In questo momento di incertezza che sta caratterizzando il mondo del calcio, e non solo, alle prese anch’esso con la pandemia, una cosa è certa: se l’attuale stagione sarà conclusa non lo si farà entro il 30 giugno. Anzi, verosimilmente, proprio giugno dovrebbe essere il mese delle ripresa dei campionati nazionali o di alcuni di essi. Il 30 giugno, come noto, rappresenta il 31 dicembre del calcio perché in tale data si considera conclusa la stagione calcistica, scade l’assicurazione dei calciatori e tale data è anche il riferimento temporale dei contratti dei calciatori. In tale ottica, andare, come ormai pare chiaro, oltre il 30 giugno pone in evidenza anche il problema relativo a quei calciatori che dal 1 luglio saranno svincolati o di proprietà di un’altra squadra (per fine prestito o a parametro zero, ad esempio). Inoltre, luglio, altro mese che, se la pandemia lo permetterà, sarà scenario di calcio giocato, è anche il mese in cui solitamente ha inizio il calciomercato. Proprio questi sono stati alcuni dei punti affrontati dalla FIFA che sul punto ha emesso un comunicato contenente le line guida con proposte di modifica dei regolamenti in tema di contratti, stipendi e calciomercato.

CONTRATTI – Nel caso di contratti in scadenza il prossimo 30 giugno, questi saranno prolungati automaticamente sino al nuovo termine della stagione. Nel caso inverso in cui un contratto inizi nella data originariamente indicata come principio della nuova stagione, tale inizio di contratto sarà posticipato alla nuova data di inizio della prossima stagione. Qualora, invece, si dovesse verificare una sovrapposizione tra stagioni e/o periodi di deposito dei contratti, la priorità sarà data al club di appartenenza in modo che il giocatore completi la stagione con la squadra originaria, affinché sia mantenuta l'integrità del campionato.

QUESTIONE STIPENDI – La FIFA propone che il club e i suoi dipendenti (giocatori e allenatore) lavorino insieme per trovare un accordo collettivo appropriato e che le decisioni unilaterali riguardo qualsiasi possibile accordo, siano riconosciute qualora compatibili con le leggi nazionali.

Nel caso in cui, invece, società e calciatori non dovessero trovare un accordo, i singoli casi verrebbero esaminati dalla FIFA che terrebbe conto di:

-  se ci sia stato un autentico tentativo da parte del club di raggiungere un accordo con i giocatori;

- la situazione economica del club;

- la proporzionalità di qualsiasi adeguamento ai contratti dei giocatori;

- la posizione di reddito netto dei giocatori dopo qualsiasi aggiustamento del contratto;

- se i giocatori sono stati trattati allo stesso modo o meno.

CALCIOMERCATO – In tema di calciomercato la Fifa "sarà flessibile e consentirà di posticipare le finestre di mercato tra la fine della stagione corrente e l'inizio della prossima. Inoltre cercherà di assicurare, laddove possibile, un livello generale di coordinamento e terrà conto della necessità di proteggere la regolarità, l'integrità e il corretto svolgimento delle competizioni per far sì che i risultati sportivi non vengano ingiustamente alterati".

Sezione: In primo piano / Data: Mer 08 aprile 2020 alle 00:38
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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