Benevento, la serie A è tua!!!”....sono passati poco più di una decina di giorni e il grido baritonale della voce Sky Daniele Barone, risentito fino allo sfinimento, risuona e risuonerà ancora a lungo nella mia testa. Anzi, temo seriamente che mi accompagnerà tutta l'estate, almeno fin quando questa incredibile serie A non la vedremo materializzarsi, fin quando Higuain e Buffon, Mertens e Callejon, Dzeko, Icardi e chi più ne ha più ne metta non calcheranno l'erba del Vigorito. O fin quando le meravigliose e calde macchie giallorosse non riempiranno di fierezza, entusiasmo e orgoglio i settori ospiti di San Siro, dell'Olimpico, dello Juventus Stadium, di Marassi e del Dell'Ara, del Franchi e della Dacia Arena di Udine. Basta, mi devo fermare qui...altrimenti questi due mesi che mancano al 20 agosto rischiano di diventare uno stillicidio ed invece a quella data dobbiamo arrivare rigenerati e carichi a mille.

Ora sì, sto pienamente realizzando l'impresa, mi sto gustando una parabola sportiva, tecnica, ma anche e soprattutto umana alla base di questo ennesimo “clamoroso traguardo”, per restare sempre alle parole del cronista Sky nella notte dell'8 giugno. Chissà se hanno realizzato Emanuele Dotto, il giornalista Rai del famoso “potrebbe salire in A addirittura il Benevento”, e Luca Marchegiani, che tra le candidate alla promozione a momenti infilava anche Ascoli e Brescia, ignorando puntualmente la Strega, almeno fino alle 22,30 dell'8 giugno. Problemi loro, alla fine poco importa, anzi praticamente nulla. Quel che conta è la gioia permanente in cui vive tutta la provincia sannita, la voglia di sentirsi e dirsi beneventani di quanti per lavoro hanno abbandonato la terra d'origine, sentendosi parte e protagonisti di una meravigliosa storia di calcio e di vita di cui ha parlato e sta parlando tutta l'Italia, che sta addirittura valicando i confini nazionali, facendo scoprire a tutti questo piccolo, bellissimo e tenace angolo d'Italia, orgoglioso della sua millenaria storia  ed oggi anche di essere diventato il simbolo del “se ci credi tutto è possibile...”.

Due mesi al debutto da sogno...oggi la Strega sembra piccola ed indifesa ai piedi di una salita ripidissima, come quei bambini alle prese con un giocattolo non adatto alla propria età. Ma sono sicuro che il 20 agosto il Benevento del presidente Oreste Vigorito e del tecnico Marco Baroni, loro sì i veri artefici di questa promozione, sarà una matricola pronta a misurarsi con le immani difficoltà che la serie A ti getta contro, senza lasciarti il tempo di respirare, specie al primo approccio. Eppure la nostra forza, il motore di tutto l'ambiente che dovrà girare a pieni giri per affrontare la sfida che ci attende sta tutto nell'orgoglio, nella determinazione, nell'ambizione di guardare negli occhi i grandi del calcio italiano, senza paura, senza sudditanza, senza le gambe che tremano del nostro condottiero Oreste e della nostra guida Marco Baroni. Sono loro la garanzia del progetto Benevento. Sono sicuro che il presidente nel momento caldo del mercato metterà in campo tutto il peso del suo carisma che gli consentirà di sedersi senza imbarazzi al tavolo del grande calcio e che la sua presenza e le sue mosse saranno decisive per costruire il Benevento capace di lottare per restare aggrappato al sogno. Un po' come successo a gennaio, allorquando il presidente, dopo un mese di nulla,  in poche ore portò a Benevento Viola...col senno di poi il colpo che ha fatto saltare il banco nei playoff. Ecco, al netto di “antiche amicizie” millantate su siti compiacenti con tanto di stucchevoli interviste di contorno e pacche sulle spalle racimolate nella sede del Biscione nerazzurro, scenario di queste prime settimane di mercato, quel che mi dà tranquillità sono le parole di Oreste: “Il Benevento in A non sarà una comparsa”....e la convinzione che Baroni, al vero debutto nella massima serie, alzerà ancora l'asticella, sua personale e della squadra.

In conclusione, in quest’ultimo numero stagionale di VISTO DA EST, permettetemi dei  ringraziamenti. Innanzitutto al direttore di questa testata, Cosimo Calicchio, che mi ha aperto senza remore le porte di TUTTOBENEVENTO, concedendomi lo spazio e la totale libertà (sottolineo totale…) di esprimere i miei pensieri e le mie emozioni, sempre ispirati ad un solo intendimento, il meglio per il nostro amato Benevento e nulla più. Un grazie agli amici che hanno avuto la benevolenza di seguirmi durante tutto l'anno, pochi o tanti non ha mai rappresentato un cruccio per me. VISTO DA EST nacque ad agosto scorso dalla voglia di buttare fuori il vulcano di emozioni che il primo anno di B scatenava nel cuore di un innamorato di quei colori come me e come tanti di noi, cari amici. Un semplice tifoso che, tra impegni di lavoro e familiari, ha avuto voglia di trovare il tempo per dedicarsi a due sue grandi passioni: scrivere ed il Benevento. “Allora l'anno prossimo che fai, continui a scrivere?”, mi chiese mesi fa, nel pieno della crisi del Benevento, il caro amico Antonio, una delle mie muse ispiratrici (!)...“non lo so, il tempo è sempre poco...”...risposi io....e poi la buttai lì... “Continuo solo in un caso, solo se....”.  Beh, quel solo se è diventato realtà...e allora che dire: Buona estate a tutti, ci si rivede in serie A!!!!

Sezione: VISTO DA EST / Data: Mer 21 giugno 2017 alle 07:00
Autore: Antonio De Ianni
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