Cosa ci lascia questa 12^ giornata di andata del campionato di lega pro? Beh, qualcosa di importante sicuramente. Per quanto riguarda la nostra squadra, questa giornata ci conferma i problemi strutturali che Auteri ad oggi ancora non è riuscito a risolvere: grande mole di gioco, buona intensità, buona anche la tenuta fisica ma li davanti non si riesce a buttarla dentro. Sarà anche per un po' di sfortuna che ci si mette, anche se a quella da queste parti ci siamo abituati, sarà la vena degli estremi difensori avversari che solitamente quando difronte vedono le nostre maglie giallorosse sfoderano sempre delle prestazioni eccezionali, sarà la condizione di certi terreni di gioco o di quelle atmosferiche come il vento che nella gara di Ischia ha condizionato non poco diversi momenti della gara (ma obiettivamente questi sono alibi che è inutile tenere in considerazione), saranno tutti questi motivi e anche di più, ma la davanti non riusciamo a metterla dentro. 

Auteri al termine della bella prestazione di Ischia è apparso comunque sereno, ricordando anche a se stesso che la squadra nella gara contro gli isolani ci ha provato in più di un'occasione, e ha dimostrato di avere come sempre "un'idea di gioco". Se ci mettiamo anche che questa idea, sempre a dire del nostro mister, non è "univoca" ma "elastica" come dimostrato dal Benevento che ad Ischia ha provato a scardinare la difesa dei padroni di casa attraverso triangolazioni palla a terra, tiri da lontano, cross da ambo le fasce, sovrapposizioni e scambi veloci a limite dell'area, ci si accorge che forse il problema è proprio in alcuni uomini presenti e di qualche altro assente, che purtroppo non stanno dando quello di cui questa squadra avrebbe bisogno in maniera fondamentale: i gol! 

Non ci giriamo intorno, il problema del Benevento di quest'anno è l'attacco e quindi se non si segna sono i protagonisti del reparto avanzato a finire inesorabilmente sul banco degli imputati. Partendo da quelli che sono andati in campo ad Ischia, possiamo riconfermare che Mazzeo ad oggi è solo una controfigura del calciatore che aspettiamo di ammirare da circa 2 anni: evanescente, impalpabile e in molti casi irritante, non riesce a trovare la forma giusta per dimostrare il suo valore. Per quale motivo? Auteri continua a regalargli chance a ripetizione e a confermarlo nella centralità del suo progetto, ma purtroppo da parte del calciatore nessuna risposta che possa giustificare questa grande fiducia che il tecnico incondizionatamente continua a dargli sin dall'inizio del torneo. Ci piacerebbe capire cosa c'è che non va, ma sappiamo che l'impoderabile del calcio beneventano sta anche in certe situazioni. Storie di calcio sannita: Mazzeo infatti è il classico calciatore che forse continueremo ad aspettare all'infinito magari fin quando non si increnerà il rapporto con tutto l'ambiente in maniera definitiva che lo porterà poi a lasciare il Sannio e accasarsi da qualche altra parte, dove poi esploderà per fare la fortuna di qualche nostro acerrimo avversario. E' una storia trita e ritrita, una sorta di maledizione che sembra essersi abbattuta sulla squadra della nostra città, e che quest'anno ha coinvolto più di altre volte calciatori che non si sono lasciati benissimo con la piazza beneventana e che invece stanno portando in alto un'altra squadra. Se vogliamo farci del male, potremmo stare qua a snocciolare un po di nomi, come i vari Alfageme, Rajcic, Mancosu, Agyei, De Angelis, Negro: chiamateli "scarti", chiamateli "irriconoscenti, chiamateli come volete, ma questi calciatori sono attualmente tra i perni fondamentali delle "fortune" della Casertana che veleggia prima a +7 sulle seconde, e a +8 su di noi. Questa è l''amara realtà, come è amaro continuare a parlare degli altri calciatori che formano il reparto avanzato del Benevento e che fino ad oggi non hanno garantito quelle segnature che ci sarebbero servite a vincere partite che pure meritavamo: Marotta e Campagnacci per esempio alle prese con una stagione vissuta a singhiozzo a causa di fastidiose noie muscolari, Di Molfetta e Ciciretti tra i migliori del reparto, che dimostrano tanto entusiasmo ma che purtroppo pagano lo scotto dell'esordio nel calcio professionistico e in una piazza che non ha la possibilità ne la voglia ancora di "aspettare" nessuno, per finire con Cissè, oggetto misterioso che nelle ultime settimane è finito anche in un'antipatica voce di corridoio che lo vorrebbe rientrante a Caserta durante il prossimo mercato di gennaio, e che per bocca della dirigenza rossoblu è indicato come uno dei calciatori che erano meno propensi a vestire il giallorosso l'estate scorsa, tra tutta la colonia di ex- aquilotti approdati poi nel Sannio.

Insomma, una stagione particolare come diceva Auteri, ma che comunque si dice ancora convinto di poter rimanere lassù e giocarsela fino alla fine. Del resto ha ragione. In effetti fa un certo effetto dopo sole 12 giornate sentir cantare dai calciatori della Casertana in un video "rubato" all'interno dello spogliatoio rossoblù "la capolista se ne va". Avranno pure ragione, perchè indubbiamente portarsi primi in classifica a +7 sulla seconda, un certo entusiasmo pure te lo regala. Ma noi conosciamo bene questo campionato e le insidie che può regalare in ogni giornata. Del resto già lunedi prossimo la Casertana sarà di scena allo Zaccheria di Foggia, contro i padroni di casa che sicuramente non vorranno lasciarsi sfuggire un'occasione così ghiotta, davanti ad un pubblico eccezionale che certamente proverà a spingere la squadra di De Zerbi alla conquista dei 3 punti. 

A proposito di questo video che da ieri sera spopola sui social network, credo che per quanto ci riguarda forse ci sia servito almeno indirettamente, a fare un po' di chiarezza rispetto a certe voci che pure continuavano a girare negli ambienti sanniti sin dall'inizio di questa stagione. E cioè che Lombardi non c'entra nulla con il Benevento Calcio. O almeno così sembrerebbe. Sarebbe infatti assurdo che un potenziale prossimo nostro presidente e/o dirigente si ritrovasse pochi mesi prima dell'eventuale nomina ufficiale a festeggiare nello spogliatoio di una diretta concorrente alla promozione. Questo video ha permesso quindi di fatto a Lombardi di "gettare la maschera" e sgomberare il campo dalle illazioni e appunto dicerie. Lombardi non ha nulla a che fare con il Benevento calcio! Ma sarà così? Beh, perchè se così non fosse questi improvvisati festeggiamenti sarebbero quanto meno "scomodi" e lo sarebbero in tutti i sensi, e ci fermiamo qua. 

Gli stessi festeggiamenti arrivano in concomitanza con un'iniziativa nata sui social ed in particolare quella relativa alla nascita di un gruppo già abbastanza nutrito, di sportivi e tifosi giallorossi che chiederebbero a gran voce il ritorno al timone di comando del presidente Oreste Vigorito. D'altronde l'ho ripetuto anche io in uno degli ultimi editoriali e cioè che sembra di essere passati da una gestione societaria che per alcuni poteva sembrare quasi ingombrante ad una completamente evanescente checchè ne dicano le dichiarazioni certamente fuori luogo di un presidente (presidente?), Pallotta, che sembra sempre troppo distante da quello che succede sia all'interno che all'esterno della sua (sua?) società. 

Una società tra l'altro poco rappresentata anche da chi dovrebbe viverla da vicino. A questo proposito mi chiedo infatti che fine abbia fatto Salvatore Di Somma, o meglio cosa pensi della situazione che si è venuta a creare. Di Somma infatti dovrebbe essere oltre che il DS anche una sorta di "train d'union" tra la squadra e la società, ma di fatto sembra che stia preparando il terreno per una uscita di scena quanto mai silenziosa. O almeno questa è la sensazione. Naturalmente la mia è soltanto una provocazione, ma che trae spunto dal fatto che nelle ultime settimane e da qualche piccola conferma avuta anche subito dopo la gara di Ischia dove il dirigente ha preferito rimenere muto e declinare l'invito a parlare ai microfoni di Ottochannel come confermato dai colleghi dell'emittente durante la diretta del dopo-derby. Perchè Di Somma non ha voltuo parlare? Domanda che si va ad aggiungere alle altre che mi ero fatto, che mi continuo a fare e che sono le stesse che si fanno un po tutti e che furono parte integrante di uno dei miei ultimi editoriali che se non avete avuto modo di leggere potete recuperarlo cliccando qui.

Una situazione che continua ad essere poco chiara ma che potrebbe migliorare improvvisamente. Come succede di solito nel calcio, i risultati aggiustano un po' tutto. Auguriamoci quindi che mister Auteri che continua a godere della fiducia incondizionata da parte di buona parte della stampa e sopratutto della quasi totalità della tifoseria riesca presto a trovare quei piccoli aggiustamenti che servirebbero alla squadra a spiccare il volo. In un campionato modesto e mediocre come questo significherre tanto, e cioè lanciarsi all'inseguimento di una non irresistibile Casertana e provare a raggiunferla quando sarà il momento più importante. In quel periodo dove chi canta avrà avuto ragione realmente perchè sarà riuscito a raggiungere veramente e realmente gli obiettivi prefissati, e sicuramente non come si fa dopo sole 12 giornate! Avanti tutta come sempre, forza Benevento!

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Dom 22 novembre 2015 alle 16:24
Autore: Cosimo Calicchio
vedi letture
Print