Un evento di quelli da non lasciarsi sfuggire: il prossimo 1° maggio, giornata di festa e quindi "libero" da impegni per la maggior parte degli sportivi e tifosi, allo stadio "Ciro Vigorito" ci sarà un'attesa partita,  a scopo benefico, in memoria del compianto Carmelo Imbriani. Costo del biglietto più che accessibile (solo 7 euro) e una finalità nobile che lascia poco spazio a dubbi o indecisioni. Dovremmo tutti partecipare senza pensarci su,  spero in massa, per dare un ulteriore piacevole tributo in onore di chi ci ha lasciati troppo presto...

Non bastasse la finalità benefica ad attirare, ci sarà sicuramente la componente più importante, quella emozionale. Già le prime e numerose adesioni sono di quelle che, almeno a noi già attempati tifosi, provocano qualcosa che va oltre un banale e transitorio entusiasmo. Un tuffo al cuore, lungo, ripetuto, tante volte quanti sono i nomi dei partecipanti: Leo Borghese, Salvatore Cascella, Paolo Franceschelli, Ruggero Corvasce, Nino Di Nardo, Nicola D’Ottavio, Totò Bertuccelli, Silvio Paolucci, Amelio Puce, Franco Bottalico, Pedro Mariani, Massimiliano Rossi, Ferruccio Mariani, Ciccio Micciola, Cisco Guida, Angelo Andreoli, Stefano Mastroianni, Rosario Compagno, Juan Manuel Landaida, Diego Palermo, Lele Baldassarri, Enrico Polani, Giovanni Ignoffo, Antonio Maschio, Mimmo De Simone, mister Franco Dellisanti. E altri ancora si aggiungeranno alla lista. Se noi siamo ancora innammorati della Strega lo dobbiamo anche e soprattutto a loro. Ed è grazie alle loro gesta che il nostro cuore giallorosso ha continuato a pulsare sempre, nonostante i vari "acciacchi" subìti negli anni, alle disavventure, alle delusioni, alle mortificazioni di una città che mai troppe soddisfazioni s'è tolta in ambito calcistico così come per tutto il resto...

Molti nomi conosciuti e recenti, ma qualcuno della lista, ai più giovani, è quasi o totalmente estraneo oppure casualmente udito in qualche discorso amarcord tra tifosi over 40. Per me un'emozione indescrivibile, non vedo l'ora di poterli rivedere, ovviamente tenendo presente che il tempo e gli eventi hanno mutato fisionomia dei miei (nostri) vecchi eroi calcistici. In loro ma anche in me "qualche" capello in meno, la pancetta d'obbligo, magari gli occhiali o qualche altro "accessorio" utile  per chi non ha più vent'anni. Non fa nulla, per me cambia poco. Non importa l'aspetto fisico ma ciò che, nonostante i decenni trascorsi, il loro nome e il relativo ricordo riescono a farmi provare emotivamente.

Lo speaker, ogni nome scandito in maniera chiara, gli applausi, l'ingresso sul prato e dopo tutti insieme per "provare" ancora a giocare ed a onorare anche se per pochi minuti la maglia giallorossa e tutti coloro che l'hanno amata, rispettata, difesa. Loro i rappresentanti in calzoncini di un passato rimasto scritto indelebilmente nei cuori giallorossi e sul libro di storia del Benevento Calcio, sul quale è possibile leggere solo pochi capitoli entusiasmanti, purtroppo. Un libro al quale mancano ancora le pagine più belle, che bisognerà assolutamente decidersi a scrivere, magari con caratteri dorati...

Ognuno di loro sarà un ricordo da vivere, e con esso tutte le emozioni e gli intrecci tra calcio e quotidianità - famiglia, amori, passioni, amici, lavoro, dispiaceri, dolori, insomma la Vita - che da sempre, incredibilmente, camminano insieme per chi è appassionato e non riesce proprio a rinunciare a quella palla che rotola sul prato. E quando lo speaker chiamerà Borghese o Baldassari o Corvasce e chiunque altro, con loro torneranno sul campo visi, sensazioni, emozioni a volte impastate con la polvere di pozzolana del vecchio Meomartini o con la patina bianca che lascia sui pantaloni il cemento dello stadio di via Santa Colomba... E a correre sul prato non ci saranno solo i nostri idoli di sempre, ma tutte le emozioni più belle, private e calcistiche. Rivivremo momenti del passato più luminoso della nostra squadra del cuore, ma faremo in tuffo nelle nostre stesse emozioni, in ciò che siamo stati, in quello che in cuor nostro non possiamo, non vogliamo dimenticare...

Il primo maggio, allo stadio "Vigorito" scenderanno in campo le vecchie glorie del passato giallorosso, ma le lacrime che inevitabilmente noi non riusciremo a trattenere non saranno "solo" calcistiche... Sarà un momento unico per fare beneficenza, per ricordare il nostro Carmelo e per ritrovare un po' di noi stessi. Un appuntamento irripetibile per cementare il rapporto tra squadra e tifosi veri al quale non potremo non presentarci.

Sezione: In primo piano / Data: Ven 11 aprile 2014 alle 22:00
Autore: Marcello Mulè
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