Questo uno stralcio delle dichiarazioni che il Presidente Oreste Vigorito ha rilasciato durante la conferenza stampa fiume di questo pomeriggio presso l’”Hotel President”: 

“Per prima cosa voglio ringraziare tutti i presenti che hanno tolto del tempo alla loro famiglia e alle loro cose per ascoltare me. Come detto al tempo, stiamo lavorando sulla base di un progetto triennale. Probabilmente il fatto che la campagna acquisti sia stata giudicata dai media come più che sufficiente ha fatto pensare che il più fosse stato fatto. Più volte ho voluto di proposito tenere vivo il ricordo dei tanti play-off andati male. Chi ha vissute quelle esperienze sa bene che possono ripetersi”.

MALELINGUE – “La delusione, forte, per ciò che non è stato ha fatto, purtroppo, emergere le malelingue. Voglio, però, ricordare che la nostra è una delle poche società che non è stata mai interessata dal malaffare. Chi dice che il Benevento vende le partite è mal informato. La vendita di una gara, come entrata economica, non potrebbe mai pareggiare gli introiti che garantisce la promozione in serie A. Per non parlare della soddisfazione per una eventuale promozione. Voglio pensare che qui dice questo cose lo faccia per troppo amore, sta di fatto che a me non scalfiscono neanche lontanamente”.

BILANCIO – “Quello appena concluso è stato, comunque, un anno positivo. Deve essere ritenuto il primo tassello del progetto triennale che dovrà portarci di nuovo in Serie A. I calciatori si sono impegnati al massimo. Vi assicuro che negli spogliatoi erano distrutti. Li ho abbracciati, ma non perchè mi sono innamorato di loro, ma perché il nostro sogno era svanito. Ma il mio ruolo mi impone di riprovarci. Anzi, invito i tifosi a starci vicino il più possibile, proviamo a fare un altro bel campionato. Noi ci metteremo l'impegno di sempre”.

DIMENSIONE – “Dobbiamo capire la nostra dimensione. Il calcio è cambiato. Oggi è il calcio del business e non più il calcio degli eroi. Il tempo del Catanzaro di Palanca o del Padova di Rocco è finito. Oggi è il tempo dei Ronaldo. Se anche qui vogliamo fare il calcio business allora solo Vigorito non può farlo, c’è bisogno di tutti. Dai tifosi agli imprenditori locali. L’uomo solo al comando non va da nessuna parte.

Col Cittadella, semifinale play-off, c’erano 10.000 spettatori. Qualcuno non fa il suo dovere. Bisogna capire se vuole che il Benevento vada in A perché ne è tifoso o per andare allo Stadio per vedere Juve, Napoli, Milan, Inter, ecc”.

CAMPAGNA ABBONAMENTI – “Vi anticipo che ho deciso di confermare i prezzi dell’anno passato. Vuole essere un atto di riconoscenza per chi ci è sempre stato e continua a esserci. Per chi fa sacrifici per esserci e penso ai tifosi delle curve e dei distinti”.

BUCCHI – “Con Bucchi, dopo una lunga riflessione, abbiamo deciso di non continuare. Abbiamo cercato di trovare le cause della sconfitta più che il responsabile. Il mancato rinnovo non è dovuto al non essere andati in A ma al fatto che non si è compito tutto ciò che avevamo concordato. Dal punto di vista umano mi è pesato tantissimo. Christian è un ragazzo d’oro, serio, trasparente. Purtroppo ho ritenuto che fosse il caso di cambiare. Resta il fatto che non può essere considerato un fallimento il suo. E’ un tecnico che in due anni di B ha fatto due volte la semifinale play-off. Se lui è incompetente allora lo sono anche io che l’ho scelto”.

FOGGIA – “Pasquale ha il contratto in scadenza ma è come se fosse già stato rinnovato. Anzi, è rinnovato dallo scorso luglio”.

SPONSOR TECNICO – “Così come quello del mister, abbiamo deciso di non rinnovare anche il contratto con lo sponsor tecnico Frankie Garage. Dal prossimo mese inizierà la collaborazione con Robe di Kappa”.

RITIRO – “Andremo in Trentino, a Pinzolo. Se fossimo andati in A avremmo fatto una tournée estera giusto per dar modo ai ragazzi di fare esperienza. Comunque, abbiamo in programma una sfida amichevole con una società importante di Serie A”.

MERCATO CALCIATORI – “Abbiamo ben trenta calciatori in rosa, più qualcuno che rientrerà. Bisognerà prima sfoltire per inserire qualcuno. Qui toccherà a Foggia combattere per ottenere qualche rescissione con qualche elemento che consideriamo fuori dal progetto tecnico. Gran parte del gruppo sarà confermato. E’ un aspetto importante dal quale partire in modo da non dover cominciare da zero come avvenuto la scorsa estate. Vogliamo dare una continuità tecnica, oltre che economica.

Personalmente, già al secondo fischio dell’arbitro nella gara col Cittadella ho iniziato a pensare al prossimo campionato. Avevamo un programma A e uno B, proprio come le categorie. Ora, evidentemente, dovremo attuare il piano “B”.

 Non faremo molti acquisti e non li faremo di nome. Col tempo ho imparato la lezione. All’inizio pensavo che acquistando un attaccante che aveva fatto 20 gol avrei comprato anche quei gol. Invece no, quei gol erano dell’anno precedente. Il nostro sarà un mercato chirurgico, inseriremo i giusti tasselli per completare la rosa esistente”.

ALLENATORE – “Nomi non ne faccio. Anzi, vi invito a non aspettarvi il nome illustre. Stiamo cercando un tecnico che voglia crescere con noi, che sposi il nostro progetto. Dovrà essere ambizioso ma non presuntuoso, umile ma non remissivo. Un allenatore che non venga da noi per far carriera ma che voglia con noi costruire una squadra che possa competere anche nelle categorie superiori. Di sicuro non sarà uno di quelli che sta sempre in tv.

Sarà sicuramente un allenatore che fa bel gioco. Questo per forza di cose. Gli ultimi allenatori che ho scelto, da Baroni a De Zerbi a Bucchi e Auteri, perché anche Auteri l’ha scelto il sottoscritto, hanno tutti in comune la caratteristica di voler ottenere i risultati attraverso il gioco. Poi, anche tenendo conto del passato calcistico del direttore, potrebbe mai scegliere un tecnico pragmatico?”

STADIO – “La situazione è complicata, a maggior ragione alla luce del dissesto in cui versa il Comune. Abbiamo anche discusso in passato, alla fine ho deciso di rinunciare a più della metà di ciò che ho speso per rendere agile lo Stadio. Ora dobbiamo attendere che venga fatta la gara per la concessione, nel frattempo ho fatto presente che avevo bisogno di un documento che attestasse la disponibilità di un impianto di gioco. Per questo si è optato per la soluzione momentaneo del rinnovo annuale della concessione. Sta di fatto che per via dell’aumento di capienza bisogna ottenere nuovamente l’agibilità. Attendo notizie dall’Amministrazione, vedremo. Quanto alla stradina, per me è un mistero. Pensavo che quantomeno per i play-off fosse aperta, invece no. Non so nemmeno se l’apriranno per le Universiadi”.

STAFF MEDICO – “Per la prima volta quest’anno abbiamo avuto uno staff medico a completa disposizione del Benevento. Uno staff che confermiamo in toto. Diversamente dalle stagioni passate, nessun calciatore ci ha chiesto di farsi curare in altre strutture. La crescita passa anche da queste cose”.

SOCIETA’ SATELLITE – “Sapete bene che è un mio vecchio pallino avere una società satellite. Abbiamo un preliminare d’intesa col Campobasso, vedremo. Di sicuro non sarà motivo di distrazione per il Benevento ma un modo per ampliare la struttura sportiva. Io farà sempre e solo calcio qui a Benevento. Quando lascerò il Benevento, lascerò il calcio”.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 06 giugno 2019 alle 21:12
Autore: Gerardo De Ioanni
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