“Io credo che in questo momento a prescindere dalla matematica, questa è una squadra che va solo ringraziata. In questo periodo abbiamo speso tanto anche a livello psicologico, che si è alzato troppo non solo per fattori calcistici. Questa è una considerazione serena; oggi poi abbiamo trovato una squadra che ha giocato bene, ma la partita era equilibrata con palle gol da una parte e dell’altra. Poi nella ripresa ho dovuto ridisegnare la squadra, quando ho perso 2 giocatori, e loro poi sappiamo che sono forti sulle ripartenze. C’è grande amarezza ma non delusione. Questa amarezza

Qui a Benevento abbiamo preso tanti schiaffi e parlo al plurale perché ormai mi sento coinvolto, anche in vicende che forse non mi riguardavano. Ho riunito la squadra in campo non per fare sceneggiate, per dare un segnale di coraggio. Se in fondo al campionato saremo fuori, va bene. Il popolo beneventano l’ha capito al termine che questa squadra merita e noi fino alla fine ci proveremo. E’ difficile, ma era molto più difficile 3 mesi fa e non è una consolazione. Dobbiamo giocarci le nostre carte, molti non stanno benissimo, abbiamo speso molto, non siamo più brillanti atleticamente: quando dico nascondiamo un po’ i nostri difetti, ma bisogna crederci fino alla fine. Il loro è un attacco che può far bene anche in serie B, poi sull’1-1 chi segnava prima la vinceva.

La Nocerina sapevo che se non partiva male, poteva giocarsi tranquillamente il primo posto: se non dovessimo arrivare ai play off dico che sicuramente tutte le squadre che se li giocheranno saranno contenti di non trovarci.

Abbiamo avuto anche l'occasione di pareggiare quando Davì ha messo la palla in mezzo, forse non ci abbiamo creduto.

Il pari ci poteva stare, anche se loro non hanno rubato nulla, ci rimangono delle speranze credo sia giusto crederci fino alla fine. Ho un gruppo di ragazzi seri, ho chiesto loro di non allontanarsi, di non viaggiare e loro mi hanno risposto che rimaranno qua. Riparto da queste sicurezza.

Domenica troveremo uno stadio pieno pronto a chiudere la faccenda, ma se noi andremo li con orgoglio e fiducia poi comunque vada staremo con la coscienza a posto. Io credo che i giochi ancora non sono chiusi.

Mi dispiace umanamente non aver regalato una soddisfazione a questa gente: parlo a nome della squadra, abbiamo l'obbligo e il dovere di crederci, è una forma di rispetto verso tutti coloro che sono venuti oggi allo stadio ad incitarci."

Sezione: Sala Stampa / Data: Dom 28 aprile 2013 alle 17:36
Autore: Redazione TuttoBenevento
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