E’ una mission impossible anzi “quasi” impossible, quella che attende mister Brini e la sua truppa in queste ultime 4 giornate di questo estenuante campionato di serie C.  Anche nell’omonimo film infatti, l’agente segreto Ethan Hunt guidava un team di uomini valorosi che era chiamato appunto ad una missione impossible per tutti, ma di fatto non per loro. Infatti alla fine come nelle migliori storie i buoni vincevano e i cattivi soccombevano. Se volessimo prendere in prestito la storia della famosa pellicola, potremmo pensare tranquillamente, traslando i personaggi del film, agli eventi che stiamo vivendo in questo campionato, ad individuare subito in Lotito e la sua Salernitana, i potenti e i cattivi di turno. Nei film di solito alla fine i buoni vincono sempre, e da queste parti speriamo che finalmente anche nella realtà possano succedere le stesse cose.

E’ una mission “quasi” impossible quella che aspetta il Benevento, per mille motivi. Prima di tutto per i 5 punti di svantaggio che la Salernitana ha accumulato, a causa anche di alcuni colpi a vuoto che sicuramente la nostra squadra poteva evitare (tra tutti i 2 pareggi interni con Barletta e Aversa Normanna), che di fatto diventano 6 poiché i granata è ormai risaputo possono contare anche sul vantaggio negli scontri diretti che in un ipotetico arrivo a pari punti con i giallorossi significherebbe promozione per gli uomini di Menichini e la più cocente delle delusioni per i sanniti che si ritroverebbero ad aver vinto un campionato senza però ritirare il premio e cioè la tanto agognata serie B, roba che neanche negli incubi peggiori. Con i motivi per i quali la mission è “quasi” impossible potremmo continuare: per esempio la Salernitana dovrebbe perdere almeno 2 partite su 4 e il Benevento di conseguenza dovrebbe vincerle tutte, cosa che sicuramente potrebbe accadere ma che per quello che si è visto negli ultimi turni è quantomeno difficile.

Ecco, una mission “quasi” impossibile, che comunque nel calcio se ne sono viste, dalla serie C fino alla serie A: ricordiamo per esempio gli scudetti persi sul filo di lana, le promozioni sfumate nelle ultime giornate, e le incredibili rimonte che hanno ribaltato sentenze praticamente già scritte. Si dice che il calcio è bello proprio per questo, per la sua imprevedibilità, ma oltre a questo sappiamo che è  anche un gioco oltre che di “gambe” fatto di molta “testa”. Lo ha ripetuto spesso Brini in questa stagione, a torto o a ragione, qualche volta facendoci anche arrabbiare (come nelle dichiarazioni del dopo Lecce) ma è indubbio che sostanzialmente e almeno a livello concettuale possiamo dire che abbia ragione. E proprio per questo, rifacendoci all’aspetto mentale crediamo che una vittoria del Benevento a Matera e una concomitante sconfitta della Salernitana a Castellamare di Stabia indubbiamente potrebbero essere dei risultati che andrebbero ad infiammare queste ultime giornate di campionato, creando un pathos da thriller vietato ai deboli di cuore. Uno scenario del genere significherebbe davvero per il Benevento giocarsi le sue carte fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata, ed è chiaro ed evidente che sotto l’aspetto mentale alcune certezze che si sono create nell’ambiente granata e nella testa degli uomini di Menichini comincerebbero quantomeno a scricchiolare.

Pensare di poter perdere un campionato praticamente già vinto potrebbe creare una sorta di braccino corto ad una squadra che fino a questo punto ha dimostrato sempre una tempra molto forte e una tenuta mentale davvero invidiabile. Per tutto questo la mission è impossible, anzi “quasi” impossible, ma proprio per questo il Benevento ha il dovere di provarci. Brini come il protagonista dell’omonimo film dovrà provare a far vincere i buoni, che alla fine delle belle storie vincono sempre. Speriamo che questa volta certe storie possano avverarsi anche nella realtà. E come diceva qualcuno qualche anno fa, non succede ma se succede….

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mar 14 aprile 2015 alle 17:47
Autore: Cosimo Calicchio
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