Una stagione da ricordare ma se dimentichi gli errori che hai fatto rischi di rifarli di nuovo. In questa maniera esordisce il Presidente Oreste Vigorito ai microfoni di Umbria Tv al termine di Perugia-Benevento, gara chiusa con l'ennesima sconfitta e che è servita per dare l'addio alla serie B a braccetto dei grifoni anch'essi retrocessi in serie C.

Sulla retrocessione del Benevento: "Come Presidente del Benevento mi sento di chiedere scusa ai nostri tifosi ma anche agli altri per gli spettacoli che abbiamo mandato in scena quest'anno che non erano degni di una squadra di serie B. Siamo retrocessi e tra l’altro anche all’ultimo posto ma perché non ce n’era un altro più sotto perché altrimenti l’avremmo preso noi, lo meritiamo con tutta l’anima. Per quanto riguarda il Benevento, ci tengo a dirlo, non merita la una retrocessione ma dovrebbe retrocedere 2 volte per il campionato che ha fatto quest’anno dovrebbero mandarci nei dilettanti perché tutta la società, tutta la squadra tutti quelli che si sono avvicendati meriterebbero una doppia retrocessione compreso il Presidente. Il Presidente è ripartito, ma solo perché una delle mie qualità migliori è quella che difficilmente non riparto perché voglio riparare agli errori che ho fatto"

Sul rapporto con il Presidente del Perugia Santopadre: "Santopadre è stato nostro sponsor tecnico per 3 anni è stato sempre un avversario con il quale abbiamo giocato qualcosa di importante: abbiamo giocato una semifinale per andare in A, un’altra partita per qualificarci poi alle semifinali, è una persona che dal punto di vista imprenditoriale stimo ed apprezzo, nel calcio lo considero un presidente estremamente competente capace di individuare giovani per poi portarli alla ribalta cercando anche di far quadrare i bilanci, dove in Italia oggi è una cosa molto difficile. Santopadre come altri presidenti è vittima di questa internazionalizzazione del calci. Se continuiamo ad avere avversari così nel calcio con fondi sovrani, fondi internazionali, miliardari americani, cinesi e indonesiani in un passaggio epocale per il calcio italiano per i Presidenti come Santopadre che fanno di tutto per valorizzare il brand italiano diventa difficile avere un futuro semplice.Queste retrocessioni dovrebbero far riflettere come succede nel Parlamento, per la serie oggi tocca a me domani tocca a voi. Se questo sistema Italia non scende in difesa del marchio Italia, certi presidente scompariranno. Quando viviamo lo spogliatoio da attori e non da Presidenti da salotto tu ti accorgi delle cose giorno dopo giorno se noi facessimo l’errore che fanno i calciatori che è quella di rinviare alla settimana dopo la soluzione saremmo come loro e mi faccia essere tutto ma non come loro

SULLA SERIE B: "Oggi una squadra di serie B se vuole competere per la promozione o fare un campionato tranquillo deve disporre un aumento del 40/50% rispetto a quello che si spendeva una volta. La mia squadra, questa squadra che è finita dietro al Perugia di Santopadre è costata 21 milioni di euro anche se poi non è sempre una questione di soldi ma anche di tante coincidenze che riguardano l’aspetto tecnico, sanitario, il sistema, gli errori umani fatti da tutti, dai calciatori fino ad arrivare ai Presidenti che sono i primi responsabili anche se non facciamo le formazioni ma che non diciamo neanche niente quando non ci piacciono."

IL SISTEMA CALCIO E L'ULTIMO CONSIGLIO DI LEGA DI B:"Molte squadre di B hanno difficoltà l’abbiamo detto anche nell’ultimo consiglio di Lega di B di cui sono vice presidente. Spero che presto siano fatte quelle famose riforme di cui si parla ma che poi stentano a partire. L’investitore straniero investe in un mondo dove ci sono regole di 50 anni fa e non vincono perché hanno più soldi perché ricordo anche i Moratti che spendevano soldi e non vincevano, il problema sono le regole del gioco. Non si può partecipare a campionati dove le regole non sono applicate alla stessa maniera per tutti quanti. Ci sono degli argomenti che conoscete tutti e sono sotto gli occhi di tutti e che non fanno bene al calcio italiano.

SULLA GIUSTIZIA SPORTIVA E SULLE REGOLE: "Io ho vinto 2 campionati sul campo ma altrettanti mi sono stati negati, lo sport non può attendere la giustizia che arriva dopo anni quando va bene perché non c’è risarcimento per chi poi paga le conseguenze di quegli illeciti come successe a noi con i casi Gallipoli e Sorrento in serie C che appunto sono venuti a galla dopo anni, questo è uno dei problemi irritanti con cui ci andiamo a scontrare, i ritardi quindi l’applicazione del diritto sportivo prevalente rispetto al diritto dello Stato. Se la Giustizia ordinaria deve entrare in scena che entrasse a pieno diritto. Inutile tenere in piedi 2 strutture che creano conflitto di competenze e casi come quelli di giocare contro una squadra che forse non aveva neanche il diritto di partecipare a quel campionato. Se andate a vedere alcune società attuali di come vengono gestite di dove hanno le sedi legali vi accorgerete che servirebbe un controllo reale."

Sezione: In primo piano / Data: Sab 20 maggio 2023 alle 14:26
Autore: Cosimo Calicchio
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