Il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, è intervenuto a Sportitalia per parlare del caso Palermo, quest'oggi retrocesso in Serie C dalla Giustizia Sportiva: "Ci tengo a precisare che non sono il Presidente ma sono il direttore. Il Palermo ha fatto un attivo di 20 milioni, ha pagato una parte di debiti nelle date giuste. Questa è una roba vecchia e noi siamo partiti regolari, dispiace sentire gente che dice che siamo partiti in modo irregolare. Oggi mi sento dire che è giusto così perché ho barato. Il sistema politico ha giocato sul lavoro professionale di una città come Palermo. Andiamo a vedere chi sono le persone che hanno deciso a Roma queste cose qui. Una cosa scandalosa hanno penalizzato una città, una società e 50 famiglie. Sono professionisti quelli che hanno deciso una cosa del genere? Questi sono truffatori, è uno scandalo. Non ci fermiamo perché qualcuno deve pagare. Il signor Balata deve rispondere con il suo consiglio per la pagliacciata fatta oggi a Roma. Se ci dovevano punire dovevano farlo tre anni fa, non in questa stagione in corso. Io credo ancora nei play off e nel mio lavoro. Non riparto dalla Serie C ma dalla serie che ci compete. Hanno deciso delle regole nuove a campionato in corso. Zamparini? Non ci parlo più con lui. E’ a casa sua e non ci può parlare con me. C’è un nuovo presidente e una nuova proprietà. Deve cambiare sistema, è una vergogna, è ora di finirla. Certa gente non può stare su quelle poltrone lì. Questa squadra qui è compatta, è un gruppo serio. Io aspetto il secondo verdetto. Tempistiche? Domani faremo un ricorso e andremo fino in fondo. E’ la più grande ingiustizia calcistica degli ultimi 40 anni. Hanno cambiato le regole in corso, togliendo addirittura i play out”.

Sezione: In primo piano / Data: Mar 14 maggio 2019 alle 00:11
Autore: Gerardo De Ioanni
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