Calcio d’inizio, palla all’indietro per Paolo Cannavaro che lancia lungo versi l’out destro per lo stacco di Christian Maggio. Per ben sei anni, specialmente nel 3-5-2 di Mazzarriana memoria, l’asse Cannavaro – Maggio ha rappresentato uno degli schemi più utilizzati dal Napoli. Poi con l’arrivo all’ombra del Vesuvio di Rafa Benitez le strade dei due si sono divise, con Cannavaro jr costretto a trasferirsi al Sassuolo. Un addio forzato quello dell’ex capitano del Napoli alla maglia azzurra un po’ come quello di Superbike di un paio di anni fa. Modalità diverse ma stessa sostanza: probabilmente entrambi meritavano e sognavano un addio diverso.

Il passato è, però, ormai alle spalle: il presente di Superbike si chiama Benevento, dove è tornato sui livelli di qualche anno fa a dispetto della carta d’identità; quello di Cannavaro si chiama Cina, più precisamente Guangzhou, dove sta provando a rubare i segreti del mestiere di allenatore al fratello Fabio.

Gli anni e i chilometri di distanza (circa 7500 tra Cina e Italia) non hanno, però, scalfito il forte legame che unisce da sempre i due che ieri sera si sono ritrovati nel corso della trasmissione Ottogol, dove sono stati entrambi ospiti.

È stata questa l’occasione per Cannavaro per parlare anche del Benevento degli amici Maggio e Foggia: “Spero che il Benevento possa conquistare la Serie A sul campo perché lo meriterebbe. Nel caso ciò non fosse possibile, però, è chiaro che deve essere promosso d’ufficio e non sarebbe certamente regalata. Anzi, dovrebbe già giocare in A. Seguo sempre con attenzione e affetto il Benevento anche perché ci sono i miei amici Maggio e Foggia, a cui auguro tutto il meglio possibile”.

Sezione: In primo piano / Data: Lun 18 maggio 2020 alle 23:25
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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