Solo Vigorito può riuscirci. Solo Vigorito può con le sue parole suonare la carica e ricompattare l’ambiente. Solo Vigorito in quello che è il momento più difficile da quando è Presidente del Benevento può rimettere in sesto questa sciagurata stagione.

Anche perché siamo certi che il Presidente sia persona troppo intelligente per dare peso alle critiche anche se feroci ma che di fatto provengono solo da una sparuta minoranza; proprio lui, in più di un’occasione ha ribadito che la maggioranza di chi rema insieme con lui non deve essere silenziosa e questo di fatto non sta accadendo più. Perché anche sui social (maledetti social) ormai si assiste ad una sorta di pro e contro, ma più che altro si discute e ci si confronta in merito ai modi e quindi al “modo di fare” e a volte di gestire, ma assolutamente mai contro la persona. Infatti, non dobbiamo dimenticare che questa estate, all’indomani del suo ritorno in sella dopo le dimissioni, la gente gli ha dimostrato vicinanza a scatola chiusa. Si, proprio così a “scatola chiusa” solo perché lo aveva chiesto lui. 

Forse se dobbiamo muovere una critica a questa proprietà, a volte è la non chiarezza sui programmi, sulle alcune scelte, sui perché e sui per come. Troppo spesso in questi anni si è chiusa a riccio su certe questioni, non ha dato spiegazioni rispetto a certe decisioni prese, non ha chiarito gli aspetti di retrocessioni e magari di allontanamenti da parte di qualche tesserato. Queste “chiusure” non sempre hanno fatto e fanno bene all’ambiente e hanno contribuito a creare maldicenze ed equivoci. Come quelli che per esempio, si sono creati spesso quando non vengono comunicati i bollettini medici sulle condizioni dei calciatori infortunati che negli anni hanno creato chiacchiericci inutili riguardo esclusioni e non convocazioni. Per non parlare della gestione del rapporto con i media. E’ giusto che la TV che acquista i diritti debba poi sfruttare nei confronti dei competitor questo vantaggio acquisito appunto pagando, ma è anche vero che spesso e volentieri le notizie ufficiali, di solito vengono veicolate dal giornale di proprietà addirittura prima dei canali ufficiali della società Benevento Calcio.

Fatte queste doverose premesse, più che altro per chiarire i perché a volte si sono innestati certi meccanismi antipatici che hanno creato malumori, maldicenze ed equivoci, è indubbio che la gente di Benevento voglia bene a Vigorito e alla sua famiglia. Su questo penso che nessuno possa avere dubbi, e ci mancherebbe.

E proprio per questo motivo siamo certi che anche il post, scritto chiaramente “a caldo” dalla figlia Rosanna qualche ora dopo la contestazione allo stadio, sia figlio di una delusione del momento. Nel post infatti, Rosanna, faceva riferimento, taggando anche la sorella, a quanto sia sottile la linea e soprattutto quanto sia veloce il tempo che passa dall’essere riconoscenti verso una persona a diventare improvvisamente ingrati contro la stessa. Siamo certi che Rosanna e Valentina sanno bene quanto la maggior parte della gente di Benevento voglia bene al loro papà e quanto sia RICONOSCENTE a lui e quindi anche a loro che rappresentano la sua famiglia, la famiglia che in questi anni ha permesso al piccolo Benevento di arrampicarsi sino all’Olimpo del calcio italiano, sfidando le big e riuscendo a volte anche a batterle, come successo contro il Milan a San Siro e alla Juventus allo Stadium.

La famiglia Vigorito, sa bene che le contestazioni, anche le più aspre sono solo figlie del timore di perdere quello che per 90 anni la gente di Benevento ha sempre sognato. La serie B per questa città, per questa provincia è troppo importante. L’abbiamo conquistata con tanto sudore, lacrime e dopo scottanti delusioni e vedercela sfuggire in questa maniera fa davvero male. Questo è il motivo delle “contestazioni”.  Tra l’altro, far parte di questo circo chiamato calcio, a volte implica anche il diventare bersaglio di contestazioni. Fa parte del gioco. Sono stati contestati De Laurentis, Lotito e addirittura Jervolino dopo pochi mesi di presidenza. Questo non vuol dire “mal comune mezzo gaudio”. Vuol dire che il calcio è così e come si prendono gli applausi quando le cose vanno bene, così bisogna essere pronti ad avere le spalle larghe quando qualcosa gira storto per sfortuna o per errori di valutazione e di conseguenza cominciano i mugugni. Proprio in quel momento bisogna essere bravi a riordinare le idee e a ricompattare l’ambiente. Ed è quello che spero faccia stasera il Presidente Vigorito. E spero anche che questa bella storia d’amore, comunque vada, abbia un lieto fine. Il lieto fine significherebbe salvare prima di tutto la categoria e poi capire bene come proseguire questa avventura chiamata Benevento Calcio. Conoscendo il Presidente Oreste Vigorito ho sempre pensato che quando arriverà il giorno in cui si sarà stancato, proverà a garantire alla sua creatura un futuro dignitoso. Sono sempre stato convinto che nel caso decidesse di passare la mano, cercherebbe di consegnare il “suo” Benevento in mani sicure che possano gestirlo amorevolmente come fatto da lui e suo fratello per quasi 20 anni. 

Non posso pensare ad un abbandono della barca, a maggior ragione dopo una sventurata retrocessione (tocchiamo ferro) e in quel caso lasciando il Benevento in balia delle onde e con più problemi di quando 16 anni fa i fratelli Vigorito decisero di comprarsi un'emozione. Sono certo che quell’emozione con Vigorito non si tramuterà mai in un incubo per i Beneventani, perché grazie a lui e alla sua famiglia, che a vita rimarranno in modo indelebile nella storia di questa società, il Benevento continuerà a vivere e ad andare avanti. Una storia del genere non verrà “sporcata” da un brutto finale. 

Ma io voglio sperare che la parola fine a questa storia non venga scritta questa volta e neanche quest’anno ma che invece grazie alla famiglia Vigorito potremo prenderci ancora tante soddisfazioni, “insieme”. Ma questa volta “insieme” per davvero e non solo a parole, come spesso negli ultimi tempi è successo. Ricompattiamoci e salviamo la serie B. Forza Benevento!

FOTO DI PROPRIETA' DI OTTOPAGINE.IT

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Lun 23 gennaio 2023 alle 16:13
Autore: Cosimo Calicchio
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