E' incredibile cosa riesca a fare il sole prima di tuffarsi nel mare, facendo ribollire la linea dell'orizzonte. Gioca con tutti i colori, ridisegna ogni istante il cielo con una sfumatura cromatica differente. Il mare gioca con lui e sembra quasi di udire una melodia piacevole quando le onde s'infrangono sulla battigia. Ogni onda ha un suono diverso, ogni volta che la risacca trascina via i ciottoli multicolori la tonalità è differente, mai uguale. Tutte le onde lo fanno, in ogni mare della Terra, e questa è un'altra delle meraviglie assolute della natura...

Ci vuole particolare "orecchio" però, per percepire certi suoni. Così come ci vuole un cuore aperto e disposto a provare sentimenti e sensazioni, quando gli ultimi raggi di sole scaldano il viso, nel profumo della brezza marina, prima di scendere giù e lasciare il posto alla luna e alle stelle che nel buio sembrano specchiarsi nel mare che pare quasi brillare. Basta stare seduti sul bagnasciuga e vivere quei momenti e il resto non conta più. Il tempo sembra rallentare, fermarsi. Si fermano i pensieri, almeno quelli negativi. Anche se sono pochi minuti sembrano lunghissimi, interminabili. O forse vorremmo non terminassero mai. E in quegli attimi la sensazione di pace e benessere pervade ogni centimetro di corpo, non c'è spazio per le negatività. In quei momenti è più facile fare introspezione, incontrare se stessi, nel profondo. Io ogni volta che posso, mi concedo questa piacevole esperienza. Giorni fa nella quiete di Amantea ho avuto tutto il tempo e gli spazi giusti per sedermi e assistere a quello spettacolo straordinario della natura, replica ogni sera, per me un appuntamento quasi da abbonato, per rimanere in ambito calcistico...

In questi giorni d'estate il nostro sito www.tuttobenevento si è volutamente fermato: era necessaria "staccare la spina", una vacanza anche per me e noi della Redazione. Quello di scrivere e provare a trasmettervi le nostre opinioni e qualche notizia per me e gli altri è solo un hobby, la cura del portale è strappata agli impegni di lavoro, ma lo facciamo da sempre con tutta la passione e l'amore per la maglia giallorossa possibili.

 Il calcio però è cambiato, la Lega Pro ha mutato (e continua a farlo) il proprio aspetto, ci sono nuove regole e rinnovati scenari che incidono negativamente sul mio personalissimo concetto calcistico, nel quale ho sempre creduto fermamente. Qual'è? Molto semplice: il calcio è la domenica pomeriggio, al massimo il posticipo (o l'anticipo) per "mamma" RAI, poi basta. Il rito dello stadio come quello della trasferta, con i viaggi in auto i panini, la rabbia, il freddo o il caldo torrido, le gioie -poche- e le cocenti delusioni. Da sempre è stato così, per me da oltre quarantatre anni, ovvero da quando assistetti alla mia prima partita in quello che fu il Meomartini e di conseguenza innammorarmi perdutamente della Strega. Scrivere per esprimere opinioni costruttive (almeno nelle intenzioni) è stato il mio dare un piccolissimo contributo alla causa giallorossa, non avendo altre risorse da mettere a disposizione, purtroppo. In cambio, per me, la sola gioia di poter vedere gocare la mia squadra del cuore, mi è sempre bastato.

Ma questo calcio, ovvero quanto partorito da palazzo fiorentino non mi piace più. Il mio calcio è stato spazzato via per far posto alla new wave, ad una modernizzazione che a mio parere è assolutamente scriteriata, dannosa. Ammetto, sono io ad essere sbagliato. Evidentemente non c'è spazio per chi, come me (e siamo in tanti), antepone cuore e sentimenti alla ragione, quella affaristica e del business a tutti i costi. Io non ci sto, non lo accetterò mai. E, comunque, non potrei più garantire presenza e costanza a tutti quanti hanno avuto, in questi anni, la pazienza e il coraggio di segurmi/ci. Non avrei più il tempo e il modo di essere sul pezzo e stare al passo con chi il giornalismo lo fa per professione, certamento molto meglio di me e di chi si cimenta nella scrittura soltanto per passione. Nessuna invidia, ci mancherebbe, per voi c'è solo l'imbarazzo della scelta ed è giusto così. Per me è arrivato il momento di farsi da parte, abbandonare la tastiera e sedersi a fare il semplice spettatore. Mi dispiace, certo, a me mancherà, ma io credo che bisogna capire ed accettare che quando vengono meno le condizioni è inutile insistere. Non condivido ma dovrò adeguarmi, almeno da spettatore e tifoso.

Ringrazio il mio fraterno amico e Direttore Cosimo Calicchio per avermi concesso l'onore  di poter lavorare insieme e con il quale ho condiviso anni belli e intensi "correndo dietro" agli Stregoni. A lui e al sito auguro una crescita sempre costante e tante meritate soddisfazioni.

Un ringraziamento d'obbligo per l'Avvocato Oreste Vigorito e alla sua Società, il Benevento Calcio. Grazie a loro se ho potuto scrivere e sognare ancora. Vigorito potrà anche non piacere a qualcuno, forse perchè persona dotata di un carattere ferreo e che ama camminare a testa alta. Questione di scelte - mi sono stancato di scriverlo - ognuno è liberissimo di pensare ciò che vuole, a patto che accetti e rispetti le idee altrui. Per me Oreste Vigorito è (e rimarrà) un gigante, per i rapporti veri che instaura con le persone vere e nelle azioni concrete che compie. Il resto sono soltanto chiacchiere di malmostosi frustrati. La mia gratitudine e la stima nei suoi confronti sono infinite, a prescindere, e poco importa ogni personalismo.

La risacca trascina fragorosamente una miriade di ciottoli colorati e ne rimanda altri a rotolare sulla sabbia scura. L'acqua marina è piacevolmente tiepida, il luccichio del sole oramai basso oltrepassa anche le mie palpebre chiuse, tanto è intenso. Penso a ciò che è stato, a quanto sarà. Non voglio andare oltre però, domani non è ancora arrivato. Tramonta il sole e con esso una parte della mia esperienza giornalistica. Penso che la nostra stella della Vita avrà di sicuro domani la sua nuova alba. Capire che è il momento di lasciare mi rattrista un bel po', io voglio solo sperare che un "nuovo giorno" possa di nuovo "accendersi", per me e per tutti, portando con se nuovi orizzonti da scrutare, altri tramonti - quelli veri - da godersi. A Voi grazie, per tutto, e buon campionato.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 25 agosto 2014 alle 12:00
Autore: Marcello Mulè
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