Foggia-Benevento big match della terza giornata di ritorno di lega pro, se ne va in archivio. 1-1 il risultato finale dopo una gara veramente bella, una sorta di spot per la categoria che ha così dato lustro ad un incontro che ha messo in vetrina un calcio che difficilmente si può ammirare sui campi della terza serie nazionale in una cornice di pubblico che non aveva nulla da invidiare a certi campi sia di serie B e addirittura di serie A. Peccato che tutto quello che di buono si è potuto vedere sul terreno di gioco è stato poi mortificato da quello che è successo nel post gara, dove nostro malgrado ci siamo ritrovati a dover assistere ai deliranti show prima del tecnico del Foggia De Zerbi e successivamente di un “giocatorino” che ogni qual volta incrocia i colori giallorossi cerca di rifarsi ai famosi 15 minuti di notorietà che evocava Andy Warhol.

D’altronde bisogna anche capirlo, se non provasse ad attirare l’attenzione in certe maniere, la sua carriera (sic) continuerebbe a scivolare nell’anonimato e solo così il suo nome può avere sussulti di notorietà, naturalmente in senso negativo.

Insomma, parliamoci chiaro, Vacca calcisticamente parlando, è un “giocatorino” che non incide mai, guardandolo sabato pomeriggio ha riconfermato tutto quello che già sapevamo su di lui dai tempi in cui faceva la panchina a Benevento, e quindi in quelle poche volte che veniva mandato in campo; il suo gioco è sterile, infatti non prova mai una giocata in verticale, trotterella in campo, in quella che da qualche anno a questa parte è diventata la sua nuova posizione, quella da play maker basso (sic!), quella per intenderci davanti alla difesa, dove il più delle volte effettua giocate in orizzontale e spesso all’indietro. Insomma Vacca in campo è un giocatore inutile ed è il classico “fortunato della pedata” come ce ne sono tanti altri in questo grande circo che alcune volte si trasforma il mondo del calcio a causa di personaggi come lui.

Proprio perché è un giocatore inutile in campo, per attirare un po’ di attenzione, l’unica possibilità che ha è quella di creare un po’ di confusione e qualche polemicuccia di bassa lega come ha fatto ieri. Mettici poi qualche gestaccio in campo nei confronti della tifoseria beneventana, e le risposte da bar ad un collega sannita reo di avergli chiesto di essere “uomo e quindi di confermare a parole i “gestacci del campo” ed il gioco è fatto. Evito ancora una volta di riportare la risposta che in conferenza stampa ha dato il “giocatorino” per non continuare a dare ancora di più pubblicità ad un personaggio del genere la cui carriera di fatto non è mai decollata e mai decollerà. In effetti Vacca come dicevo è il classico “fortunato della pedata”, che si è ritrovato un po’ di soldi sul conto corrente, grazie al primo contratto da professionista (sic!) siglato con il Benevento, grazie al compianto Ciro Vigorito che come raccontano i fatti del tempo, andò a prelevarlo praticamente in mezzo ad una strada, e ai premi promozione intascati per delle vittoria non sue, come gli è capitato per esempio a Livorno dove riuscì a giocare in un campionato solo qualche minuto. Da qualche anno poi, è cominciato questo astio nei confronti della tifoseria beneventana, a causa di deliranti commenti su facebook dove si vantava di possedere uno o più rolex che costavano quanto uno stipendio di un anno di poveri ragazzi che invece fanno fatica anche ad arrivare alla fine del mese. Insomma stendiamo un velo pietoso su questa persona. La riconoscenza spesso e volentieri è merce rara e quindi non potremmo certamente pretenderla da una persona del genere, ma vogliamo dire a Vacca che in conferenza stampa ha rimarcato di essere un “professionista”, che per poterlo esserlo a tutto tondo non serve solo essere fortunato di aver rimediato un altro ingaggio. Il tempo è galantuomo, e i nodi verranno al pettine nella vita. E un giorno questa carriera (sic!) finirà e poi? Beh, può darsi che a quel punto i rolex potranno servirgli a qualcosa.

A prescindere dal Vacca Show di cui i social da sabato sono ormai pieni, anche De Zerbi e la società del Foggia calcio ci hanno messo del loro e certamente non ci hanno fatto una bella figura. A De Zerbi non è andato giù il pareggio raggiunto dal Benevento a pochi minuti dal termine, e in conferenza stampa dove a differenza dell’intervista che stava concedendo ad Ottochannel, è riuscito a rimanere al suo posto invece che abbandonare stizzito la sua postazione, ha dichiarato che il suo Foggia “ha distrutto il Benevento” e che se era sicuro di vincere il campionato al 100% prima della gara adesso lo è al 110%. Contento lui, contenti tutti. Almeno a Foggia. Noi invece siamo di parere diverso, ma questo forse non è importante, almeno adesso. Staremo a vedere cosa succederà fino al termine del campionato. Per quanto riguarda invece la società del Foggia calcio, credo proprio che dopo il Vacca show e tutto quello che è successo nel post gara di sabato ci sia sicuramente qualcosa da rivedere in merito alla gestione della comunicazione e al modo di rapportarsi con le società ospiti. Fa un certo effetto la foto che ritrae il “giocatorino” al tavolo della conferenza stampa e al suo fianco l’addetto stampa del Foggia,  per giunta donna, che permettono senza batter ciglio lo scempio che stava andando in scena. Cosa ancora più grave che dopo i gestacci in campo e le ingiurie di propri tesserati nei confronti di una società ospite e della propria tifoseria, non ci sia stata neanche una presa di posizione a riguardo. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni, ma adesso anche le eventuali scuse avrebbero sicuramente un sapore diverso.

In quanto al Benevento, siamo orgogliosi per il modo in cui la squadra ha interpretato la gara. Tutti sapevamo che a Foggia sarebbe stato difficile, ma a conti fatti, possiamo dire che la partita è andata proprio come Auteri aveva anticipato in settimana. Ci sarebbe stato da soffrire ma il Benevento avrebbe potuto portare a casa un risultato utile se fosse riuscito a rimanere sul pezzo fino alla fine. E così è stato, anche perché a parte un inutile “tiki-taka” fatto di passaggi in orizzontale, il Foggia ha avuto le stesse occasioni che ha avuto il Benevento per vincere la partita, rigori compresi. Proprio per questo, concludo richiamando le parole usate da Gaetano Auteri nelle sue dichiarazioni, e cioè che alla fine la cosa più importante è quella che all’andata ha vinto il Benevento e che allo Zaccheria è finita in parità. Questo significa che il Benevento contro i rossoneri da adesso è in vantaggio negli scontri diretti, e che quindi se si dovesse finire a pari punti saremmo comunque in vantaggio sulla squadra di De Zerbi. Scusate se è poco, e su questo possiamo dire che le chiacchiere possono essere sicuramente a zero. 

 

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