Pagella: questo termine evoca, credo in ognuno di noi, i fantasmi scolastici, quelli che a volte si materializzano in qualche incubo notturno di noi studenti poco ligi ai compiti... Per fortuna noi non siamo professori e neppure tecnici calcistici, solo tifosi, e quindi il numeretto che esprimeremo accanto ad ogni calciatore è solo un nostro personalissimo giudizio sulla prestazione della gara, null'altro. E' un gioco e vorremmo che tale rimanga. Questa volta abbiamo deciso di pubblicarli "a freddo", evitando eccessi inutili e provando a ragionare senza l’influenza della tensione post gara.

Eccovi i nostri voti ai singoli, relativamente alla ventiseiesima giornata, in campo Salernitana e Benevento. La squadra di casa è apparsa complessivamente inferiore agli Stregoni ma, purtroppo, il risultato del campo mi smentisce. Grazie ad una poco attenta gestione dei cambi giallorossi e di un arbitraggio normalmente scadente. Vediamo :

Baiocco 5-  – Almeno tre buoni interventi, un paio di pericolose “saponette” e poi l’intervento (leggermente in ritardo ma scaturito dall’errore di un compagno) che ha causato il rigore e l’ingiusta espulsione. Una giornata negativa che avrà anche ripercussioni sulla prossima gara.

Celjak 5,5 – Le folate degli avversari sulla sua fascia lo mettono in difficoltà e in più lui ne ha costantemente due da controllare. Intimidito, ha perso anche la sua naturale predisposizione a proporsi in attacco. Ma è giovane e io sono sicuro che farà sempre meglio.

Padella 5,5 – Frenato da un cartellino giallo eccessivo e frettoloso, riesce a contrastare di fisico gli attaccanti avversari. La debacle finale però, la condivide con tutti i compagni di reparto..

Mengoni 6 - The wall, gioca una gara da par suo usando il randello e annichilendo chiunque gli passi accanto. Però alcune incertezze della retroguardia lo coinvolgono nella sconfitta al pari degli altri difensori.

Som 4,5 – Nervoso oltremodo, lui è caduto nella trappola astutamente tessuta dagli avversari granata. Eppure dalla sua parte non si passa, anche se si è visto poco in fase offensiva, ma quel campo pesantissimo ne ha “frenato” la corsa. Però, se fosse stato sostituito in tempo adesso io starei di certo scrivendo altro, quindi colpe limitate le sue.

Di Deo 6 – Ci mette fisico e astuzia, riesce sempre a farsi rispettare ma non incide particolarmente soprattutto in fase offensiva. Non è un  regista e si vede.

Agyei 6,5 - Soldatino, azzanna chiunque gli capiti a tiro, riesce bene nel suo compito d’interdizione ma anche lui incide poco nella costruzione perché non ha nei suoi piedi il “velluto”. Però l’apporto è stato ancora una volta fondamentale nell’economia del gioco dei giallorossi.

Negro 7 – Svolge appieno il suo compito, è sempre pericoloso e fastidioso per gli avversari. Freddo e intelligente quando ha segnato la rete del vantaggio, è apparso sorpreso quando è stato sostituito....

Guerra 5- – Gioca in un ruolo non suo, non trova mai il tempo d’inserimento e neppure la posizione in campo. Corre a vuoto e ci dispiace vederlo così. Poi, da quando ha “lisciato” il pallone del possibile raddoppio è man mano sparito dal campo... Deve fare meglio, da lui mi aspetto l’esatto contrario di quanto ha fatto a Salerno, ma a patto che giochi da attaccante, accanto e non dietro la prima punta.

Melara 5 – Troppo “distante” dai compagni, ingabbiato bene dagli avversari lui solo raramente ha trovato gli spazi per le sue incursioni. Naturale pensare che con il suo fisico avrebbe potuto e dovuto fare molto di più sul campo pesante. Non è sempre puntuale a raddoppiare con Celjak quando la Salernitana si propone (costantemente) sulla sua fascia di competenza.

Evacuo 6,5 – Ancora una volta ha fatto reparto da solo, lottando stoicamente su tutto il fronte d’attacco. Ha fatto almeno venti sponde per i compagni, di testa, di piede, di petto, mai aiutato a dovere dall’altro attaccante che non riusciva davvero a “trovarlo”. Peccato, perché il suo lavoro andrebbe sfruttato proficuamente e non sprecato così. Su di lui un placcaggio rugbistico in area granata, da calcio di rigore netto: peccato che il signor Illuzzo non l’abbia visto, forse perché troppo impegnato nel pensare a come penalizzare gli Stregoni.

Subentrati:

Mancosu 5,5 – Prova a dar fastidio come guastatore, ci mette almeno un pizzico di cattiveria e di corsa. Ma i tocchetti sul campo ridotto ad un pantano proprio non si possono vedere.

Campagnacci 5  - Appare grintoso ma alla fine è tanto fumo e poco arrosto. Alla fine è costretto a fare il terzino sinistro e ci mette il suo in occasione del rigore e della conseguente espulsione di Baiocco. Un po’ di dieta non gli farebbe male e non me ne voglia.

Davì n.g. – Ingresso tardivo, a giochi oramai fatti. Speriamo che il buon Guido ritrovi la verve che lo ha reso un beniamino della tifoseria giallorossa.

Il Tecnico:

Fabio Brini 5,5 – La sua squadra avrebbe potuto tranquillamente vincere a Salerno: solida, cinica, compatta, pochi fronzoli. Ma lui avrebbe dovuto prevenire ed evitare quanto era oramai stato immaginato da tutto lo stadio, cioè l’espulsione di Som. Non c’era un “piede sinistro” in panchina? Poco importava, sarebbe bastato inserire (ad esempio) un Davì qualsiasi... Gli Stregoni alla fine, ironia della sorte, sono usciti tra gli applausi dello stadio Arechi. Questo vuol significare che la squadra ha ben impressionato anche l’esigente pubblico granata e di certo quanto di buono riesce a produrre questo Benevento non può essere vanificato da tentennamenti. Lui, espertissimo, questo dovrebbe saperlo alla perfezione.

I TIFOSI – Come premio, loro avrebbero meritato la vittoria nel derby. Numerosi, composti, calorosi, alla fine hanno applaudito i propri beniamini ed hanno continuato a cantare a squarciagola. Ancora un “successo” per loro, l’ennesimo esame superato a pieni voti. Bravissimi, commoventi.

L’arbitro. Cosa aggiungere su quanto già scritto da altri colleghi? Un mediocre e con lui il secondo assistente, quello veneto. Per lunghi tratti sono stati incapaci nel gestire una partita così importante eppure mai cattiva o particolarmente accesa. Cartellini a gogò, ha sbagliato molto ma su entrambi i fronti. La ciliegina nel suo curriculum resterà l’episodio del rigore non dato (a noi) – dato (a loro), quello che ha deciso la gara. Una voluttà per fini gourmet, nel menu della Prima Divisione quest’anno c’è davvero di tutto, grazie al palazzo e alla CAN. Buona digestione!

Sezione: LE PAGELLE 2013/14 / Data: Lun 03 marzo 2014 alle 08:00
Autore: Marcello Mulè
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