L’ex attaccante del Brescia, Dario Hubner, ci ha rilasciato alcune dichiarazioni sul prossimo match tra le rondinelle e il Benevento di Roberto Stellone

“Spiegare il momento di difficoltà del Brescia non è facile. Dopo essersi ritrovato secondo in classifica dopo le prime sette gare, adesso è in zona play-out. Senza fare grandi giri di parole c’è qualcosa che non va. Bisogna migliorare per uscire fuori da questa situazione. 

Per quanto riguarda il Benevento, ho sempre pensato che gli allenatori danno il massimo con la squadra che hanno a disposizione. Quando i risultati non vengono ci sono dei problemi in determinati ruoli. Un allenatore non può fare miracoli. In un anno il tecnico può darti quei 4-5 punti, ma vanno valutate altre situazioni. Possono capitare annate particolari, giocatori che rendono al di sotto delle loro possibilità. Anche a me sono capitati degli anni dove nulla girava per il verso giusto. Quando una squadra retrocede non è mai un caso. Le difficoltà ci sono quando manca qualcosa”.

Tu sei stato un grande bomber: attaccanti come Simy, ad esempio, che hanno smarrito la strada del gol, cosa dovrebbero fare in questi momenti?

“Una punta deve restare tranquilla. Il discorso è ampio: quando si fa gol il merito è sempre del gruppo. Bisogna aspettare l’occasione giusta, ma è anche vero che in porta bisogna tirare almeno 2-3 volte. Non si può pretendere che alla prima conclusione si faccia gol. I meriti e le colpe li ho sempre suddivisi a metà”. 

Che gara ti aspetti tra Benevento e Brescia?

“E’ una gara difficilissima. Entrambe hanno bisogno di una vittoria. Nessuna delle due può perdere perché sono tre punti pesantissimi. Chi perde rischia molto”.

A questo punto la paura può farla da padrone e si rischia un pareggio. 

“Non credo in un pareggio perché i punti sono importantissimi e le altre rischiano di prendere un certo vantaggio. Entrambe devono giocarsela. Devo essere sincero, con Stellone ho fatto il corso di allenatore. Gli auguro tutto il bene di questo mondo ma dopo la gara di sabato (sorride ndr). Non bisogna sottovalutare un aspetto: quando hai un organico costruito per altri obiettivi e poi ti ritrovi a lottare per salvarti non è semplice. La tensione è doppia. Entrambe le squadre dovranno lottare molto”.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 16 febbraio 2023 alle 17:40
Autore: Claudio Donato
vedi letture
Print