Lo spirito di gruppo, l’atteggiamento, la mentalità. Dei veri propri mantra per Pippo Inzaghi e, per fortuna, una costante di questa stagione per il suo Benevento. Il tecnico piacentino individua, ancora una volta, in queste caratteristiche, più che nei meriti di matrice tecnico-tattici comunque indiscussi di questa squadra, i fattori determinanti per la vittoria di ieri con il Crotone ed elegge Gyamfi ad emblema del match contro i calabresi. Queste le sue parole al termine della partita: “Me l’aspettavo così, però oggi sono molto felice è inutile nasconderlo. Abbiamo visto quello che ci è successo: senza Volta, Caldirola e Tuia che abbiamo perso questa mattina eravamo senza difensori centrali, oggi l’emblema di questa partita è Gyamfi.

Questa squadra è straordinaria, ha uomini incredibili perché giochi contro uno degli attacchi più forti e non gli hai concesso praticamente nulla e Gyamfi era la prima volta che giocava da difensore centrale. Questo vuol dire che c’è una voglia e una compattezza incredibile. Non ho più parole per questi ragazzi.

Ovviamente è una partita che andava chiusa prima, dobbiamo fare più gol perché oggi era una partita che doveva andare sul 3-0, senza rischiare fino alla fine perché comunque loro giocano bene, mettono tanti cross. La partita non andava lasciata aperta però devo dire che questi ragazzi sono davvero incredibili. Ho fatto fare un applauso a Gyamfi da parte di tutta la squadra perché è con i Gyamfi che si vincono i campionati. Non ha mai giocato per tre mesi, non ha mai battuto ciglio allenandosi sempre a tremila e oggi sembrava Franco Baresi e questo è incredibile per un allenatore. Queste cose contano più di una vittoria e dei tre punti per me. Oltre a lui, sono stati tutti da dieci altrimenti non fai una gara del genere contro il Crotone. Maggio non mi stupisce più, Letizia è diventato infallibile lì dietro. Ad Antei ho detto che deve essere arrabbiato con sé stesso se non gioca in Serie A. L’Antei di oggi è tanta roba: concentrato, pronto, saltava di testa su Simy che è due metri.

Detto ciò, dobbiamo ricordarci che siamo a novembre, non abbiamo fatto ancora nulla. Certo che stiamo dando delle risposte molto positive. Oggi Kragl, il nostro capocannoniere, è stato in panchina ed è stato il primo ad esultare, magari ci farà vincere la partita prossima. Tello e Improta sono entrati benissimo. Improta tutte le volte che entra fa gol. Oggi non avevamo un difensore in panchina ma io ero sereno questa mattina e sapevo che Gyamfi avrebbe fatto una grande partita perché vedo lo spirito col quale i ragazzi si allenano. Se avesse giocato qualsiasi altro calciatore avrebbe fornito comunque una grande prestazione e questo per un allenatore è un segnale molto importante”.

Sezione: SALA STAMPA / Data: Dom 24 novembre 2019 alle 11:30
Autore: Gerardo De Ioanni
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