È un Filippo Inzaghi visibilmente emozionato quello che si presenta in conferenza stampa nel post di Venezia – Benevento e non solo per la vittoria, la nona di questo campionato, ottenuta dai giallorossi. Ritornare lì dove tanto ha fatto bene (in due stagioni alla guida degli arancioneroverdi: una promozione in B, semifinale play-off per andare in A e una Coppa Italia Lega Pro) non ha lasciato indifferente il Super Pippo nazionale, che non fa nulla per nasconderlo: “È stata una grande emozione tornare al “Penzo”. Oggi non sono nemmeno riuscito a esultare ai gol più di tanto. Venezia rimarrà per sempre nel mio cuore. Chissà un domani…io non dimentico chi mi ha voluto bene. Ho cercato di nascondere un po’ di emozione ma queste sono le cose belle del calcio. Io farò sempre il tifo per il Venezia. Quando finisce la partita, se ha fatto bene io sono contento”.

LA PARTITA – “Il Venezia mi piace per spirito, per voglia di giocare. Noi abbiamo fatto una partita da squadra matura, senza mai rischiare, siamo stati tosti. Volevo una risposta simile anche in trasferta, oggi mi è piaciuta la mia squadra. In trasferta avevamo alternato buone partite a partite meno buone, oggi ho visto la giusta personalità. Quanto al Venezia, mi auguro che faccia bene e possa fare un bel campionato.

Vedere qualche difetto in una partita del genere significherebbe cercare il pelo nell’uovo e io lo voglio fare. Questa è una partita che andava chiusa prima. Ci manca ancora l’ultimo passettino. Le occasioni di Coda e di Improta andavano sfruttate. La partita va chiusa tre a zero, perché poi il calcio è strano. Prendi gol con il colpo di testa nel finale, la riapri e sei costretto a passare sette, otto minuti di sofferenza”.

MENTALITA’ – “Oggi sono felice, è chiaro. Il campionato è lungo ma dobbiamo continuare su questa strada. Venerdì avremo il Trapani, sono partite che nascondono molte insidie. Oggi ero curioso di vedere la reazione della squadra dopo la partita col Crotone. Mi è piaciuta molto per l’approccio alla partita, vuol dire che stiamo crescendo. Sono contento per i miei giocatori. Molti di loro si erano accontentati. Li avevano fatti sentire giocatori di Serie B e, invece, se ci credono possono giocare tranquillamente anche in Serie A. Io li spingo a fare sempre il massimo Non pensavo fossimo a questo punto. Quando cambi tanto, cambi giocatori, allenatore e staff non è scontato. Stiamo facendo bene ma la Serie B è lunga e difficile. Non ci sono piccole. Ci sono cinque o sei big ma possono perdere con chiunque. Noi non dobbiamo accontentarci ma giocare sempre come se fossimo ultimi in classifica. Se noi abbiamo questa rabbia diventiamo una squadra che fa la differenza”.

SUL GOL DI CALDIROLA – “La palla era un po’ lontana dall’area, stavamo vincendo e quindi i difensori erano dubbiosi se salire o meno. Sapendo come tira Kragl gli ho detto di andare. Sono stati bravi loro, io ho solo detto di andare in area”.

I SINGOLI – “Viola ha fatto la mezz’ala molto bene. Il centrocampo a tre in queste due partite ci sta dando tanto. Io con Letizia lavoro molto sulla fase difensiva perché quando va in avanti è sempre pericoloso. Insigne e Improta sono giocatori che hai difficoltà a lasciare fuori. Improta meriterebbe di giocare titolare in questa squadra, però qualcuno deve star fuori. Improta quando entra è devastante. Gli dico sempre di stare calmo perché l’Improta che entra in partita in questo modo, con questo atteggiamento, l’Improta che cambia la partita, per noi è un valore aggiunto anche se non parte dall’inizio e lui deve essere soddisfatto di questo”.

Sezione: SALA STAMPA / Data: Dom 01 dicembre 2019 alle 01:41
Autore: Redazione TuttoBenevento
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