Gli avvistamenti Ufo nel Sannio aumentano giorno per giorno tanto da sovraccaricare di lavoro gli esperti del MARS (centro ufologico di Benevento), qualche illuminato sostiene che gli Alieni ci fanno periodicamente visita per monitorare il nostro operato ed evitare che l’uomo possa commettere errori tali da compromettere irreparabilmente l’esistenza del nostro amato pianeta.
Ebbene, se in questi giorni una Navicella Spaziale sorvolando i nostri cieli stazionasse nei pressi dello Stadio Comunale Ciro Vigorito di Benevento, e l’Alieno al proprio interno sbirciasse dall’oblò, sarebbe sicuramente indotto nel grave errore di considerare i continui e incessanti lavori di messa a norma e adeguamento alle “severissime disposizioni” in materia di sicurezza negli stadi italiani, come uno strabiliante balzo in avanti in materia di ingegneria aerospaziale da parte della razza umana.

Lo stesso Alieno inevitabilmente turbato e sbalordito dal massiccio utilizzo di tecnologia, richiesta da non si sa quale entità terrestre, potrebbe erroneamente scambiare lo Stadio per un prototipo di Astronave Intergalattica di ultima generazione costruita dagli umani ad immagine e somiglianza di quelle disegnate da George Lucas nella saga di Star Wars.
Come se non bastasse, ad alimentare ulteriormente i dubbi del cosmonauta marziano, la dovizia di particolari che vede la Società Benevento Calcio SpA impegnata in una vastissima operazione di pitturazione generale delle gradinate con un elegantissimo color “grigio” con inserti giallo e rosso.
Tornado alla “Terra” se i lavori di adeguamento dello stadio non subiranno una immediata battuta d’arresto potrebbero indurre perfino la UEFA a designare il Ciro Vigorito di Benevento, al posto dello Stadio San Paolo, come sede ufficiale per la prossima Champions League che vedrà protagonista la squadra del Napoli.

Ufo e UEFA a parte, la sacrosanta esigenza di tutelare la sicurezza negli stadi di calcio ha portato sempre più il Legislatore ad infarcire di cavilli e prescrizioni una norma che di per se non è mai stata chiara e soprattutto cambia volto e si evolve di ora in ora.
Ciò che fa riflettere non è il fatto di dover rispettare “la Norma”, il rispetto delle regole fa parte del bagaglio culturale dei Sanniti, ma riuscire nell’impresa di comprendere cosa la stessa preveda e di conseguenza avere la possibilità di adeguarsi in tempo utile. La soluzione più semplice è la serrata!
Fa specie evidenziare che se anche solo la più semplice delle disposizioni in vigore fosse applicata alla lettera in ogni “stadio/campetto”, ci sarebbe il concreto rischio di estinzione del gioco del calcio nel nostro paese.

Qui non si chiedono deroghe o scappatoie, si chiede chiarezza e rispetto dei ruoli, la Burocrazia non può e non deve tenere in scacco perenne una Società, una Città, una tifoseria solo perché volenterosa di rispettare alla lettera le disposizioni di legge.
Da qui parte la nostra riflessione, il valzer delle cifre dice 7.500, 15.000, 12.500, fino ad un semidefinitivo 12.587, ma se fate i bravi forse anche 12.875, ma vi conviene fare i bravi altrimenti si potrebbe tornare a 7.500 o meno!!!
Ci domandiamo: c’è forse il timore di perdere la posizione di protagonismo che qualche tecnico e/o burocrate ha acquisito in questa vicenda e, da qui quindi, il costante ricorso alla spasmodica ricerca del “Pilatiello”?

“Pilatiello” che, una volta sbrogliato, farebbe abbassare il sipario e porterebbe i protagonisti, di ciò che assume sempre più i caratteri di una pantomima, ad una mesta e ingloriosa uscita di scena senza applausi, già perché quando per loro le “luci della ribalta” si spegneranno si accenderà la passione del popolo sannita che si ritroverà uno Stadio Ciro Vigorito degno e soprattutto rispettoso del nome che porta.
Il Benevento Calcio SPA ha sempre posto in essere tutto ciò che si rendeva necessario, Lo Stile della Società è chiaro, assolvendo in maniera tempestiva a tutte le disposizione contenute nei “sacri libri”, spesso andando ben oltre, anticipando la normativa stessa e dotandosi, a proprie spese, di strutture e servizi peraltro non richiesti propinando così anche lezioni di lungimiranza aziendale.
Per adesso però, per dirlo alla beneventana maniera, qualcuno ci sta dando la classica “Erba ‘ntrattieni”.
 

Sezione: L'erba 'ntrattieni / Data: Mar 31 maggio 2011 alle 15:02
Autore: Peppe Calicchio
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