Guai a snobbare la partita del "Puttilli", dal campo barlettano i giallorossi dovranno uscire solo con una vittoria perché sarà una giornata di calendario particolare, sotto alcuni aspetti difficile, per tante squadre ma soprattutto per i giallorossi. La sconfitta di domenica scorsa, oltre l'amaro in bocca, ha lasciato un responso sul quale c'è poco da discutere: 3 punti in 5 gare. Sono una miseria per una squadra che ambisce al post-campionato. Un trend che, se confermato, lascerà poche speranze concrete per le ambizioni della piazza sannita. Per noi, allora una vera "disfida", ma senza Ettore Fieramosca e Charles de Torgues, nessuna spada o cavallo, solo goal da segnare, uno più dell'avversario.

Certo, ad analizzare le ultime partite, c'è tanto da recriminare. Non bastassero le problematiche tecnico-tattiche della nostra squadra, stiamo assistendo a un generalizzato malumore verso la classe arbitrale e per fortuna, diciamo così, non siamo i soli a lamentarci e ad immaginare qualcosa di "poco limpido" nella gestione complessiva della Lega Pro. Guai però a cadere nel tranello e a distogliere l'attenzione verso l'immediato. Non possiamo sempre appellarci alla malasorte o ai torti di poco attenti fischietti. Il Benevento ha tutte le carte in regola per tirarsi fuori da una mediocrità di risultati che non premia affatto il lavoro della squadra e i valori tecnici che sono assolutamente da primato. Almeno sulla carta.

I biancorossi di Nevio Orlandi non avranno nulla da perdere, squadra giovane e sbarazzina con qualche elemento di spicco ma complessivamente non così attrezzata da potere impensierire i nostri, alla ricerca di un successo esterno quanto mai necessario. E, una gara che altrimenti avrebbe potuto essere poco più di un allenamento impegnativo, sarà invece la prova del nove per Evacuo e compagni. Bisognerà vincere e convincere, ritrovare assoluta determinazione e preparare nel migliore dei modi la successiva gara casalinga con il Catanzaro, un altro scontro diretto molto difficile e così sarà fino al termine del campionato regolare.

A Barletta ci sarà bisogno di una squadra ordinata, padrona del campo e del gioco, che non dovrà avere fretta nè pretendere di surclassare l'avversario. Studiarli e colpire al momento giusto, non servono goleade e neppure esporsi ai contropiedi dei giovani virgulti locali. Ci sarà bisogno del miglior Benevento, di una grossa dose di cinismo e freddezza sotto porta e della spinta dei tifosi che, anche in riva all'Adriatico, non faranno mancare il proprio sostegno in trasferta, come sempre.

Sezione: In primo piano / Data: Ven 28 marzo 2014 alle 14:30
Autore: Marcello Mulè
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