Dopo lo scivolone di Latina, con un pizzico di pressione addosso per via dei successi delle dirette concorrenti – eccezion fatta per il Cosenza – la squadra di Auteri reagisce da grande e torna a ruggire al “Vigorito”. Vittoria netta, prestazione convincente, e rincorsa solitaria alla capolista Salernitana che è ufficialmente iniziata.

Ora, con i “se” e con i “ma” non si vincono i campionati, lo sappiamo. Ma è evidente che il Benevento visto in casa, al "Vigorito", è una macchina diversa da quella apparsa in alcune trasferte.
Sarà il campo più ampio che favorisce certe giocate, saranno gli avversari che provano a giocarsela senza chiudersi a riccio… fatto sta che tra questo Benevento e quello beffato a Picerno o quello inceppato di Latina – la differenza c’è e si vede tutta. 

Purtroppo in questo campionato di serie C ci si ritrova spesso a giocare su campi stretti e contro squadre che “non accettano il confronto”, che si affidano a lanci lunghi e alla fisicità di alcuni elementi  …forse è proprio per questo motivo  che la differenza tecnica sembra essere ancora più netta in certi confronti. 

La sensazione, ad oggi, è che il divario tra le tre battistrada e il resto del gruppo sia netto.
Salernitana, Benevento e Catania – al netto di qualche inciampo – stanno dimostrando di avere qualcosa in più delle altre.
Le uniche che provano a restare agganciate sono Casarano, Crotone e in qualche misura il Cosenza.
Tutte le altre – comprese le sorprese dello scorso anno, Monopoli e Cerignola – faticano, e non poco.

È un campionato spaccato in due, e adesso viene il bello.

Tra un paio di settimane saremo vicini alla fine del girone d’andata, e si saranno già giocati alcuni scontri diretti che potranno dire tanto, se non tutto.
Si comincerà con Catania–Salernitana, il big match della prossima giornata.
Il Benevento, invece, affronterà il Potenza in casa: avversario ostico, ma ancora una volta potrà farlo tra le mura amiche.

Come dicevamo già sette giorni fa, questo sarà il primo momento davvero cruciale della stagione.
Una vittoria, in questa fase, non vale solo tre punti. Vale certezze, vale morale, vale testa.
Auteri lo ha ripetuto spesso: “Siamo forti”. Ma allo stesso tempo si irrita quando, dopo una sconfitta, partono analisi eccessive e a volte fuori luogo.
Parlare delle battute d’arresto Serve solo per capire, correggere e ripartire. Ma forse solo all’interno delle 4 mura dello spogliatoio. 

Il Benevento se vuole davvero vincere questo campionato è consapevole che in alcune occasioni dovrà per forza di cose mettere da parte il fioretto e sguainare la sciabola. 

Bisogna imparare a vincere anche quelle partite sporche, dure, da squadra “ignorante” – nel senso calcistico del termine, ovviamente.
Alla fine, nell’albo d’oro dei campionati e in particolare di quelli di serie C, non viene scritto il nome di chi ha giocato il calcio più bello o di chi ha avuto più possesso palla. Nell’albo dei vincitori Ci sarà un solo nome: quello di chi ha fatto più punti.

E per riuscirci, questa squadra deve scrollarsi di dosso un po’ di quella "eleganza calcistica” che a volte in Serie C non paga.
Quando il Benevento riuscirà a unire bel gioco e cinismo, qualità e concretezza, allora sarà davvero pronta per il salto di categoria. Perché la rosa, diciamocelo, è probabilmente la migliore del girone forse tra le migliori dell’intera serie C. Basta guardare al tridente offensivo: Manconi, Salvemini, Lamesta… e in panchina Tumminello, Mignani, Della Morte. Quante squadre possono permettersi cambi del genere?

Ed è proprio per questo che non si possono più perdere punti come a Picerno o Latina. In un torneo equilibrato, dove tutto si gioca sul filo dei dettagli, a vincere sarà anche chi avrà più forza mentale, più fame, più determinazione. Come ha detto lo stesso Auteri: “Siamo forti”, sì. Ma serve anche l’umiltà di sudarsi ogni centimetro, ogni partita, fino alla fine. Il Benevento è lì, in alto. E lì deve restare, sbagliando il meno possibile.

Testa e cuore. Perché da questa categoria si fugge solo con un mix perfetto di qualità, cattiveria, e fame agonistica.

E noi Ce lo auguriamo con tutto il cuore. Quello di colore giallorosso. Forza Benevento! 

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