Con Antonio Criniti, ex attaccante del Cagliari di Oliveira, Francescoli, Matteoli, Firicano, giusto per ricordare alcuni nomi di quell’undici allenato da Carletto Mazzone, abbiamo cercato di dare una spiegazione alle ultime prestazioni del Benevento. 

Antonio, che idea ti sei fatto su questo campionato discontinuo del Benevento?

“Secondo me  è una squadra meno forte  rispetto agli altri anni. La discontinuità mostrata, a mio avviso, dipende dal fatto che non hai il giusto carisma per poter prendere l'iniziativa". 

Più nello specifico, restando alle due gare perse contro la Ternana, che non aveva più nulla da chiedere al campionato, e il Monza, ciò che ha lasciato increduli è l’atteggiamento e l’assenza di quella cattiveria che serve in certe gare. 

“Sì. Manca quel carisma che avevano altri calciatori. Non c’è quella spina dorsale che serve ad una squadra che punta a vincere”.

Dopo la sconfitta contro il Monza ha parlato il presidente, mettendo sul banco degli imputati un po’ tutti, lasciandosi 24 ore di tempo per riflettere. A questo punto della stagione, secondo te, ritieni giusto un scossone con il cambio della guida tecnica?

Non avrebbe senso un cambio della guida tecnica. In questo caso non è un problema legato all’allenatore. Il tecnico conta non più di un 20%. In campo non vanno gli allenatori. Il tecnico può darti un'identità tattica, che nel Benevento non ho visto sempre. Conosco bene Fabio, so come allena e prepara le gare. Alcuni calciatori li ha voluti lui, questo è vero. Calò, ad esempio, è bravo, ma ancora deve raggiungere quella maturità che ci vuole in una piazza come quella sannita. Sono calciatori di prospettiva. Negli ultimi anni, Benevento è una piazza abituata a vincere, pertanto, diventa difficile aspettare che un calciatore esca fuori”. 

Playoff.  Un tuo giudizio? 

“Auguro al Benevento di non incontrare il Monza, qualora non dovesse andare in A direttamente. Spero, invece, che possa incontrare il Brescia, che ho visto diverse volte in difficoltà. I playoff, in genere, non li vince mai chi è favorito. Fabio è chiamato a gestire un momento non facile, ma il calcio è imprevedibile”. 

Sezione: In primo piano / Data: Lun 02 maggio 2022 alle 12:28
Autore: Claudio Donato
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