Lui è uno di quelli che dalla vita sembra avere avuto tutto: una carriera invidiabile, esperienze in serie A e con la Nazionale Under 17 e Under 20 del suo Paese, una fidanzata davvero bellissima che fa parte del corpo di ballo del Chiambretti Night. In realtà non ha avuto una vita semplice..parliamo di Ivan Rajcic, il forte centrocampista croato, al suo 1° campionato con il Benevento.
Ivan viene dalla terra che negli anni’90 è stata falcidiata da una sanguinosa guerra civile: la ex Jugoslavia. Lui è nato a Spalato il 16 aprile 1981 sotto il segno dell’ariete. Si è trovato protagonista involontario di quegli anni da ragazzino ed ha guardato al calcio come unica salvezza di una situazione difficile. Per noi che l’abbiamo letta sui giornali e vista in tv, è un conto. Per lui che l’ha provata sulla sua pelle, è stata un’esperienza dura.”Ho iniziato a giocare a 8 anni- ci ha raccontato- guidato dalla grande passione per questo sport. Poi è diventata quasi una necessità, una sorta di biglietto da visita per poter uscire fuori dal mio Paese. Era l’unica possibilità, l’unica via d’uscita per poter andar via da una situazione davvero pesante per chi l’ha vissuta sulla propria pelle”. Ivan arriva in Italia nel 1998, a 17 anni. Papà Jure e mamma Jadranka restano a Spalato insieme alla sorella, più grande, di Ivan, Annamaria. E sono loro che spesso sbarcano nel Bel Paese (soprattutto mamma Jadranka) per venire a trovarlo. Lui torna in Croazia solo d’estate.
La sua prima maglia da calciatore indossata in Italia è quella della primavera dell’Hellas Verona. Nel 2001 eccolo al Chieti dove gioca 3 campionati di C1. Inizia in terza serie anche la stagione 2004-2005, approdando nel mese di gennaio 2005 in Serie B, tra le file del Bari, dove diventa titolare disputando in tutto 88 partite. Ed è la sua consacrazione. Poi una terribile fascite plantare lo tiene lontano dai campi di gioco per un anno e mezzo proprio nel momento in cui sembrava vicino all’esplosione definitiva. Nel 2009 viene ceduto in prestito al Frosinone dove rimane fino alla fine del campionato. Quindi il ritorno al Bari che lo mette fuori rosa. Nel 2010 va al Taranto, di qui al Barletta e nel luglio 2011 firma un biennale con il Benevento. E i primi mesi di campionato lo consacrano tra i beniamini dei tifosi.
Nella vita privata Ivan è un ragazzo tranquillissimo. E’ fidanzato con Maria Cristina Castanon Ruiz, splendida cubana di colore che fa parte (scrivevamo) del corpo di ballo del Chiambretti Night. Ivan e Maria Cristina si sono conosciuti a Bari quando lui giocava lì  e hanno casa insieme a Milano dove lui la raggiunge tutte le volte che può. L’Inter la sua squadra del cuore, la pasta al forno il suo piatto preferito, che Maria Cristina cucina benissimo. “Quando ovviamente può” ci ha detto con un sorriso “visto che lei è spesso fuori casa per lavoro e stiamo insieme raramente. Ma quando si mette ai fornelli, è bravissima”.
Ascolta molto la musica: “Il mio cantante preferito è Ramazzotti. Mi piace molto il cinema. Non ho un film preferito- ci ha raccontato- mentre come categoria adoro i thriller. Fuori dal campo sono una persona normalissima. Amo la vita serena, tranquilla, andare a prendere un aperitivo con gli amici, uscire di tanto in tanto senza strafare. Fuori dal campo di solito però parlo poco di calcio, non sono uno di quelli fissatissimi con il pallone. E’ un grande amore, una grande passione, ma ci sono anche i momenti in cui si deve staccare”.
Il ricordo più bello della mia carriera?  Il trasferimento al Chieti. La telefonata mi giunse alle 19.05, dopo cioè la chiusura ufficiale del mercato. Sapevo della trattativa, ma stavo veramente perdendo ogni speranza. I ricordi più brutti risalgono invece al lungo infortunio ai tempi del Bari e a quando sono stato messo fuori rosa. Ci sono stati momenti in cui temevo di non giocare più. Stare alla finestra e guardare gli altri giocare è stata dura”.
Quanto Ivan ami il calcio te ne accorgi quando gli chiedi cosa gli piace  di più e cosa gli piace di meno di questo sport: “Una cosa che amo è senza dubbio allenarmi, preparare una partita, fare sacrifici, viverti la giornata calcistica insomma. Quello che non amo- sorride- è non giocare e stare fuori per infortunio. Si rosica troppo”.
Infine capitolo sogni: “Sul piano personale mi auguro di vivere felice e sereno con la mia compagna. Sul piano calcistico..beh..non sono mai retrocesso, è vero, ma non ho mai vinto qualcosa di importante..ebbene.. mi piacerebbe vincere qualcosa con il Benevento.. il traguardo della serie B non sarebbe male”.
E a questo punto ci congeda con un sorriso...

Sezione: B-Side..Il lato B....dei giallorossi! / Data: Sab 28 gennaio 2012 alle 10:31
Autore: Giovanna Romano
vedi letture
Print