Il Benevento ha consegnato al calcio italiano un grande allenatore. No, questa volta non parliamo di Pippo Inzaghi, che in giallorosso sta scrivendo la storia ed è destinato a continuare a farlo, ma di Roberto De Zerbi.

L'attuale tecnico del Sassuolo deve proprio al sodalizio campano, oltre che al suo lavoro e alle sue capacità, le attuali fortune. Fu Oreste Vigorito, infatti, ad avere l'intuizione di affidare al trainer bresciano la panchina giallorossa nel post Baroni: una scelta impopolare, per il passato al Foggia di De Zerbi, e rischiosa visto il momento da cui venivano il tecnico, reduce dalla mancata promozione in B con i pugliesi e dall'esonero col Palermo, e la squadra sannita, al palo dopo nove turni di campionato.

E, invece, il binomio Benevento - De Zerbi, contro ogni previsione, risulterà vincente anche se non al punto da ottenere una salvezza che, però va ricordato, avrebbe avuto del miracoloso. Con De Zerbi il Benevento è un'altra squadra e impone il suo gioco ovunque e contro chiunque riuscendo ad ottenere anche risultati storici come la vittoria a San Siro con il Milan e a mettere in difficoltà la Juve al Vigorito, solo per fare due esempi.

Un'avventura, quella del tecnico a piedi della Dormiente, intensa ma breve. Al termine della stagione l'allenatore esprime la volontà di non continuare: un po' per paura degli strascichi che avrebbe potuto riversare la retrocessione sulla nuova stagione e un po' per via delle sirene provenienti dalla Serie A e, precisamente, dal Sassuolo.

Oggi proprio in neroverde De Zerbi  è arrivato, probabilmente, all'apice del suo lavoro e  sta dando conferma di quanto di buono si dice da anni sul suo conto. La sua squadra, specie nel post lockdown, sta dettando legge contro chiunque, Juve compresa (i bianconeri ieri sera hanno dovuto sudare per portar via dal Mapei Stadium il pari), al punto da scalare la classifica fino all'ottavo posto con ancora un piccola speranza per un piazzamento Uefa.

Il tecnico, dunque, al netto della stima e dell'amicizia reciproca con Vigorito e col Benevento, ha avuto ragione della scelta fatta quel 18 maggio di due anni fa quando comunicò l'addio ai sanniti; come, d'altronde, lo stesso Vigorito nello sceglierlo. Capacità di scegliere gli uomini giusti confermata dal massimo dirigente sannita anche con Pasquale Foggia e Pippo Inzaghi, protagonisti del Benevento dei record.

Sezione: In primo piano / Data: Gio 16 luglio 2020 alle 14:26
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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