Aria nuova, aria fresca. Questo il mantra in seno al nuovo direttivo che ha cominciato ad agire e ad operare nella società Benevento Calcio. La dolorosa retrocessione di qualche mese fa ha lasciato in dote oltre che il ritorno nel pantano della serie C dove (ri)-troveremo diverse vecchie conoscenze come Foggia, Avellino, Crotone e Pescara, ma anche società in grande spolvero come il Catania che hanno sete di ritornare al più presto nel calcio che conta, anche la zavorra di contratti pluriennali garantiti a quei giocatori cosidetti "senatori" ai quali erano state affidate di fatto le chiavi dello spogliatoio giallorosso e che avevano il compito di mantenere alta l'asticella e soprattutto di farsi promotori a difesa di quella maglia che indossavano e che aveva regalato loro anche palcoscenici importanti come quelli della serie A.

In poche parole erano proprio loro, stiamo parlando dei i vari Letizia, Improta e Schiattarella che dovevano rappresentare più degli altri quel senso di appartenenza e attaccamento ai colori della strega che invece in più riprese non hanno dimostrato se non in qualche sporadico momento. Di conseguenza sul banco degli imputati e "colpevoli" più degli altri di questa dolorosa retrocessione ci sono finiti loro, proprio perchè erano quelli a cui società e tifosi si erano affidati e di cui si fidavano maggiormente e che invece hanno toppato clamorosamente. Una zavorra dicevamo che vale tanti soldi. Perchè se ci mettiamo anche i vari Acampora, Viviani, Tosca, Moncini, Tello e qualche altro si arriva a sfiorare un monte ingaggi di oltre 3 milioni di € complessivi, che sarebbe la media del costo totale di una stagione della maggior parte delle società che giocano in serie C. Tutto questo obbliga quindi il nuovo Ds Carli ad ingaggiare una sorta di braccio di ferro con i vari procuratori a cui è già stato comunicato che il Benevento non è disposto a svendere ma neanche ad elargire come successo negli scorsi anni sontuose buone uscite, a maggior ragione a quei calciatori responsabili di questo scempio perpetrato nella scorsa stagione. 

A parte questo discorso però, di soldi ne girano davvero pochi un un mercato, specialmente quello di serie C sempre più povero e dove la maggior parte delle società fà fatica ad andare avanti anche solo nella normale amministrazione, ma anche in quello di serie B  il piatto è povero, dove solo poche squadre hanno a disposizione dei budget importanti e milionari. Queste big con capitali da spendere stanno però puntando i loro sguardi verso altri tipi di calciatori e difficilmente vorranno spendere per profili come quelli che fanno ancora parte della rosa attuale giallorossa, reduci da una sciagurata retrocessione.

Per Carli quindi compito più che arduo, ma è indubbio che se si vuole puntare a tornare presto in serie B bisogna rifondare e liberarsi di certi elementi al più presto. Proprio per questo l'idea di ritrovare certe facce il 17 luglio presenti alla partenza del ritiro di Roma, fa storcere il naso ai tifosi e non solo a loro.

Il rischio di "inquinare" un gruppo nascente e voglioso di rappresentare una società come quella del Presidente Vigorito e una città come Benevento da quei giocatori che nonostante le indecorose prestazioni dell'anno scorso fanno sapere anche di non voler abbracciare in nessun modo la "nuova" causa giallorossa è troppo grande. Per questo motivo nei prossimi 10 giorni Carli proverà in tutti i modi a piazzare in qualche maniera tutti quelli che non rientrano più nel progetto tecnico e capire se quelli a cui è stato chiesto e quindi proposto di abbracciare la causa "serie C" per una pronta risalita ci abbiano pensato e siano pronti e motivati ad aiutare la strega nell'arduo compito sin dalla prossima stagione.

Il nostro augurio e quello di tutti coloro che vogliono bene al Benevento è che questi 10 giorni possano essere forieri di buone notizie e soprattutto di "addii"... 

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mar 04 luglio 2023 alle 17:08
Autore: Cosimo Calicchio
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