Dopo la sconfitta di Bari seppur condita da tante recriminazioni per un arbitraggio quanto meno discutibile, il Benevento si ritrova con un piede e mezzo in serie C. All'orizzonte le 2 gare in casa contro Spal e Reggina che diventeranno una sorta di crocevia per una rimonta che avrebbe il sapore di una sorta di miracolo sportivo per quello che la squadra ha fatto vedere durante tutta questa stagione.

Infatti la matematica ancora ci concede qualche speranza ma è indubbio che la situazione a sole 7 giornate dalla fine si è fatta maledettamente difficile complici anche le vittorie nell'ultimo turno di Venezia in casa contro il Como e soprattutto del Cosenza contro il Pisa. In particolare i calabresi nell’ultimo periodo si sono resi protagonisti di un’incredibile rimonta; circa un mese e mezzo fa la squadra rossoblu sembrava oramai spacciata ed invece è riuscita incredibilmente ad inanellare ben 4 vittorie in 5 partite battendo anche squadre come Frosinone a domicilio e Pisa in casa, senza contare anche i 3 punti nello scontro diretto contro la Spal al Marulla che è diventato all’improvviso un autentico fortino. 

Insomma “le altre” quando devono vincere, vincono, escludendo Spal e Brescia che continuano ad arrancare proprio come il Benevento. Stagioni incredibilmente simili per queste 3 squadre partite sicuramente con altri obiettivi da raggiungere e che invece, giornata dopo giornata, si sono ritrovate impelagate nei bassifondi della classifica sempre a boccheggiare in maniera paurosa. 

Per il Benevento neanche a Bari sono arrivati quei segnali indispensabili per chi deve provare a fare qualcosa di straordinario per salvarsi e che invece spesso non riesce neanche a garantire l’ordinario, almeno in alcuni dei suoi elementi. Non ce ne vogliano i vari Foulon, Acampora, Improta, Simy, Viviani se, vedendoli giocare, abbiamo capito ancora una volta per quale motivo ci troviamo in questa posizione di classifica. Questi calciatori pagati profumatamente danno sempre più l’impressione di non essere all’altezza di poter giocare in un campionato così competitivo com’è quello di serie B. Il rammarico più grande e’ pensare che questa gente debba essere chiamata a difendere quella serie B tanto agognata dal popolo giallorosso e poi finalmente raggiunta dopo tante lacrime, sudore e sacrifici. Pensare che le speranze di un’intera tifoseria debbano essere riposte sulle spalle di gente come Simy o La Gumina, Farias o Ciano, Foulon o Improta è davvero deprimente. Pensare che per salvarsi  questa squadra dovrebbe nelle ultime 7 partite avere un’autentica metamorfosi per riuscire a vincere almeno 3 partite quando in tutto il campionato ci è riuscita soltanto 6 volte sembra un'impresa titanica e da sognatori. Ma si sa il calcio è strano e a volte può succedere anche l'imponderabile. Chissà che le parole di Vigorito e il ritorno di qualche big (big?) possa far sterzare la strega nell'ultima curva prima del burrone.

Insomma un quadro più che desolante per una tifoseria e una città che di certo non meritava un epilogo del genere. Anche a Bari oltre 500 tifosi giallorossi non hanno fatto mancare il loro appoggio incondizionato. Sono stati anche questa volta vicino alla squadra e al termine dell’incontro hanno gridato ancora una volta la loro strenua convinzione, quella di credere in una oramai improbabile salvezza. D’altronde solo il pensiero di tornare in quella serie C che negli ultimi 6 anni è peggiorata ancora di più è qualcosa che crea disagio a tutti coloro che in questi anni hanno avuto modo di vivere quanto sia bello confrontarsi nel calcio che conta, quello di A e di B. Tornare nell’oblio di certi campionati, tornare a misurarsi in campetti di piccoli paesi sicuramente non è un pensiero allettante. Ma purtroppo al momento è la nuda e cruda realtà che si fa settimana dopo settimana sempre più concreta. Se fosse per quei fantastici tifosi, la salvezza sarebbe già stata raggiunta da un pezzo, ma purtroppo in campo non ci vanno loro ma i calciatori, e nel nostro caso questo è il problema più grande. 

Tenendo in debita considerazione tutto questo, come anche la grande delusione che ormai ha attanagliato la città, quello che mi lascia basito sono certi commenti sui social network, che spesso e volentieri nella maggior parte dei casi, arrivano da persone che forse allo stadio non ci sono mai venuti, gente che vive oramai lontano da Benevento, persone che hanno trovato un modo per dare un senso alla loro vuota quotidianità magari investendo il ruolo di anti Vigorito in fantomatiche e inesistenti web radio. 

Molte di queste,  sono le stesse che quando il Benevento giocava in serie A andavano a “salutare” gli squadroni che arrivavano con i loro pullman fiammanti all’hotel il Molino e che seguivano la partita da beneventani nel settore ospiti perché tifosi della Juve, del Milan, dell’Inter o del Napoli, con la scusa della “coerenza” verso la loro fede. Per me queste persone invece sono sempre state vomitevoli. 

Ecco, per me che dalla D alla A ho continuato a seguire la strega quando possibile sia in casa che in trasferta, questa è la gente che mi fa davvero più pena. Come mi fanno pena quelli che poi si lasciamo trascinare loro malgrado, da questa valanga di “shit storm”, e che complice la delusione del momento, sostengono certe elucubrazioni mentali come quella più gettonata e che circola in rete da un po’ e che vuole Vigorito regista neanche tanto occulto di una retrocessione programmata. Ma vi rendete conto di che grande s*******a scrivete o raccontate? Ma io mi chiedo e vi chiedo, ma quando scrivete queste cose ci credete veramente oppure lo fate solo per dare sfogo alla vostra delusione per trovare un capo espiatorio che al momento è solo il Presidente Vigorito essendo rimasto praticamente solo a guidare la società.

Parliamoci chiaro, Vigorito quest’anno ha fatto degli errori, ma chi lavora nel calcio sa bene che questi errori di valutazione ci stanno e non significa avere tanti soldi per garantirsi le vittorie. Anche lui sa bene, come ha ribadito nella lunga intervista rilasciata al collega Tullio Calzone uscita ieri sul Corriere dello Sport, che non solo quest’anno ma dal girone di ritorno della seconda apparizione in serie A lui e i sui più fidati collaboratori ci hanno capito davvero poco…ma da qui a pensare che abbia pianificato la retrocessione a tavolino è davvero da pazzi furiosi, da fuori di testa. “Ha deciso che vuole lasciarci dove ci ha preso per farci un dispetto” cit. ma perché?  Ma io mi chiedo, ma per quale motivo secondo le vostri menti bacate il Presidente Vigorito vorrebbe farci “un dispetto” del genere? Per rimanere fissato nella storia di questa città come colui che prima ci ha portato in B e in A ma che poi ci ha lasciato e magari fatto fallire in C? Bah... ma purtroppo c’è davvero qualcuno che crede seriamente alla “retrocessione programmata” pensata e studiata a tavolino da Vigorito che avrebbe deciso di rimetterci anche quest’anno 50 milioni di € per fare poi un dispetto ai Beneventani e dopo anni di successi, passione e amore, far fallire la società lasciandola dove la prese 17 anni fa... Lui per queste menti eccelse da tastiera, godrebbe di questa situazione e del fatto di essere ricordato dalla città in questa maniera… 

VOI SIETE FUORI come dei balconi, ma onestamente non mi va più di farvi capire le basi dell’economia delle SPA o delle SRL. Qui non si tratta più di essere maghi della finanza per capire che una retrocessione è l’ultima delle cose che vorrebbe Vigorito anche se si fosse rotto le scatole (p***e?) di gente come voi e avesse deciso quindi di lasciare (liberissimo dopo quasi 20 anni). Ma come detto e ripetuto in più di un editoriale, secondo il mio modesto parere seppure fosse vero che abbia deciso di passare la mano, lo farebbe sempre tutelando la sua creatura, magari trovando un acquirente a lui gradito e che soprattutto garantisse prima a lui e poi alla città la continuità di un progetto a cui ha tenuto tanto sia lui che suo fratello. Il Benevento non morirà, qualsiasi cosa succeda e questo ci ha tenuto a ricordarlo e a riconfermarlo anche nell'ultima intervista. A buon intenditor poche parole.

Forse io sono anche più amareggiato e incazzato poiché anche quest’anno, mentre molti di questi personaggi erano comodi sul loro divano e muovevano le dita a vanvera sui loro telefoni scrivendo s******e, ho seguito la squadra a mie spese, sia in casa che soprattutto in trasferta in ogni dove. A differenza loro però, capisco che nel calcio si vive di momenti e di valutazioni… e purtroppo, ripeto, è dal girone di ritorno dell’ultimo campionato di serie A, che le valutazioni che sono state fatte in seno alla società sono state tutte sbagliate. Se poi Simy avesse fatto 20 gol, Ciano e Farias si fossero riconfermati giocatori importanti per la categoria, se Forte e La Gumina avessero dato almeno il 50% di quello per cui erano stati acquistati in estate, oggi naturalmente non ci troveremmo in questa situazione e avremmo detto che Foggia era un bravissimo Ds. Invece vi scagliate contro Vigorito dicendo che è incompetente. Ma allora fatemi capire una cosa: ma quando abbiamo vinto i campionati e abbiamo battuto tutti i record della serie B il merito di chi era se Vigorito è incompetente? Bah e stra-bah...

Proprio per questo vi dò un consiglio: fate un esame di coscienza e prima di scrivere certe cose azionate il cervello. Fareste certamente una figura più bella e non mortifichereste la vostra intelligenza. 

A me del calcio dei vostri squadroni di serie A non mi interessa proprio nulla: del Napoli che vince lo scudetto, della Juve e dei suoi problemi, del Milan e dell'Inter non mi frega nulla. Ma perché voi non continuate a seguire la serie A evitando di mettere bocca in cose che non  conoscete? Prendete esempio dai 500 che anche sabato scorso non hanno fatto mancare la loro vicinanza e il loro supporto e incitamento alla squadra; quelli sono i veri tifosi che fanno parte del famoso zoccolo duro dei 3.000 che continueranno in ogni categoria, a differenza vostra, a seguire la squadra.

Troppo facile cantare “che vinca o che perda noi siamo sempre qua a sostener la maglia sarà quel che sarà”, e poi di fatto essere lontano anni luce da questo pensiero.

Forza Benevento 

Sezione: L'EDITORIALE TB di C.Calicchio / Data: Mer 05 aprile 2023 alle 11:56
Autore: Cosimo Calicchio
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