Se continui a fare quello che hai sempre fatto, continuerai ad ottenere ciò che hai sempre avuto.(Warren G. Bennis). Parto da questa citazione di Warren G. Bennis per cominciare a buttare giù il mio solito editoriale, questa volta pre-gara. Lato giallorosso purtroppo per noi, sembra un film già visto quello a cui stiamo assistendo nostro malgrado, con interpreti diversi ma dal finale che speriamo possa essere poi foriero di successi e non come gli ultimi 2 anni. Perchè da una parte c'è uno staff tecnico che continua ad andare cocciutamente per una strada e dall’altra un’intera opinione pubblica che la vede in maniera completamente diversa e che cerca in tutti i modi di instillare almeno il dubbio nella mente di chi poi è designato a decidere le soluzioni per uscire da questi equivoci tattici in cui Andreoletti sembra essersi ultimamente perso. Al netto di tutto questo, i numeri parlano chiaro: il Benevento di quest'anno viaggia ad una media punti superiore di quella squadra di Auteri che poi brindò alla vittoria del campionato consegnando ai sanniti la prima storica promozione in serie B. 

E allora perchè c'è quclhe mugugno? Forse perchè anche quest’anno stiamo ricominciando a provare quella odiosa sensazione del “vorrei ma non posso”, di gente che arriva da queste parti e si affretta a ricordarci appena ce n’è occasione  “da dove siamo partiti” e che quindi dovremmo quasi essere soddisfatti di quello che stiamo ottenendo perché più di questo non sarebbe possibile fare. Oppure che al termine di ogni partita giocata in maniera discutibile cerca di indorarci la pillola con la soddisfazione per la “prestazione”.  Naturalmente le “prestazioni” (opinabili) non ci portano da nessuna parte e men che meno ci regalano punti, ma mentre veniamo travolti da un fiume di parole tra “processi di crescita” e di “meritavamo di più” quelle davanti scappano via e noi siamo tornati da Castellammare con un -6 grande così dalla vetta che invece di fatto e al netto delle chiacchiere, non ci lascia attenuanti. 

Badate bene, io non parlo di Ferrari o di corazzate ecc… ma in un campionato dove ci sono tutte utilitarie “preparate” noi abbiamo forse quella più accessoriata… che di fatto è guidata da un pilota giovane che forse sta sfruttando questa occasione per imparare a guidare su una pista diversa da quella che ha percorso negli anni scorsi.

Arriva l’Avellino in un derby che torna dopo diversi anni. L’ultima volta proprio questa partita ci rilanciò e fù il primo passo decisivo verso quei play off di serie B che poi ci aprirono le porte di un paradiso dove non avevamo mai pensato di arrivare in così poco tempo.

Questo Avellino di Pazienza è una squadra di categoria, solida e costruita per vincere, almeno sulla carta. Nelle ultime 3 settimane sembra che l’effetto del cambio in panchina sia un po’ scemato, perché al netto della sfortuna in particolare nell’ultimo turno casalingo giocato dai biancoverdi contro la Turris è evidente che la squadra abbia perso un minimo di lucidità e certezze. Al Vigorito si presenteranno senza Sgarbi e Varela, ma anche il Benevento dovrà fare i conti con qualche protagonista non al 100% in particolare Talia. 

Una partita che presentarla come “tutte le altre” sarebbe troppo riduttivo a causa dell’accesa rivalità tra le 2 città e province che anche questa volta non faranno mancare momenti emozionanti; infatti dovrebbe esserci come al solito una bella coreografia da parte della curva sud, mentre arriveranno circa 1000 supporter biancoverdi che andranno a riempire il settore ospiti a loro riservato. 

Uno spettacolo da non perdere e che terrà con il fiato sospeso le due tifoserie fino al triplice fischio.

9 in totale gli incroci tra Benevento e Avellino in tutte le competizioni. L'ultimo duello risale alla stagione 2016/2017, quando entrambe militavano in Serie B, che poi è anche quello più recente e che si disputò il 1 maggio 2017 e terminò con il risultato di 2-1 per gli stregoni, con i gol di Ceravolo e Falco. Da quel momento i giallorossi hanno preso il volo, arrivando fino in Serie A, mentre per i biancoverdi questi anni sono stati più turbolenti. Il bilancio complessivo è dalla parte dei Sanniti: quattro vittorie, quattro pareggi e solo una sconfitta. In cinque occasioni si è giocato al Partenio, mentre le altre quattro al Ciro Vigorito: domenica il conto tornerà in parità.

Sarà una sfida tra centravanti questo derby campano: Ferrante contro Gori. L’ultima vittoria del Benevento porta la firma decisiva di Alexis Ferrante nel 2-1 contro il Monterosi ultimo in classifica. 4 reti per lui in questa Serie C mentre 7 sono i centri di Gori che però non è sicuro che giocherà titolare. Infatti in questa stagione è stato mandato in campo dal primo minuto solo in sei occasioni su sedici totali. 

Buon derby a tutti.

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Sab 09 dicembre 2023 alle 11:20
Autore: Cosimo Calicchio
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