Benevento (3-4-2-1): 
Paleari 5,5: sul primo gol forse poteva fare qualcosa in più, nell’episodio del rigore non riesce a calibrare l’irruenza sull’uscita che senza VAR al 99% significa procurare rigore. 
El Kaouakibi 5,5: disordinato, arruffone e spesso troppo irruento nelle entrare. Non ti da mai la sensazione di sicurezza. 
Pastina 6,5: insieme a Berra il migliore in difesa. La sua sostituzione ci lascia perplessi. 
(22'st Marotta 4): entra e vuole spaccare il mondo. Sradica il pallone dalle mani di Ciano e si prende la responsabilità di calciare il rigore dell’1-1. Poi però commette un’ingenuità che da un calciatore con la sua esperienza è imperdonabile. Si fa cacciare fuori come un pollo con un rosso diretto che gli costerà anche 2 giornate di squalifica lasciando la squadra in 10 nel momento più importante. 
Berra 6: la solita partita senza troppe sbavature. Forse poteva fare qualcosa per fermare Murano sul primo gol. 
Karic 5: che non è delicato con i piedi lo sapevamo ma spesso perde palla e ha anche il demerito di sbagliare un gol da buona posizione. Da lui ci si aspetterebbe molto di più. 
Talia 6,5: il migliore in campo, rincorre tutti, non corre mai a vuoto e su una sua percussione regala a Ciano una palla che doveva essere sfruttata sicuramente meglio. Stesso discorso fatto per Pastina, la sua sostituzione a prescindere dalle spiegazioni di Andreoletti in sala stampa ci risulta inspiegabile. 
(22'st Kubica 6,5): ha il merito di aver sfruttato al meglio la sua altezza e messo dentro il gol del 2-2 in pieno recupero. Per il resto ancora non riusciamo a capire bene in che ruolo gioca. 
Agazzi 5: da lui ci si aspetta qualcosa di diverso. Il Benevento certamente non l’ha preso per giocare in orizzontale, ma per mettere ordine e cercare di verticalizzare e velocizzare al meglio la manovra. Per adesso non abbiamo ancora visto tutto questo. Speriamo che sia a causa della condizione fisica non ancora al 100%.
(10'st Bolsius 5): anche lui quando entra da la sensazione di voler spaccare il mondo, ma poi dopo poco si perde in inutili dribbling. Perde un pericoloso pallone a centrocampo in pieno recupero che poteva farci rischiare grosso. 
Improta 4,5: non salta mai un uomo, ma questa non è una novità. Sono ormai più di 2 anni che è preda di questa involuzione. Rimaniamo in attesa di ritrovare quel calciatore che abbiamo ammirato qualche stagione fa e che potrebbe regalare alla squadra quella qualità che in un campionato come questo può fare la differenza nei confronti delle altre. 
Ciano 6: Ha il pregio di mettere lo zampino nei 2 gol altrimenti la sua prestazione sarebbe insufficiente. Da lui ci si aspetta sicuramente di più ma se riesce ad essere decisivo può andare bene anche così. 
Tello 4,5: Non sappiamo se la fiducia che Andreoletti ripone in lui sia a tempo oppure no, perché altrimenti sarebbe già da un pezzo fuori dall’ undici titolare. Sbadato, confusionario e a volte assente. Sbaglia alcuni palloni che rischiano di innescare azioni pericolosissime degli avversari. Dovrebbe essere il valore aggiunto, per adesso rischia spesso di farci giocare in inferiorità numerica. 
Ferrante 6: Un voto di stima, di fiducia e per l’impegno che mette a caricarsi tutto il reparto sulle spalle. È’ evidente che le migliori prestazioni di Alexis sono venute quando si è trovato vicino un compagno. Con questo modulo ha meno occasioni e in quelle che riesce a conquistarsi risulta meno lucido. Andreoletti dovrà ragionare anche su questo.

Andreoletti 5: le sue dichiarazioni al termine della gara ci lasciano basiti. Abbiamo come la sensazione che solo lui abbia visto una partita diversa da tutti noi, tifosi e giornalisti compresi. Il più brutto Benevento della stagione per l’allenatore non è poi così male. Anche le spiegazioni sulle sostituzioni dei 2 migliori in campo lasciano alquanto perplessi. In un campionato che non ha ancora ben chiaro la sua protagonista, il Benevento da retrocesso e partito a fari spenti rispetto alle altre che hanno sbandierato ai 4 venti le ambizioni di promozioni, si ritrova di fatto con una (se non la migliore) delle migliori e più ampie rose del campionato fattore che a lungo andare risulta importantissimo. Se qualcuno parla ancora di campionato di assestamento vuol dire che non ci ha capito niente. Il Benevento con questa squadra ha il dovere di provarci fino alla fine a lasciare questa categoria. Qualcuno diceva che l’allenatore deve provare a fare “meno danni possibili” a maggior ragione quando dispone di un roster importante come quello del Benevento di quest’anno. Per questo motivo il consiglio che ci permettiamo di dare ad Andreoletti è quello di smetterla di sperimentare e senza troppe alchimie cercare di guidare da buon capitano la nave fino al porto della cadetteria. Non bisogna cercare rotte diverse o scorciatoie. Qui basta solo un buon passista che trovi continuità e che non getti alle ortiche la grande possibilità che ha lui e tutta la piazza di lasciare immediatamente questa categoria.

Sezione: LE PAGELLE / Data: Lun 16 ottobre 2023 alle 08:58
Autore: Redazione TuttoBenevento
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