L’attaccante giallorosso Marco Sau, in gol per la prima volta con la maglia del Benevento nel derby vinto dai sanniti contro la Salernitana, ha confidato a “La Gazzetta dello Sport” le sue impressioni su questo primo scorcio di stagione vissuto ai piedi della Dormiente, dopo gli anni di Cagliari e la parentesi alla Samp.

LA SCELTA DI ACCETTARE LA PROPOSTA DEL BENEVENTO – “Ho valutato un po’ di cose, sono stati convincenti. Conoscevo il d.s. Foggia dai tempi di Cagliari, mi è piaciuta la società, ha obiettivi importanti. Mi cercava anche qualche società di Serie A ma ho ritenuto fosse migliore il progetto del Benevento“.

INZAGHI – “E’ bello essere allenato da Inzaghi, lui è stato un top. Strano vederlo in panchina, ma è molto motivante. L’avevo incrociato da allenatore, al Milan. Lo stimavo, adesso posso dire che è una brava persona, preparato e trasmette una gran carica

CAGLIARI – “Io tifoso? Sì, era diventato un po’ troppo pesante, soffrivo troppo per le sconfitte. E’ stato meglio cambiare aria

I SEI MESI ALLA SAMP – “Stavo bene e mi allenavo bene, ma non giocavo. Però devo dire di aver imparato tanto da un grande allenatore come Giampaolo

LA SERIE B – “Sempre tosta, molto fisica. Ed è difficile sbloccare le partite. Il livello s’è alzato, ci sono più squadre forti e l’organico di valore conta relativamente. Nel 2016 quando vinsi il campionato con il Cagliari avevamo una squadra più forte con gente che era scesa dalla Serie A e poi il campionato era meno competitivo pur essendoci all’epoca 22 squadre”.

UN SOLO OBIETTIVO: “Il nostro obiettivo è tornare in Serie A. Siamo a buon punto, i presupposti ci sono, dobbiamo trovare continuità”.

Sezione: In primo piano / Data: Mer 18 settembre 2019 alle 14:25
Autore: Gerardo De Ioanni
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