La promozione del Benevento in Serie A come lo scudetto del Torino nella stagione 1948-49 (quella del tragico schianto di Superga, dove persero la vita gran parte dei campioni del “Grande Torino”).

L’eccezionalità del momento, d’altronde stiamo vivendo una pandemia, ha portato il Presidente del consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, al paragone tra lo scudetto assegnato all’epoca ai granata e la promozione in Serie A che andrebbe riconosciuta secondo il giornalista Rai, sempre e comunque, ai giallorossi.

Nel corso del suo intervento, prima di affrontare il discorso Benevento, Verna si è soffermato sulle modalità di ripresa del calcio italiano: “Mi auspico che quando si ricomincerà lo si farà ripartendo da dove si è fermato tutto, perché soluzioni alternative io non lo riterrei adeguate. Non vedo altra soluzione se non quella di riprendere quando sarà possibile. Però magari sarebbe opportuna una legge che regolamenti l’inizio del campionato, perché le squadre non possono prendere posizione in base agli interessi di parte”.

A tal proposito, il giornalista Rai si è espresso anche sulla particolare situazione del Benevento che, al pari del Monza, può ragionevolmente essere considerato il “caso” più complicato per il calcio italiano (i giallorossi, come noto, vantano 23 punti di vantaggio sulla terza a dieci giornate dalla fine del torneo cadetto) qualora non ci dovessero verificare le condizioni  per una ripresa dei campionati.

Una condizione che a Verna ha ricordato, in un certo senso, quella del “Grande Torino”, il quale dopo la tragedia di Superga, venne proclamato Campione d'Italia per decisione della Federazione (le ultime quattro partite della squadra in campionato furono giocate dalla squadra «Ragazzi», contro avversarie composte anch'esse da elementi delle giovanili): “Parlando del Benevento, che secondo me non può essere escluso in alcun modo dalla Serie A la prossima stagione, voglio ricordare il caso del Torino nel post Superga (stagione 48-49 n.d.r.) quando i granata avevano moralmente vinto il campionato avendo un vantaggio importante sulle avversarie e ai quali mancava solo la matematica. All’epoca, data l’eccezionalità del caso, al Toro fu consentito di vincere sul campo uno scudetto moralmente già suo (i granta avevano 4 punti di vantaggio sull'Inter a 4 gare dalla fine senza più scontri diretti da giocare e all'apoca i punti per la vittoria erano solo 2 n.d.r.) e per il quale mancava – come per il Benevento quest’anno – solo la conferma dell' aritmetica”.

Sezione: In primo piano / Data: Ven 17 aprile 2020 alle 00:04
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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