Una settimana movimentata (eufemismo), quella vissuta dal Benevento e dai suoi tifosi. Il dopo Venezia, con l'ennesima sconfitta subita tra le mura "amiche" di questo incredibile campionato, ha scatenato una serie di eventi a catena che hanno portato prima all'esonero di Cannavaro e Foggia e poi alla nomina a nuovo tecnico della strega di Roberto Stellone. 

Stellone arrivato a Benevento con tanto entusiasmo ed umiltà sembra essere riuscito già ad infondere nella squadra e in tutto l'ambiente almeno un pizzico di fiducia misto naturalmente a tanta curiosità. Nella conferenza stampa Pre-Cagliari, alcuni passaggi sono stati molto importanti come quello relativo al fatto che la squadra dal punto di vista atletico sta bene ma che ha soltanto bisogno di scrollarsi di dosso quel magone di negatività in cui si è avvolta in particolare in queste ultime settimane.

Non ce ne voglia Fabio Cannavaro, capitano di quella squadra azzurra che tanto ci fece gioire, ma forse (senza volerlo ovviamente) quel suo inconsapevole atteggiamento da "marchese del Grillo" (per la serie "Io so io e voi non siete un....") certamente non l'ha aiutato a creare fiducia ed empatia tra lui e la squadra. Credo che in una situazione come quella del Benevento di quest'anno ed in particolare nel campionato di serie B, bisogna "sporcarsi le mani", scendere dalla bicicletta, dimenticare i selfie e le foto da Dubai o con sfondi mozzafiato e mettere l'elmetto in testa. Troppo facile dire le cose a parole se poi nei fatti non riesci a "comunicare" con i giocatori. Anche se nella tua carriera hai toccato il punto più alto a cui un calciatore può ambire, questo non ti garantisce che tu possa essere anche un grande allenatore. E purtroppo per lui, per adesso Fabio Cannavaro da questa avventura ne esce abbastanza malconcio. Possiamo solo augurargli che la "lezione" Benevento possa tornargli utile per il prosieguo della sua carriera. Intanto, dopo il suo esonero, il fatto di aver chiesto la risoluzione del contratto (atto non dovuto) che lo legava alla Strega fa di lui sicuramente una persona per bene ma dal punto di vista umano su questo non avevamo dubbi.

Tornando alla gara di oggi, speriamo che questo nuovo corso possa portare una boccata d'aria in termini di punti alla Strega. La partita di Cagliari è tutt'altro che semplice, ma da qui alla fine del campionato di gare "semplici" non ce ne saranno. Adesso prima che i calciatori dovranno scendere in campo gli uomini che hanno a cuore le sorti della squadra ma anche delle loro carriere. Un declassamento di categoria sarebbe una tragedia per il Benevento, per la società e per tutto l'ambiente, ma anche le carriere dei nostri giocatori ne risentirebbero eccome.

Quindi cerchiamo di resettare tutto e dimenticare (anche se difficile) tutto quello che è successo fino ad ora. Tanto eravamo ormai consapevoli di non poter contare su gente come Ciano o Farias, che da quando sono arrivati non hanno mai dato nessun contributo alla causa, quindi cerchiamo di stringerci intorno a quelli che andranno in campo e che fino alla fine cercheranno di difendere quell'immenso patrimonio che è la serie B. Alla fine tireremo i conti e capiremo chi sarà degno di ricevere i nostri applausi. Gli altri abbiano almeno la dignità di lasciare questa città.

Sezione: In primo piano / Data: Sab 11 febbraio 2023 alle 12:07
Autore: Cosimo Calicchio
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