Vittoria convincente del Benevento con la Paganese, adesso siamo in attesa di seguire la conferenza stampa che il presidente Oreste Vigorito ha indetto nella giornata di ieri attraverso il sito ufficiale della società

Sale l'attesa nella affollatissima sala stampa del "Ciro Vigorito": tutti pronti ad ascoltare le parole del presidente, che arriva in questo momento, sono le ore 16,45

Buonasera a tutti, sono qui perchè sapete che dalla scorsa settimana avevo un appuntamento con voi, vi avevo lasciato dicendo che ci sarebbe stata una riflessione anche da parte mia, e ieri sera quando ho chiamato la dott.sa Travaglione per chiedere di scrivere il comunicato stampa per indire questo incontro ero consapevole di quello che avrei voluto dire. Qualcuno della stampa ha colto il messaggio (sicuramente anche noi di tuttobenevento...ndr....) che avevo lanciato indicendo la conferenza stampa il giorno prima della partita, che quello era un segnale che serviva a sgomberare il campo dagli equivoci per evitare speculazioni, e per evitare quindi che le parole che sto per dirvi potevano quindi essere condizionate dal risultato che avremmo conseguito oggi.

Quando ho deciso di prendere il Benevento più volte ho ricordato che ho acquistato un emozione: poi si sa che il calcio può portare ansia, affanni, anche delusione in qualche caso e quindi bisogna essere bravi a non farla diventare depressione.
Tornando a quello che ci eravamo detti la settimana scorsa, mi è venuta in mente una frase di Che Guevara che diceva "Un passo indietro mai, neanche per prendere la rincorsa!"...Un passo indietro no, ma una sosta penso di si ed è quella che in questa settimana mi sono preso per riflettere su molte cose...Proprio per questo vorrei che oggi questo incontro fosse più che una conferenza stampa un dialogo di chiarezza per fare il punto della situazione, come ho cercato di fare io.
Partiamo con il dire che se domenica scorsa ho preferito che i giocatori non venissero a parlare con voi della stampa, non era come qualcuno ha detto che Vigorito protegge i calciatori; in quel momento, dopo una gara indegna a cui tutti avevamo assistito e che ci aveva fatto vergognare, l'idea che potessero venire per dire le stesse solite cose mi nauseva e quindi poichè sapevo che forse non si sarebbero scusati l'ho fatto io per loro, perchè io so chiedere scusa quando ce ne bisogno. Spiegarvi che non ci stavo capendo niente e per la prima volta mi stava succedendo da quando sono imprenditore e dirigo delle aziende non era alzare bandiera bianca come qualcuno ha anche ipotizzato. La mia riflessione era anche quella di capire se il problema potevo essere anche io. E ci ho pensato, approfondendo le questioni e cercando di capire, anche se poi quando uno è innamorato di qualcosa perde lucidità , perchè il calcio è un azienda particolare diversa da tutte le altre: nel calcio ci sono in ballo i sentimenti, il cuore che batte, ci sono le emozioni, e questo il manager di un azienda non lo può capire . Ho pensato a quando vi dissi dopo la sconfitta con il Crotone, in un momento di sconforto generale, trovando le forze dentro di me, di non ammainare le bandiere perchè sarebbe arrivato il momento per poterle sventolare ancora più forte. Forse il Vigorito manager poteva andare via in quel momento e anche adesso, ma non il Vigorito che parlò a quelle persone e che sta parlando adesso. Ho fatto un esame degli ultimi 2 anni, e cioè da quando mio malgrado mi sono dovuto per forza di cose sobbarcare la gestione solitaria della società, e ieri mattina mi è scattata la cosidetta molla, quando mentre ero intento a farmi la mia passeggiata quotidiana di 4/5 Km che il medico mi ha consigliato di fare tutti i giorni, ho incontrato una persona del mondo del calcio, che dopo avermi parlato per tanto tempo mi ha detto:"Presidente, portatemi a Benevento che metto tutto a posto". In quel preciso momento ho capito che dovevo restare. E voi direte perchè? Perchè voi sapete bene che in questa settimana, in tantissimi si sono inventati manager, direttori sportivi, direttori generali, insomma tutte le cariche possibili e immaginabili, proponendosi in modo diretto e indiretto, ma nessuno si è proposto come presidente. Tra l'altro ho pensato che se in tanti si sono proposti per venire a mettere le cose a posto forse vuol dire che poi le cose non sono così difficili di come sembrano e che forse le potrei mettere a posto anche io che proprio fesso non sono (testuale...ndr.) La cosa che però mi è dispiaciuta è quella che in questa settimana hanno cominciato ad aleggiare certi fantasmi del passato e così ecco tornare alla ribalta nomi di gente che l'occasione per rimanere in questa città e nella società del Benevento Calcio spa l'hanno avuta. Perchè non raccontano però anche i motivi per i quali sono stati mandati via. Ecco proprio loro non dovrebbero scrivere certe cose e fare la morale a qualcuno. Sia chiaro io rispetto tutti quelli che sono passati per Benevento, anche perchè nell'ottica della continuità della tradizione di una società io in questo momento che sono presidente della vostra squadra rappresento anche i Tiribocchi, i D'Ottavio, i Bertuccelli, gli Aruta. Insomma di andare via perchè qualcuno dice che prendo gli allenatori giovani e quindi non ho un progetto è riduttivo. Tra l'altro voglio ricordare i titoli dei giornali e i pareri dei tifosi quando abbiamo ingaggiato Loschiavo che tra l'altro nella sua carriera ha avuto esperienze come direttore generale, sportivo e ha fatto persino il presidente: oggi Loschiavo per qualcuno non capisce più un cazzo (testuale ...ndr...). Insomma io credo che la gente che parla più di calcio e chi ne capisce di meno di calcio, e a queste persone voglio ricordare che anche quando abbiamo vinto con un direttore sportivo, questa stessa persona da quando ci ha lasciato e cioè dal 2007/2008 non mi sembra che altrove abbia vinto qualcos'altro. Lo stesso non è capitato agli allenatori o ai Direttori che ci hanno lasciato. Chi vince invece quando ci lascia? Ci sono riusciti certi calciatori e quindi è su questo che ci dobbiamo interrogare e che io ho più riflettuto.

Non si lascia una nave mentre sta andando alla deriva, e neanche mentre affonda, anche perchè poi questa è una nave solo in difficoltà e se io la lasciassi come hanno fatto i 5000 spettatori che hanno fatto lo struscio come si dice a Napoli nel derby con l'Avellino, diventerei come loro che nel momento di difficoltà hanno abbandonato....loro hanno dimostrato che sono dei provvisori, e noi i 2500 di oggi abbiamo il compito di farli innamorare della nostra squadra come lo siamo noi.

In questa settimana mi sono stati vicino mio padre di 93 anni che per me è ancora un simbolo ed un punto di riferimento, la mia famiglia, mia figlia minore che mi ha detto che non posso essere un presidente distaccato, fare il freddo, il distaccato alla Moratti della situazione perchè non sarei io, e che se non ero stanco dovevo ritornare a metterci l'emozione che ho dentro e che so di poter dare. Mi dicono che per meritare rispetto non serve spendere soldi: ecco spendo soldi per avere e dare delle emozioni e forse per questo sono un imbecille e me ne farò una ragione, forse quando passeggerò una volta di più per il vostro magnifico corso e mi fermerò sotto l'Arco di Traiano.

Dopo queste parole, ho deciso di mettermi in macchina e farmi 200 km, per guardare negli occhi quei calciatori che avevo mandato in ritiro, e a cui ho detto che non ero andato da loro per comunicargli che il ritiro era sospeso o che gli stipendi non erano più sospesi, ma solo per dirgli che ero nauseato dal vederli; insomma dall'offesa tecnica ero passato all'offesa personale.

Gli ho anche detto che non dovevano dimostare di essere campioni, ma semplici calciatori per cui sono pagati, ma prima di tutto degli uomini. Sapevo che a prescindere da tutto, e da come sarebbe andata oggi la partita in campo qualche uomo lo avrei visto e così è stato, e spero che non sia solo una primavera.

Per 25 tifosi che dicono Vigorito Vattene, c'è stato anche qualche altro come uno che si chiama Simone da Cervinara e che non ho il piacere di conoscere personalmente, che ha scritto "presidente non andare via, i gladiatori non sono quelli che abbandonano, ma quelli che vanno avanti nelle difficoltà e quindi vi chiedo, combattiamo insieme e proviamo a capire le difficoltà tutti insieme!"


Continuerò ad essere il presidente della società, ricordando a tutti che siamo al secondo anno di un progetto triennale; forse questo qualcuno l'ha dimenticato, come ha dimenticato anche che quest'anno non è cominciato sotto una buona stella. Imbriani e Martinez, in due erano un allenatore, e non c'è nessuno che abbia capito questo neanche noi. Ci siamo fatti abbagliare dalla indiscussa capacità tecnica di Martinez, ma sappiamo che non si può essere bravi solo con la lavagnetta e che bisogna essere anche psicologi e Martinez aveva perso la sua metà dall'inizio: Tecnica e emozioni ecco cosa erano insieme Imbriani e Martinez, ma purtroppo venendo a mancare uno dei due non era la stessa cosa.....

Ugolotti è un uomo equilibrato, adesso partiamo: non so se faremo un buon campionato, ma a maggio individueremo eventualmente le responsablità di qualcuno ove ce ne fossero. Basta con i fantasmi, basta con i Cia, i Pintori. I giocatori che non sono stati riconfermati è perchè non erano stati ritenuti consoni al progetto che si voleva portare avanti. Ritornando ad oggi non è solo la vittoria che serviva, ma la condotta, il comportamento era importante riscontrar. Ripeto a maggio saremo pronti come sempre ad assumerci le responsabilità e l'onere di andare avanti e ripartire ma lo deve essere pronta anche la città, la tifoseria, e la stampa che ci avranno accompagnato in questo viaggio, perchè ci siamo rotti di viaggiare da soli. Essere sannti e non essere vicini quando c'è difficoltà crea amarezza, è facile essere in 7000 quando le cose vanno bene è difficile essere in 70 quando le cose non vanno bene....Io ci sono, la squadra ci sarà e le lavanderie di Benevento vi assicuro che dovranno lavorare tanto per lavare le magliette che i calciatori suderanno in campo. ...

Io mi sono comprato un emozione, altri presidenti se proprio ci fossero possono farsi avanti comunque, tra l'altro ci sono anche le elezioni politiche e il calcio potrebbe essere un buon viatico a disposizione di chiunque abbia il coraggio di portare avanti un certo discorso. Se mi avete dato l'armatura di Gladiatore...qualcosa vorrà significare, no?

Io non cerco striscioni a favore, quando voi uscite a testa bassa, io esco a testa basta e perciò voglio impegnarmi sempre di più per far si che almeno si esca sempre a testa alta da questo stadio: i 2500 di oggi sono i destinatari del mio ringraziamento perchè ci vuole coraggio a ritornare allo stadio dopo una prestazione indegna come quella di domenica scorsa e loro non solo sono venuti ma hanno colorato di giallo e di rosso gli spalti. Adesso spetta a noi continuare a riempire le gradinate sempre di più.

Io non sono un monarca che ha dei cortigiani a disposizione che hanno il compito di applaudire. Se volessi essere applaudito ricordatevi che ho sempre 400 dipendenti e potrei andarmene in giro per le mie aziende a prendermi gli applausi. Il fatto che non sono un monarca lo dimostrano le scelte che ho fatto quest’anno sulla base delle esperienze degli anni scorsi:
Come per gli Abbonamenti, il cambio del DS, confermare gli allenatori e portare avanti un progetto, scegliere dei giocatori secondo le loro indicazioni e presidere alle operazioni solo per capire quale cifra avrei dovuto mettere sull'assegno da staccare: questo non mi sembre essere un monarca!

Io credo che quest'anno è andato tutto bene sino alla gara con l’Avellino, nella quale tutti avevano comunque messo in risalto il grande impegno e la serietà che i calciatori ci avevano comunque messo. E quindi Vigorito aveva capito tutto, poi succede invece che Montiel ha preso tre pali, ci sono delle prestazioni indegne e siamo diventati tutti imbecilli, anzi solo in società ci sono degli imbecillii. Noi abbiamo avuto il coraggio di farla l’analisi, anche cercando di capire se è Vigorito che ostacola il Benevento oppure che non è Vigorito il problema di questa squadra. Io non faccio il padre padrone, penso alla Lazio di Lotito che invece è un padre padrone, ma è in serie A e ha raccolto comunque qualche risultato, penso al proprietario del Chievo Verona, agli Agnell, ai 20 anni di Moratti che non riusciva a vincere niente spendendo tanto e prendendo tantissime persone al suo fianco…non sappiamo perché succedono alcune cose …io però pago sempre gli errori perchè ci metto la faccia e rimango sempre vicino alla squadra, dappertutto; sono io che la domenica mi prendo gli insulti, del Camorrista,del venduto, solo per stare vicino alla squadra.


Presidente si è fatto un idea di cosa è potuto succedere alla squadra e perchè fino ad oggi ci sono stati questi problemi?

Da quando Imbriani e Martinez non sono più al timone credo che si sia aperta una voragine, per il fatto che la squadra abituata a giocare con un sistema di gioco del tipo, "meglio giochiamo e meglio vinciamo" ha dovuto e sta provando a cambiare mentalità. Il mio personalissimo pensiero è quello che in serie C possesso palla significa avere più tempo per fare errori, ma la perdita di un allenatore in questo gioco credeva molto ha creato comunque dei disagi.
Io non credo che esista un gioco che sia adatto o meno alla categoria, ma dipende da chi lo applica. Indubbiamente se alcuni episodi sfavorevoli (come i 2 pali di oggi) e quindi qualche palo in meno magari diventa un gol in più, oppure avevamo qualche  episodio più a favore può darsi che la crisi non arrivava, ma può darsi anche che la crisi che noi abbiamo avuto, adesso possa toccare agli altri. Non solo la società quindi, ma tutti hanno un programma triennale, prendiamoci quello che di buono arriverà alla fine di questa stagione e poi tireremo le somme, sperando che anche le Istituzioni se lo ricorderanno e possano fare lo stesso. Certe volte vorrei che si ricordassero che lo stadio è sempre di proprietà della città e che Vigorito lo sta solo utilizzando. A buon intenditor.

I calciatori rimarranno in ritiro?

I calciatori torneranno in ritiro da martedi: per un paio di giorni li dovranno sopportare le loro famiglie e quindi facciamo un torto a loro. Da martedi  saranno al Centro La Pace, quartier generale scelto tra tutti quelli che in questi giorni pure si erano proposti ma con offerte fuori mercato e solo per speculare e sfruttare la situazione.

Sezione: Sala Stampa / Data: Dom 11 novembre 2012 alle 16:55
Autore: Redazione TuttoBenevento
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