Che siamo una città umorale in tutti i settori lo sappiamo un po’ tutti. Che lo siamo ancora di più per quel che riguarda la nostra squadra di calcio del cuore, è anche risaputo. Beh, dopo la manita che la truppa di Auteri, in trasferta ha inflitto al Messina, certi scenari tutto d’un tratto sembrano cambiati. E qui potremmo scomodare i classici proverbi e modi di dire, del tipo “una rondine non fa primavera”, oppure per frenare i classici “voli pindarici” magari potremmo metterci a leggere qualche commento sui vari social network, da parte dei “soliti” denigratori, una particolare specie di “contestatori a prescindere” che si annidano nel web e che al loro confronto Sgarbi diventa una sorta di chierichetto. Pessimismo e fastidio, pessimismo e fastidio, come in una delle scenette del famoso “Mai dire gol”.

“Come il sole all’improvviso” arriva la vittoria del San Filippo, rimediata in un clima di poca chiarezza che un po’ anche l’ambiente ha contribuito a creare. E menomale che quest’anno sulla nostra panchina c’è Gaetano Auteri: indubbiamente è lui l’anima di questa squadra. E’ lui il condottiero che è riuscito e che ancora riesce a tenere compatto un gruppo quasi ovattandolo da una confusione esterna, che si è creata e si è andata via via amplificando a causa dell’addio “doloroso” dopo 10 anni di presidenza da parte della famiglia Vigorito, ed in particolare dell’avvocato Oreste, e delle tante, troppe dicerie che si sono susseguite, a volte anche confermate da certi episodi e fatti societari poco chiari. Se riuscissimo però  a distaccarci dal “chiacchiericcio” ci accorgeremmo che mai come quest’anno le decisioni prese viaggiano sempre verso una certa linearità di pensiero.

Dal primo giorno in cui è arrivata questa nuova compagine societaria, è stato chiaro a tutti che il tempo delle “vacche grasse” fosse terminato. Attenzione, questo però non significa abbandonare i sogni di gloria: d’altronde il calcio è pieno di storie in cui squadre con società anche allo sbando sono poi riuscite a centrare traguardi insperati. Poichè credo ancora, che la società del Benevento non sia per nulla “allo sbando”, consiglierei quindi a tutti di cominciare a godersi quello che questa squadra sta dimostrando e non solo da ieri, ma dall’inizio del campionato. Siamo una piazza passionale, e sappiamo bene tutti che quando vogliamo sappiamo creare le condizioni giuste per riuscire ad essere più che il dodicesimo uomo in campo. Non so quante tifoserie dopo tutte le delusioni e gli evidenti “scippi” subiti sarebbero ancora qui come noi, presenti con uno zoccolo duro e con tanti altri tifosi ancora con la strega nel cuore che attendono un solo squillo e forse un pizzico di chiarezza da chi di dovere per riavvicinarsi come d’incanto anche come presenza allo stadio, a questa squadra che continua a farli sospirare. Il “cenno” potrebbe arrivare da parte della società nei prossimi giorni. Naturalmente spero che sia un segnale positivo, che quindi porti in città quelle 2/3 pedine che servirebbero ad Auteri per misurarsi ancora meglio e fino al termine del torneo con quelle squadre che anche in questo mercato di gennaio hanno provato a fare la “voce grossa”.

Chissà se alla fine saranno state mosse giuste: prendiamo la Casertana prima in classifica che ha portato avanti un mercato fatto di colpi e acquisti di un certo livello. Queste operazioni lasciano alquanto perplessi tenendo presente che la scorsa estate i falchetti avevano grossi problemi finanziari ed erano alle prese con una burrasca societaria che alla fine era riuscita a garantire una iscrizione e al massimo un campionato con l’obiettivo fissato in una salvezza tranquilla. L’anatroccolo poi è diventato all’improvviso cigno e a prescindere dall’inaspettato titolo di campione d’inverno conseguito la settimana scorsa, il rilancio importante operato appunto in sede di calciomercato lascia riflettere. Pensando alla Casertana, io me la immagino come il classico giocatore di poker, che si è seduto al tavolo con 4 spiccioli ed ha ingranato la serata giusta, quella in cui sembra che ti riesca di tutto. Questo giocatore certo ormai del vento a favore prova il tutto per tutto rilanciando con il classico “all-in” al tavolo della promozione. O la va o la spacca quindi, ma con un’incognita: se non dovesse andare come tutti sperano in terra di lavoro, nella prossima estate cosa succederà? Ai posteri l’ardua sentenza. In questo scenario si va ad incastrare anche il futuro del nostro Benevento. In un girone di andata in cui come dichiarato anche dal tecnico giallorosso, forse si poteva recuperare anche qualche punticino in più, il Benevento è comunque riuscito a rimanere attaccato alle posizioni che contano, e addirittura nelle ultime settimane a lanciare alcuni squilli importanti che hanno messo paura alla concorrenza.

Il Benevento c’è, e tenendo presente che nel girone di ritorno quasi tutti gli scontri diretti più importanti dovranno essere giocati al “Vigorito” sono certo che se in questo finale di marcato questa squadra non verrà indebolita, come qualcuno continua anche ad insinuare, ma invece pungolata come vuole Auteri, ne vedremo delle belle. Tra l’altro lo stesso mister è da sempre riconosciuto come uno che a prescindere dall’idea di gioco che riesce ad imprimere alle sue squadre, è anche molto bravo a caricare gli ambienti nei momenti giusti.

Al Benevento non serve tanto, e le scelte fino ad ora operate mi lasciano per il momento tranquillo: sono andati via tutti quei calciatori che erano stati poco utilizzati e che quindi potrebbero aver liberato spazio a quegli elementi che sono già nel mirino. Ricordando poi che dalla prossima settimana tornerà utile Campagnacci che quindi diventerà una sorta di nuovo acquisto e che potrebbe arrivare uno come Moro a centrocampo che ricordiamo tutti che contributo ha dato alla Salernitana l’anno scorso in ottica vittoria del campionato, gli scenari diventano molto interessanti.

Se poi cominceranno a segnare, come stanno facendo, anche Cissè, Mazzeo (se rimarrà) e Marotta,  con Ciciretti che manterrà gli standard degli ultimi mesi, perché dovremmo non pensare in grande anche noi? Stiamo calmi quindi e godiamoci questi momenti: il “qui ed ora”, dovrà essere il leit-motiv di questa stagione. La consapevolezza di vivere il presente senza pensare ne a quello che è stato ne a quello che potrebbe essere. E il “qui ed ora”, dice che il Benevento è lassù all’inseguimento di una Casertana per niente irresistibile e che tra qualche settimana dovrà renderci visita. E allora fissiamo l’obiettivo di arrivare a quello scontro diretto con meno punti di distacco. Chissà che non possa essere quella una svolta importante in un campionato che potrebbe riservarci qualcosa di insperato e mai raggiunto prima d’ora. Cosa ci costa crederci? Nulla, quindi forza Benevento!

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Dom 17 gennaio 2016 alle 16:45
Autore: Cosimo Calicchio
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