Con l’ex attaccante della Strega, Antonio Di Nardo,  abbiamo parlato del nuovo Benevento targato “Fabio Cannavaro”, che vedrà gli Stregoni subito in campo contro l’Ascoli dell’ex tecnico Bucchi. Sempre vivi i ricordi giallorossi e l’affetto della torcida, momenti che restano indelebili nel cuore dell'attaccante.

Antonio, cominciamo un po’ da quel bruciante ricordo che risale alla stagione 2003-2004, legata alla sfida contro il Crotone, che poteva essere decisiva per la promozione in B. Ancora oggi fa male non aver potuto assaporare quella soddisfazione, sicuramente non per demerito vostro. 

“Hai ragione, come si fa a dimenticarlo. Sono quelle cose che nel percorso della propria carriera vanno a segnare il tuo bilancio. E’ un passaggio importante se non fondamentale. Sicuramente c’è tanto amaro in bocca perché eravamo la squadra favorita di quei play off. L’ostacolo più grande era il Crotone. Certe situazioni fanno male perché mandano in frantumi anche i tanti sacrifici fatti dalla società”. 

Un ricordo di Benevento?

“A Benevento arrivai a gennaio. Era una situazione societaria diversa da quella di oggi e si viveva il calcio in maniera differente. Ho avuto delle belle annate. Vedere lo stadio pieno è qualcosa che ti lascia soddisfazioni ed emozioni indescrivibili”.

Il gol più bello nel tuo periodo trascorso con la Strega?

“Quello con il Teramo in casa: controllai il pallone con il destro e lo spostai sul sinistro. Fu una rete da posizione impossibile. E’ uno dei gol più belli per la difficoltà tecnica”.

C' è grande entusiasmo per l'arrivo di un campione del mondo come Fabio Cannavaro, ma sai benissimo che il campo è sempre giudice sovrano. Che squadra ti aspetti con l' arrivo di Fabio?

“Non ti nascondo che sono curioso anche io. Fabio ha esperienza anche perchè non inizia oggi la carriera di allenatore. Sono curioso di vedere che tipo di mentalità avrà la squadra”.

Cannavaro ha trovato una squadra con il morale un po' a terra per le ultime vicissitudini. Bisogna fare un lavoro importante sulla testa dei calciatori. Cosa pensa un giocatore in questi momenti e come vive il cambio di allenatore?

“Sono d’accordo con te. Quando c’è il cambio di allenatore non è mai una cosa bella perché la società lancia un messaggio importante. Purtroppo a pagare è sempre il tecnico. Il nuovo allenatore, solitamente, porta una scossa nella testa dei giocatori. E’ fuori dubbio  che sarà importante lavorare, come hai sottolineato tu, sulla testa dei calciatori. Mi piacciono le idee di Cannavaro, il suo modo di vedere il calcio. In Italia lo viviamo diversamente. Consideriamo che stiamo parlando sempre di sport ed è giusto avere la testa libera. Saranno i risultati ad aiutare l’ambiente. Se i risultati sono positivi anche la testa gira meglio e le giocate, anche quelle più difficili, riescono con naturalezza”. 

Cosa è mancato al Benevento di Caserta, un tecnico al quale non si può imputare nulla dal punto di vista umano. A tuo avviso che cosa ha pagato?

“Confermo quello che stai dicendo. Con Fabio ho avuto il piacere di giocare nsieme e di viverlo anche fuori del calcio. E’ una persona stupenda. Cosa ha pagato? Sicuramente i risultati. Quando si vivono determinati momenti con tante aspettative si può  ottenere un effetto contrario. Il mestiere dell’allenatore è particolare. Un tecnico, però, mette in preventivo certe situazioni”.

Questa rosa ha molta qualità: da attaccante vorrei avere il tuo parere su un calciatore come Simy, che se sta bene può fare la differenza.

“Sì. E’ un calciatore forte. Ci sono momenti belli e altri meno. Bisogna lavorare sull’aspetto psicologico. Questa è la cosa principale”. 

Domenica si riparte: arriva l' Ascoli dell'ex Bucchi. In che termini possiamo già vedere l' incidenza del nuovo tecnico?

“Una bella gatta da pelare. Anche l’Ascoli non viene da un bel momento. La sosta ha permesso a Cannavaro di lavorare con un po’ di tranquillità in più. Spero di vedere una inversione di tendenza”. 

È una serie B di grandi squadre: dove può arrivare questo Benevento?

“C'è un presidente è ambizioso che molte piazze vorrebbero. Ha fatto investimenti importanti. Almeno i play off me li aspetto, poi si vedrà”. 

Ti aspettiamo a Benevento?

“Verrò sicuramente. Ogni volta che entro in questo stadio, le tante emozioni vissute mi assalgono in maniera incredibile. Sono cose che non posso dimenticare”. 

Sezione: In primo piano / Data: Mar 27 settembre 2022 alle 15:24
Autore: Claudio Donato
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