Come ammesso dagli stessi protagonisti in campo, non è stato il solito Benevento quello visto nella prima uscita del nuovo anno contro il Pisa. Molti, troppi giocatori sono apparsi fuori condizione, appesantiti dai carichi di lavoro delle ultime settimane e questo ha permesso al Pisa di riuscire nell’impresa di portar via un punto dal Vigorito.

Eppure i giallorossi erano riusciti a sbloccare il match già al 10’ con Coda, per poi, però, farsi del male da soli con l’autorete di Tuia che ha regalato il pari agli ospiti. Ospiti che, nella prima frazione, si sono fatti preferire per intensità, ritmo e idee, pur non creando praticamente mai pericoli alla porta di Montipò.

La musica è decisamente cambiata nella ripresa con Maggio e compagni che hanno dimostrato di aver bene inteso la sveglia suonata da Inzaghi all’intervallo. Il Benevento, anche complice il naturale calo fisico degli avversari, è riuscito a prendere in mano le redini del gioco e, pur non con la consueta fluidità di manovra, è andato in più occasioni vicino al nuovo vantaggio. Di Coda, Kragl e Maggio le occasioni più nitide, con la palla che ha dato l’impressione di non voler proprio entrare.

Purtroppo la giornata non era delle più fortunate e il rimpallo in occasione dell’autorete di Tuia e l'infortunio del centrale romano (e poi anche di Tello), ne costituivano un chiaro presagio.

Il bicchiere, comunque, è sicuramente mezzo pieno: è stato aggiunto un altro mattoncino verso l’obiettivo finale e se il Crotone, impegnato nel posticipo contro il Cosenza, non dovesse vincere, i punti di vantaggio sul terzo posto resterebbero immutati, ma con una giornata in meno da giocare. E non è un dettaglio da poco.

Queste le pagelle dei giallorossi:

MONTIPÒ 6: Poteva gestire meglio, insieme a Tuia, la giocata nell’occasione dell’autorete dell’1-1. Per il resto solo ordinaria amministrazione per lui.

MAGGIO 6,5: Bene sia in fase difensiva che in quella offensiva. Si propone spesso in sovrapposizione ma Kragl non lo serve sempre con i tempi giusti. Nel finale ha la palla del 2-1 ma non la sfrutta a dovere.

TUIA 5,5: Difficile giudicare la sua prova. Per lui 21 minuti di sola sfortuna tra autogol e infortunio. Dal 22’ VOLTA 6: Non è ancora al meglio della condizione ma gioca una partita intelligente, sfruttando la sua enorme esperienza. Così come Caldirola, anche lui, soffre l’imprevedibilità e la freschezza degli avanti di D’Angelo.

CALDIROLA 5,5: Non sembra al meglio dal punto di vista fisico. Soffre il brio e la vivacità di Fabbro e Vido che in più occasioni riescono a superarlo. Meglio quando gioca di posizione.

LETIZIA 6,5: Tra i più positivi. Detta legge sulla sua fascia di competenza.

TELLO 6: Schiarato per l’assenza di Hetemaj, alterna cose buone a cose meno buone. Sbaglia spesso la scelta o il tempo della giocata. Prestazione comunque più che sufficiente. Dal 55’ IMPROTA 6,5: Ottima la sua prestazione. Dialoga molto bene con Letizia sulla corsia mancina e mostra una condizione psico-fisica invidiabile. Tra i più propositivi e determinati.

SCHIATTARELLA 6: Partita a due volti la sua: male nel primo tempo quando non riesce a garantire la solita regia alla squadra. Il pressing del Pisa lo costringe ad affrettare le giocate e ne consegue una minor precisione ed efficacia. Molto meglio nella ripresa quando sembra tra quelli più in palla e reattivi.

VIOLA 6,5: Combina abbastanza bene con Letizia e Sau sulla catena di sinistra. Da un suo tiro finito sulla traversa nasce il gol del vantaggio di Coda. Ci riprova anche nella ripresa ma le sue conclusioni sono troppo centrali e vengono facilmente disinnescate da Gori.

KRAGL 5,5: Lento, nel fisico e nella mente. Cresce col passare dei minuti ma che non sia in serata è più che evidente. Spreca un’importante palla – gol nel finale di gara.

SAU 7: Fin quando ha birra in corpo, probabilmente, il migliore in campo. Davvero ottima la sua prestazione, una vera spina nel fianco per Birindelli e soci. Dal 79’ MONCINI 6: Un quarto d’ora, recupero compreso, per il suo esordio in giallorosso. Prova a festeggiare con un gol ma la sua girata di testa va lontana dai pali di Gori.

CODA 6,5: Bravo a ribadire in rete dopo la traversa colpita da Viola. Come sempre si sacrifica molto per la squadra senza diminuire, però, la sua pericolosità offensiva.

INZAGHI 6,5: La prova dei suoi non è tra quelle che rapiscono gli occhi, questo è certo. E’ anche vero che non si può pensare o pretendere di vincere e convincere per 38 partite. La prestazione di ieri, comunque sufficiente, non deve destare preoccupazione in virtù dei carichi di lavoro svolti durante la sosta. Un punto che tutto sommato muove la classifica e avvicina sempre di più i giallorossi al traguardo.

Sezione: LE PAGELLE / Data: Lun 20 gennaio 2020 alle 14:02
Autore: Gerardo De Ioanni
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