Abbiamo raggiunto il collega della Gazzetta dello Sport, Mimmo Malfitano, con il quale abbiamo cercato di capire cosa potrebbe scaturire dall'incontro di venerdì tra il patron del Benevento e il sindaco Mastella. Sul fatto che Vigorito sia molto legato alla città, nessuno può dire il contrario. E’ logico, però, che il discorso tra le parti sarà molto più ampio, legato alla soluzione di alcune annose vicende che vanno avanti da anni, come la convenzione dello stadio. Si spera, comunque, che il sentimento possa prevalere ancora una volta.

“Per avere un quadro preciso bisognerebbe conoscere bene le situazioni. Generalmente - afferma Malfitano - Oreste è una persona che non agisce di pancia, ma è sempre molto equilibrato. Ho l’impressione che si sia sentito un po’ ‘tradito’ da una parte della tifoseria. Da quando ha preso il Benevento ha sempre fatto tanto per questa società. E’ riuscito anche a portarla in serie A. Se non vi è rimasto è per quella scandalosa partita contro il Cagliari, che ancora oggi brucia. Obiettivamente, anche quest’anno, non mi sembra che abbia parlato di un ritorno in serie A. L’obiettivo era quello dei playoff. E' normale che, avendo la possibilità di giocarsi qualcosa di importante, uno debba provarci. Non dimentichiamo un aspetto: da anni si va avanti con la questione relativa alla convenzione dello stadio. Mi chiedo una cosa: per quale motivo, in tutti questi anni, non si sia trovata una soluzione? Le istituzioni avrebbero dovuto mostrare più vicinanza. Perdere un presidente come Vigorito significherebbe gettare nello sconforto un intero ambiente. Siamo al cospetto di un presidente che fa parte del top dell’imprenditoria italiana".

Cosa ti aspetti da questo incontro di venerdì tra il presidente e il sindaco Mastella?

“Mi aspetto, da un punto di vista istituzionale, che il sindaco abbia argomenti convincenti per far sì che Vigorito riveda la sua posizione. I tifosi, poi, devono comprendere che non tutto può andare come si spera. Vigorito è un presidente che ha sempre onorato tutto. Anche quando la squadra ha vinto cinque gare consecutive, non c’è stata quella fiamma che uno si sarebbe atteso. Capisco il Covid, la delusione per la retrocessione, ma fino a un certo punto. E’ chiaro che, lo ribadiamo, dietro lo striscione esistono motivazioni che hanno avuto la loro grande rilevanza, come la questione stadio".

Mimmo, qualche giorno fa ho realizzato un’intervista all’avvocato Chiacchio, da quindici anni vicino alla società del Benevento. Si è detto molto scettico sul fatto che Vigorito possa andare via. Qual è il tuo pensiero?

“Mi lanci un assist per dirti una cosa. Se vi può essere di conforto, proprio ieri ero insieme all’avvocato Chiacchio, che considero un mio amico fraterno. Ci conosciamo da oltre 40 anni e, ti confermo, avendo parlato anche della vicenda Benevento, che quello che stai dicendo lo ha detto anche a me. Anche io non credo alla possibilità che Vigorito lasci il Benevento. Il presidente è molto legato a questa città. Sono stato molto amico di suo fratello Ciro e so quanto tenga al Benevento. Dobbiamo essere ottimisti. Mi auguro che, ancora una volta,  Oreste faccia prevalere i sentimenti”.

Sezione: In primo piano / Data: Mer 01 giugno 2022 alle 19:51
Autore: Claudio Donato
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