Conferenza stampa di vigilia per il Benevento Calcio, atteso nella giornata di domani dalla sfida con il Crotone. Queste le parole di Bucchi:

ASSENTI – “Non ci sono cose particolari ma con tante partite ravvicinate non era il caso di rischiare. Costa, Maggio e Tuia ci saranno per la prossima. Del Pinto dalla partita con il Brescia. Era inutile portare a Crotone chi non era al meglio”.

TERZO POSTO – “L’importante è chiudere bene. Se devo arrivare terzo per demerito degli altri e giocando male, preferisco arrivare quinto giocando grandi partite con la consapevolezza che di lì in avanti quello che accadrà dipenderà solo da noi. Oggi abbiamo questa convinzione. Sappiamo che quello che vogliamo fare dipende da come ci comporteremo durante le partite. Dobbiamo limare ancora qualche pizzico di superficialità, qualche errore che potrebbe costarci caro”.

CROTONE – “Al di là della rivalità, è una squadra forte che adesso sta esprimendo i valori che ha in rosa. Hanno entusiasmo ora. E’ una partita importante, perché ci sono punti pesantissimi in palio per entrambe le squadre. Sarà un ambiente caldo, con uno stadio caldo. Loro sono una squadra che giocano un buon calcio e che lasciano giocare. Credo sarà una partita aperta e dovremo fare bene. Non dobbiamo guardare la classifica ma pensare a come portare a casa le vittorie”.

TURN OVER – “Tra Crotone e Padova cercheremo di dare spazio a questi calciatori che ne stanno trovando meno in queste ultime partite. Daremo la possibilità di far aumentare il minutaggio di una serie di calciatori che devono avere la sensazione di poter essere utili durante i play-off”.

STATO PSICOFISICO – “Mentalmente sono tutti carichi e pronti. Fisicamente dobbiamo fare delle valutazioni, veniamo già da un tour de force e sarà una trasferta impegnativa. Considereremo anche questi fattori. E’ una valutazione che faremo di giorno in giorno e terremo conto anche delle temperature”.

ATTEGGIAMENTO - “Non voglio rivedere gli ultimi dieci minuti del primo tempo con il Cosenza. Un atteggiamento che è stato un po’ il nostro tallone d’Achille: quando ci siamo sentiti forti siamo diventati deboli. Dobbiamo sentirci forti sempre senza pensarci”.

RAMMARICO – “Il rammarico dobbiamo chiuderlo nel cassetto. Anche quello è stato un prezzo da pagare per compiere il nostro percorso. Dobbiamo mettere un punto su quello che è stato. Quello che non è stato non deve pesare, deve pesare quello che stiamo facendo. Il percorso è stato quello giusto, siamo arrivati in questo momento nel modo giusto. Dobbiamo e vogliamo giocarcela alla grande. Non possiamo modificare quello che è stato ma possiamo costruire in positivo quello che sarà”

ARMENTEROS, INSIGNE, VOKIC – "Armenteros rimane selvaggio, è il suo modo di essere ed è la sua forza. Lui come Insigne, Ricci e Vokic devono avere le giuste direttive ma essere lasciati liberi di dare sfogo alle loro qualità. Insigne è maturato tantissimo quando ha capito che doveva sacrificarsi per la squadra. Così come lo sta facendo Ricci e lo farà Vokic che è un giocatore di grandissimo talento, che ci porterà qualcosa di importante, oggi e in futuro. Farà parlare di sé”.

CODA – “Coda lo tolgo solo al 93’ quando stiamo vincendo 4-2. Per me non sono tutti uguali i calciatori, ma tutti diversi. I valori che assumono in una squadra i vari calciatori sono diversi e Coda per noi è un calciatore imprescindibile e per quanto possibile lo terrò sempre in campo. Lo toglierò solo se vedrò che non ne ha più ma sarà una scelta forzata”.

ANTEI – “Antei non gioca, non è al cento per cento. Giocherà chi sta meglio”.

CASO PALERMO – “Non mi interessa. Non credo più a nulla. Mi sto divertendo a veder giocare la mia squadra. Agli altri penseranno loro stessi, noi pensiamo alle nostre cose e a farle nel modo giusto”

Sezione: SALA STAMPA / Data: Mar 30 aprile 2019 alle 13:53
Autore: Gerardo De Ioanni
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