Fresco vincitore del premio “Giuseppe Prisco” per la categoria “Dirigenti Sportivi”, il Presidente giallorosso Oreste Vigorito, ha esternato la propria gratitudine e le proprie emozioni ai microfoni di Ottochannel nel corso di Ottogol:  “Credo che la motivazione di questo premio, per il quale ringrazio tutto per gli auguri e i complimenti, ovvero il riconoscimento alla alla lealtà, alla correttezza e alla simpatia sportiva vada oltre al calcio ma deve essere la base di tutte le componenti e per questo va condiviso con tutta la città. Una tifoseria che applaude la squadra dopo una retrocessione è una tifoseria che merita un riconoscimento; una squadra come questa merita il giusto riconoscimento; una città che sta vicino al Presidente per quanto possibile e la stampa che è sempre di grande equilibrio, credo sia a livello nazionale un motivo di vanto. Mi illudo che abbiano scelto me sì per i risultati sportivi ma anche per i valori morali e umani che cerchiamo di esprimere, noi e tutta la città di Benevento per questo lo voglio condividere con la città”.

Il mirino poi si è spostato sul sogno serie A sempre più vicino: “Alla mia età è difficile sognare. I sogni appartengono a quelli che li realizzano all’alba, altrimenti vanno via. Sognare credo sia normale e non costa nulla. Un signore che ho incontrato a Napoli mi ha detto <<Se non doveste andare in serie A voi vuol dire che al mattino non sorge più il sole>>”.  

Una società, quella giallorossa, attenta non solo alla Prima Squadra ma anche al settore giovanile che dovrà essere la benzina del Benevento del futuro: “Sul settore giovanile c’è stato un grande lavoro di impostazione di mio fratello. Io sto cercando di portarlo avanti. Abbiamo all’incirca 600 ragazzi che provengono dal centro Sud. Una sessantina vengono seguiti in tutto e per tutto, con vitto e alloggio pagato dal Benevento. Abbiamo investito oltre un milione e mezzo di euro nelle strutture per il settore giovanile, che abbiamo dotato di uno staff di prim’ordine.

Tutti i calciatori della prima squadra sono tutti di proprietà, ne abbiamo una decina in giro in prestito. L’anno scorso abbiamo raggiunto i gironi finali di diverse categorie giovanili. Credo che stiamo facendo un buon lavoro. Quest’anno ha esordito già Di Serio, ne abbiamo altri che sono costantemente con la Prima Squadra. Foggia che è un maniaco: vuole che le nostre giovanili giochino tutte sotto età perché il nostro obiettivo non è vincere le partite con le squadre giovanili ma educare i ragazzi alla competizione, insegnare ai ragazzi a vivere come uomini, nella speranza di scovare qualche buon talento”.

Intanto, in attesa della matematica, il Benevento, nella persona del d.s. Pasquale Foggia, è già attivo sul mercato: “Foggia è stato in Spagna, in Olanda, in Grecia ma va lì non per vedere le partite ma per vedere direttori sportivi e addetti ai lavori in vista della prossima stagione. Come abbiamo detto più volte, abbiamo un progetto ben preciso. Avevamo detto di volerci strutturare al meglio per non ripetere gli stessi errori del passato e così abbiamo fatto”.

Chiosa finale sulla questione del momento, con l’emergenza Coronavirus che potrebbe costringere anche la Serie B a giocare il prossimo turno a porte chiuse: “Vorremmo optare per seguire le direttive del Governo e quanto deciso dalla Serie A. Il tutto verrà deciso nelle prossime ore. Siamo tutti in attesa, ma la prima cosa è la salute pubblica. Se dovessimo arrivare a chiedere un sacrificio ai tifosi di non assistere a qualche partita è chiaro che lo faremmo solo nell’interesse generale e per tutelare la salute di tutti”.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 22:29
Autore: Gerardo De Ioanni
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