cos’è il Calcio?
ricapitoliamo: Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano due squadre composte ciascuna da undici giocatori usando un pallone sferico all'interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è regolamentato da una serie di norme codificate e il suo obiettivo è quello di segnare più punti (detti gol o reti) dell'avversario, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria. Fin qui tutto semplice, no?

Cit.:
« Non è il buono contro il cattivo e fare in modo che vinca il buono. Il senso del calcio è che vinca il migliore in campo, indipendentemente dalla storia, dal prestigio e dal budget. » Johan Cruijff

Mò, con tutto il rispetto che possiamo avere per il “tulipano arancione” Cruijff e i requisiti di cui sopra,  caro signore vorremmo vincere il campionato anche noi, non sia altro perché, mai come quest’anno, almeno fino ad ora abbiamo sempre dimostrato di essere i migliori in campo e fuori!

...e continuando:


« L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene. »
(Pierre de Coubertin, citando il vescovo Ethelbert Talbot)

Nééé, caro Pierre de Coubertin, sono anni che abbiamo la certezza di esserci  battuti bene, partecipiamo sempre, e ci auguriamo che il migliore vinca, ma, ti vorrei rivolgere una semplice quanto scontata domandina da parte del popolo sannita: “We Pierre, ma tù veramente faij, putimm’ vence nà vota pure nujie o No?” (traduz.:ascolta Pierre, possiamo vincere anche noi una volta tanto?)


Vuoi vedere che dobbiamo iniziare ad essere i peggiori, avere la certezza di esserci battuti male, e che per vincere un campionato di Lega Pro non si debba solo partecipare?


Come se tutto ciò non contribuisse già fattivamente a rendere la misura oltremodo colma, negli ultimi anni i nostri avversari coadiuvati da terne arbitrali con seri problemi di carattere oftamologici, alla sola vista del giallo e del rosso presenti sulle casacche Beneventane sembrano strasformarsi ed avere evoluzioni da far impallidire i SUPER SAIYAN di 4°Livello della famosa serie animata Dragon Ball.

Per continuare la lettura diamo un breve cenno sui Saiyan.
I Saiyan sono una razza aliena immaginaria che compare nell'universo fantastico di Dragon Ball, costituito da manga, anime e merchandising ad essi collegato.
Questa specie aliena è in grado di subire svariate trasformazioni. La più comune di esse è l'Oozaru, mentre guerrieri di élite possono diventare Super Saiyan. Un'antica leggenda narra che ogni 1000 anni nasca un Saiyan speciale, dall'immenso potere, denominato Super Saiyan.

Esistono almeno quattro livelli di Super Saiyan, ognuno molto più forte, veloce, agile e con una "energia spirituale" e una prontezza di riflessi superiori al precedente.
Ad eccezione del quarto livello, gli altri stadi di Super Saiyan sono caratterizzati da capelli biondi ed occhi di colore tra il verde e l'azzurro, con la presenza o meno di sopracciglia bionde.

Ecco, quando ci incontrano, i nostri avversari sono capaci di simili trasformazioni!
E non è tutto!!!
Là dove non dovesse bastare la trasformazione ed il passaggio al “4° livello” si fa ricorso al magico “Fagiolo di Balzar” pronto per l’occasione!

Breve cenno sui Fagioli di Balzàr:
I fagioli di Balzàr, sono fagioli magici che fanno riprendere completamente le forze a chi li mangia, saziano la fame e curano da ferite anche mortali in pochi secondi.
I guerrieri Z ricorrono molto spesso ai fagioli di Balzar, senza di quali sarebbero morti varie volte.

Domanda scontata: "e allora perchè non li prendiamo anche noi sti "Fagioli Magici di Balzar"?!?

Bisogna ricordare che i fagioli curano si le ferite ma non quelle mortali ad esempio al cuore.
E questo preclude l’utilizzo da parte dei Beneventani, perché, signori cari, in quanto a ferite al cuore, i tifosi beneventani potrebbero tenere banco al congresso mondiale di cardiologia e uscire tra gli applausi!

Ma questi sono solo luoghi comuni!
Citando alla lettera il nostro caro Presidente Oreste Vigorito in merito ai Luoghi comuni:
“quando incontri una squadra che vince sempre dici:"
>"Aeeee chist’ venceno sempr’ sò fort’!"
(questi vincono sempre quindi sono forti)
>“quando perde dici: Aeeee chist’ primm’ ò poi pure hanna perd’! " (questa squadra prima o poi perderà)
>"quann’ stann’ à metà e metà se vuonn’ riscattà!" (quando sono in una fase transitoria cercano il riscatto)
"Il problema è che ogni domenica trovi qualcuno che vuole fare di tutto per non farti andare avanti, parliamone al 90°!"

Presidè vuije tenite ragione, mà,  con nujie s’anna riscattà tutti quant'?!? (Traduz.: Presidente Lei ha profondamente ragione, ma perché contro di noi cercano tutti il riscatto?)

 

Ritornando alla storica definizione che il Barone Pierre de Coubertin ha lasciato ai Posteri penso che non ci resti altro che sperare di rientrare, ovviamente con il sostegno della Dea Bendata (che sarà pure bendata, ma il giallo e il rosso lo vede benissimo e lo evita), nella Legge dei grandi numeri.

La legge dei grandi numeri, descrive il comportamento della media di una sequenza di “n” variabili casuali indipendenti e caratterizzate dalla stessa distribuzione di probabilità (n misure della stessa grandezza, n lanci della stessa moneta ecc.) al tendere ad infinito della numerosità della sequenza stessa (n). In altre parole, grazie alla legge dei grandi numeri, possiamo fidarci che la media che calcoliamo a partire da un numero sufficiente di campioni sia sufficientemente vicina alla media vera. 

In realtà dovremmo essere relativamente tranquilli poichè secondo questa legge la costanza paga, anche perchè i nostri campioni di riferimento "n" sono elementi come: serietà, onestà, professionalità, competenza, qualche soldino ben speso che non guasta mai, un grande pubblico, una grande Società, un grande Stadio, un grande manto erboso ecc ecc.

Ma siccome il legante universale è ciò che il nostro direttore Cosimo Calicchio definisce "ciorta", ma che è volgarmente chiamato CULO, che  nel frattempo scarseggia, non ci resta che prendere l’erba e trattenerla, in poche parole l’erba ‘ntrattieni!
 

Sezione: L'erba 'ntrattieni / Data: Sab 01 ottobre 2011 alle 22:17
Autore: Giuseppe Calicchio
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