Il responsabile dell’area tecnica del Perugia, prossimo avversario del Benevento, Roberto Goretti, ospite di 'Grifo Stadium' su Tef Channel ha fatto un primo bilancio di questa prima parte di stagione, indicando proprio nella sfida con i giallorossi il vero inizio di campionato per il Grifone: “Già con Camplone e con Bucchi ci siamo trovati in queste posizioni di vertice dopo poche partite e poi in entrambi casi iniziò un periodo difficile. È troppo presto per fare bilanci, il campionato di B inizia dalla settima-ottava giornata e il nostro inizierà a Benevento. Delle tre categorie professionistiche la cadetteria è la più instabile, perché su 20 squadre ne cambiano 7 ed è difficile fare previsioni. L'80% delle rose vengono ogni anno completamente stravolte, comprese spesso quelle che scendono dalla A o salgono dalla C. Inoltre in ogni stagione escono fuori ragazzi di 20 anni su cui nessuno puntava in estate e che poi si rivelano invece calciatori straordinari e capaci di fare la differenza. La nostra è una piazza importante ma nella nostra situazione ci sono almeno altre 10 squadre e anche a livello tecnico sono in tante a competere per la A. Più che le rose forti secondo me vincono le squadre, prevale chi riesce a 'fare squadra' prima delle altre e secondo me da questo punto di vista il mister ha iniziato molto bene e siamo già a buon punto. Le prossime gare ci diranno a che punto siamo. Prima di andare sul campo della Salernitana andremo su quello del Benevento che ha sì cambiato l'allenatore, ma ha anche tenuto un blocco di calciatori importanti e reduci da una stagione sofferta che li ha compattati, facendo loro capire che per tornare a giocare in A devono vincere il campionato di B. La candidata numero uno però secondo me è forse il Crotone, che ha allestito un'ottima squadra, ha un allenatore fortissimo e ha trattenuto Benali

BUONAIUTO: “Per qualità fisiche e tecniche penso Cristian che sia uno dei talenti più forti visti qui negli ultimi anni ma l'anno scorso mi ha fatto un po' arrabbiare, perché lo volevamo tenere e lui invece decise di andare via. Quest'estate con il presidente avevamo deciso di mandarlo via, stavamo per prendere Schenetti e lo avevamo praticamente ceduto all'Entella ma lui ha rifiutato un ingaggio maggiore e persino l'adeguamento del contratto, dicendo di essersi pentito della decisione precedente e di voler restare. Questa sua determinazione ci ha convinto e alla fine all'Entella è andato Schenetti”.

IEMMELLO: “Iemmello come Negri? Me lo ricorda soprattutto fuori dal campo, perché ritengo Pietro uno dei calciatori più intelligenti di quelli passati negli ultimi anni a Perugia”.

 

Sezione: In primo piano / Data: Mar 15 ottobre 2019 alle 15:51
Autore: Gerardo De Ioanni
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