Con il 2-1 al Pordenone, il Benevento ritrova quella vittoria casalinga che mancava dallo scorso 29 dicembre con l’Ascoli e, cosa ancor più importante, si avvicina ulteriormente alla Serie A. Splendide le reti da tre punti di Viola e Insigne, tra i migliori in campo, al pari – o quasi – di Montipò, eccellente prestazione la sua, e di Hetemaj, mastino del centrocampo. Qualcosina da rivedere dietro, dove Barba e Caldirola sono andati spesso in difficoltà, anche per via dell’assenza di un play davanti alla difesa che, come fa Schiattarella, garantisse loro la giusta copertura.  Queste le pagelle dei giallorossi:

MONTIPÒ 8: Prestazione superlativa quella del numero uno giallorosso. Probabilmente il migliore in campo tra le fila del Benevento, senza contare la prodezza di Viola. Si oppone meravigliosamente per ben due volte su Bocalon nella ripresa ma già nel primo tempo aveva dato il suo contributo alla causa. Non può nulla sul gol subito nel finale di match. Certo che se continua così la Nazionale non sarà più un sogno.

MAGGIO 6,5: Quello che stupisce è la sua continuità. Altra prova di ottimo livello la sua. Sempre pronto a dare sostegno in transizione offensiva.

BARBA 6: Schiarato centrale destro, mostra – legittime – difficoltà di affiatamento con il collega di reparto Caldirola. Sbaglia in un paio di uscite con la palla; soffre, al pari di Caldirola, gli ottimi scambi degli avanti neroverdi.

CALDIROLA 6: The wall, come ormai viene sopranominato dai tifosi sanniti per descrivere la sua capacità di schermare la porta giallorossa, sta attraversando una piccola fase di down e non sembra lucidissimo nei suoi interventi. Va ricordato, però, che il 5 sta tirando la carretta da più di un anno, con solo una ventina di giorni di riposo in estate.

LETIZIA 6,5: Beniamino delle folle: ogni suo intervento viene salutato con boati e applausi. Tutto meritato, freccia rossa sta giocando – probabilmente – la miglior stagione della sua carriera.

INSIGNE 7: Rinato. Secondo gol consecutivo per lui. Dopo il capolavoro di Cosenza si ripete anche contro il Pordenone e la sua prodezza, a conti fatti, è decisiva per la vittoria dei giallorossi. DALL’88’ DI SERIO 6,5: Non si fa sopraffare dall’emozione dell’esordio. Anzi. Poco dopo il suo ingresso il Pordenone trova il gol e la partita che sembrava ormai chiusa si riapre clamorosamente. Altri al suo posto sarebbero andati nel panico, lui invece lavora almeno un paio di palloni con la sapienza di un veterano e partecipa fattivamente al difesa delle vittoria.

HETEMAJ 7,5: Lottatore indomabile. Si è messo alle spalle il breve periodo di appannamento accusato qualche settimana fa. Recupera un numero di palloni incredibile. Mostruoso.

VIOLA 8: Non si può mettere un voto più basso all’autore di un’opera d’arte. La sua pennellata su calcio di punizione non lascia scampo al portiere avversario: una precisione impressionante.

IMPROTA 6,5: Fa il pendolo tra difesa e attacco, senza risparmiarsi. I suoi scatti, le sue accelerazioni e i suoi allunghi permettono alla squadra di allentare la pressione dei ramarri e, spesso, di conquistare importanti punizioni.

SAU 6: Gioca una buona partita anche senza far nulla di eclatante. Nel secondo tempo ha l’occasione di chiudere definitivamente il match ma il suo colpo di testa, da buona posizione, va alto sulla trasversale difesa da Di Gregorio. DAL 66’ DEL PINTO 6,5: Inzaghi lo manda in campo per tornare al centrocampo a tre e lo mette mediano davanti alla difesa in modo da creare un argine proprio lì dove il Pordenone, con Tremolada prima e Chiaretti poi, provava a mettere in difficoltà i giallorossi. Come sempre dà il suo contributo alla causa, concorrendo a portare a casa i tre punti.

MONCINI 6: Si muove bene, governa egregiamente l’area di rigore ma non riesce ad essere letale. Nel primo tempo va a centimetri dalla rete ma dopo essersi ben smarcato manda, di testa, la palla fuori quasi da zero metri dalla porta. Anche nella ripresa ha qualche buona occasione per far male alla squadra di Tesser ma non la sfrutta al meglio. Quando ci riesce, la gioia del gol gli viene smorzata per fuorigioco. DAL 77’ CODA 6: Non ha grandi occasioni per mettersi in mostra, l’atteggiamento è sempre positivo e propositivo nonostante i pochi minuti in campo.

INZAGHI 7: La prepara bene sin dalla vigilia quando, per l’ennesima volta, non dà l’alibi delle assenze ai suoi. Ormai la sua squadra va con il pilota automatico e di questo va dato enorme merito a lui e al suo staff. 

Sezione: LE PAGELLE / Data: Lun 17 febbraio 2020 alle 12:55
Autore: Gerardo De Ioanni
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