Il Ministro per le politiche giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, nel corso dell’intervista rilasciata a Italpress ha parlato, ovviamente, anche della ripresa dei campionati di calcio. Alla domanda se in questa fase 2 ci sarà spazio anche per il calcio, il Ministro ha risposto con un sì condizionato: “Speriamo che i campionati possano riprendere il prima possibile. Al momento non abbiamo certezze. Se – come speriamo - le curve dei contagi continueranno a scendere allora sarà possibile confermare quella data (13 giugno, anche se in tal caso ci sarebbe da fare una deroga al decreto del 17 maggio che vieta le competizioni sportive sino al 14 dello stesso mese n.d.r.) per la ripresa della Serie A (tempi leggermente più lunghi per la B nel caso n.d.r.). Dobbiamo però arrivarci gradualmente, muovendoci con prudenza e responsabilità, come abbiamo fatto fino ad ora, con grande sacrificio di tutti gli italiani".

Tema caldo quando si parla di ripresa dei campionati è l’ormai famoso “protocollo”. L’aspetto più critico quello della quarantena collettiva di squadra in caso di positività di un calciatore, che potrebbe compromettere la prosecuzione dei campionati una volta ripresi. A tal proposito Spadafora, pur confermando la solita cautela, lascia la porta aperta a regole meno restrittive: “Capisco che in caso di positività tra i giocatori un ulteriore stop potrebbe incidere in maniera determinante sul prosieguo delle partite, per questo stiamo prendendo in considerazione tutte le soluzioni possibili e validate dai medici. L'obiettivo che dobbiamo realizzare non è solo quello di far ripartire il campionato, bensì di riuscire a farlo terminare. Se i dati diventeranno incoraggianti, possiamo pensare di adottare regole meno rigorose, sempre nella salvaguardia della salute".

Sezione: In primo piano / Data: Mar 19 maggio 2020 alle 16:52
Autore: Gerardo De Ioanni / Twitter: @@GerardoDeIoanni
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