nel rush finale Potevo già essere a venti gol, se riesco a raggiungere quella cifra vuol dire che anche il Benevento sta andando bene ”.

RUSH FINALE – “Adesso siamo in palla e dovremo dare tutto per raggiungere l’obiettivo il prima possibile. Se non ce la faremo direttamente, ci proveremo per vie secondarie (leggasi, play-off)”.

SERIE A – “A Parma tra infortunio e problemi societari sono stato sfortunato. Qui a Benevento, sappiamo come è andata. Siamo partiti malissimo, poi non ho giocato tantissimo. Avrei voglia di riprovarci”.

RAPPORTO CON BUCCHI – “Mi dà tanti consigli, già da quando è arrivato mi ha detto che sono uno degli attaccanti che gli piacciono di più a livello tecnico. Mi tiene sulla corda perché sa che se stacco la spina non rendo al massimo”.

COMPAGNI DI REPARTO – “Roby (Insigne n.d.r.) è più un funambolo. Armenteros è un attaccante che mi sta più vicino, come Asencio. Mi trovo bene con entrambi”.

ESTERO – “In Svizzera ero giovanissimo, avevo sedici anni e quell’esperienza mi ha fatto crescere tanto. Poi in Slovenia, a Gorica, mi sono giocato una bella opportunità all’estero. In quella occasione ho conquistato anche il premio di miglior giocatore. Fuori dall’Italia c’è meno catenaccio, si gioca più a viso aperto”.  

TEMPO LIBERO – “Lo trascorro con la mia famiglia, con mia moglie e mio figlio Saverio. Andiamo in giro oppure mi riposo”.

LA CITTA’ – “Mi trovo benissimo, è una bella città e poi mi trovo vicino casa. Stare qui mi fa stare bene”.

PASSIONI – “La passione per il calcio me l’ha tramandata mio padre. Voleva un figlio maschio e dopo quattro donne sono arrivato io”.

GOL PIU’ BELLO – “Il gol più bello che ho fatto con il Benevento è stato il gol contro la Sampdoria, con il sinistro”.

RICORDI – “Il ricordo più bello è stato a fine campionato. Vedere come il pubblico, nonostante la retrocessione, ci ha sostenuto, ci ha dato la forza per riprovarci di nuovo quest’anno”.

APPELLO AI TIFOSI – “Ai tifosi chiedo solo di starci vicino, sino alla fine. Ormai siamo questi qua i giocatori e quindi chiedo di sostenerci fino all'ultima giornata e anche oltre”.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 18 aprile 2019 alle 17:49
Autore: Gerardo De Ioanni
vedi letture
Print