Sempre più incompetenza, disorganizzazione e poca lungimiranza da parte di chi dirige la serie C attuale. Un campionato sempre più mediocre con un format abominevole, che mortifica spesso le società più parsimoniose e che rispettano regole e conti. Da troppo tempo si chiede una presa di posizione ferma e un po' di coraggio per ridare lustro alla terza serie del calcio professionistico italiano, ma a leggere le dichiarazioni che il Presidente Marani e non solo lui ha rilasciato a Tuttosport c'è da aspettarsi che anche quest'anno...si cambierà l'anno prossimo. 

Il presidente della Lega Serie C, Matteo Marani, infatti ha parlato in vista della prossima stagione, che vedrà ancora il Benevento ai nastri di partenza, dopo l’amara ma meritata eliminazione al primo turno dei playoff.

“Le esclusioni di Taranto e Turris, dovute a problemi regolamentari, hanno cambiato la classifica e condizionato il campionato. Per questo ho invitato i club a iscriversi solo se davvero in grado di affrontare la stagione: meglio una selezione dura in estate che una stagione incerta”.

Tutti i 60 club, incluso il Benevento, dovranno completare l’iscrizione entro il 6 giugno, versando la relativa quota.

Marani ha poi parlato del ruolo delle seconde squadre: “Due sono nei playoff per salire in B, una nei playout per evitare la D. Sono ormai parte integrante del sistema. La decisione di inserirle risale al 2018, nel momento più difficile della nostra storia. È ancora presto per dare giudizi, ma il loro ruolo è formativo”.

Sulla tenuta del campionato: “Abbiamo introdotto regole più rigide per playoff e playout. I club hanno dimostrato maturità accettando anche società esterne: la Serie C è una Lega istituzionale, con storia e dignità”.

Durante l’evento Serie C Business Value, ospitato da Regione Lombardia, sono stati presentati i dati Nielsen: 5 milioni di fan, tifo coinvolto e attenzione ai giovani grazie alla Riforma Zola. La nuova identità visiva e il salary cap puntano a una Serie C più sostenibile e moderna.

Presente anche il presidente FIGC Gabriele Gravina: “La Serie C è un patrimonio del calcio italiano. Lo studio dimostra la sua energia e il suo ruolo centrale. Come Federazione dobbiamo sostenerla e proteggerla dalle criticità”.

Tra gli ospiti anche Giuseppe Marotta (Inter) e Giorgio Chiellini (Juventus), che hanno condiviso le loro esperienze nel campionato.

Marani ha concluso: “Cinque milioni di tifosi sono una base solida. Lavoriamo per un campionato sostenibile e moderno, con strutture adeguate e giovani talenti”.

Gianfranco Zola, vicepresidente vicario, ha aggiunto: “I numeri confermano il nostro lavoro. Puntare sui giovani è la strada giusta per la Lega Pro e per tutto il calcio italiano”.

Insomma a sentire i vertici della FIGC e della Lega sembra di vivere in una dimensione parallela: ci descrivono la serie C come un posto meraviglioso, mentre nei fatti sappiamo tutti bene essere una palude...da cui è sempre più complicato tirarsi fuori anche avendo alle spalle società solide e ben attrezzate che ogni anno pure spendendo una vagonata di soldi, a causa di un format vecchio e sgangherato, rimangono impantanate in un campionato dai costi molto alti e da ritorni esigui. Un vero e proprio pantano, in cui i vertici sembrano continuare a sguazzarci allegramente, mortifcando quelle società che dopo aver spesso milioni di euro, e magari fallendo l'obiettivo per una manciata di punti, nella migliore delle ipotesi si ritroveranno ancora una volta a giocarsi una stagione contro una squadra che durante il campionato è finita 20 punti più indietro. Tutto frustrante e vergognoso. Ma questa è la "meravigliosa" serie C o Lega Pro per dir si voglia.

Sezione: In primo piano / Data: Mer 07 maggio 2025 alle 16:02
Autore: Redazione TuttoBenevento
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