Monza e Benevento non sono state mai così vicine. No, non parliamo di vicinanza geografica ma di identità di destini. Come noto sanniti e brianzoli sono accomunati dal fatto che entrambi, dopo aver stravinto di fatto il campionato di competenza  e aver accumulato un vantaggio abissale sulle avversarie (+22 per la truppa di Inzaghi e +16 per il Monza) rischiano, a causa del Coronavirus, di vedersi negata la meritata promozione se non si dovesse riuscire a riprendere col calcio giocato. Questa è solo una delle eventualità e delle ipotesi nel caso non si potesse portare al termine il campionato, sia chiaro.

Un’ipotesi che, però, Adriano Galliani, a.d. del Monza, non vuole considerare nemmeno lontanamente: “Certo non immaginavo il Coronavirus ma mi auguro che possa ancora accadere. - Esordisce così l’ex Condor rossonero a Radio 24 riferendosi alla promozione in B del suo Monza -  Abbiamo 16 punti di vantaggio sulla seconda a undici partite dalla fine. Mi auguro che il campionato possa riprendere e che ci venga riconosciuto questo vantaggio abissale conquistato sul campo”.

Sulla questione del taglio degli stipendi Galliani è categorico e abbastanza scettico sulla possibilità di trovare una soluzione univoca: “Difficile trovare una formula che vada bene per chi guadagna il minimo federale e chi guadagna tanti milioni. Bisogna ragionare caso per caso, impossibile fare qualcosa di sistema”.

L’attenzione, però, ritorna immediatamente sul futuro della stagione in corso e sull’ipotetico annullamento del campionato 2019/20. Sul punto l’a.d. non vuole sentire ragioni e chiama in causa, al fianco della formazione brianzola, anche il Benevento: “Non accetteremmo mai di restare in C, nella maniera più assoluta. Nel caso contrario faremmo ricorso. Noi abbiamo vinto questo campionato. Se riprenderemo e qualcuno ci raggiungerà allora sì ma così no. La logica non può essere dire al Monza: allora caro Monza tu resti in C e l’ultima della B resta in B; caro Benevento tu che hai 22 punti sulla seconda resti in B perché l’ultima della A deve restare in serie A. Credo che strida un po’ questo ragionamento”.

Sezione: In primo piano / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 18:48
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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