Articolo di Arturo Ciullo

SOTTO PRESSIONE

I “Viola” sbancano il Vigorito e aggravano la crisi di risultati degli uomini di Inzaghi, evidenziando tutte le loro lacune che stanno emergendo nel girone di ritorno.

Ancora una volta abbiamo assistito ad una squadra “bloccata“, che sembra aver perso la strada maestra e che regala occasioni all'avversario di turno facilitandone il compito.

Probabilmente la pressione di dover fare risultato, evidenzia anche problemi di tenuta psicologica. Fatto sta che a risultato oramai compromesso la squadra, come se si fosse liberata di un peso, ha cominciato a giocare facendo vedere delle cose pregevoli. Ma tutto è stato vanificato dalla facilità con la quale si commettono errori incredibili in fase difensiva o di impostazione e dalla sterilità degli avanti .

Trovare i colpevoli o processare scelte tecniche approssimative a questo punto della stagione serve a poco. È arrivato il momento di fare quadrato ed il proclamato “ritiro”, annunciato dal “redivivo” direttore sportivo, credo serva per cercare di trovare la giusta concentrazione e per non vanificare quanto di buono fatto durante tutto il girone di andata.

I limiti tecnici e sopratutto caratteriali del gruppo sono sotto gli occhi di tutti. Ma ora bisogna remare nella stessa direzione e ritrovare le energie mentali e fisiche per non soccombere nelle prossime gare e sopratutto nei due scontri interni del Vigorito, che determineranno le sorti del torneo.

Questo il mio personale giudizio sui partecipanti alla gara:

Montipò (s.v.): un solo ed inutile intervento in occasione del secondo gol dei “Viola”. Per il resto mai impegnato se non per raccogliere per quattro volte la palla nella propria rete.

Improta (voto 5): spirito di sacrificio da premiare. E’ assurdo ritrovarsi in un torneo così importante senza la possibilità di avere degli esterni di ruolo e ciò la dice lunga sulle scelte di mercato sia in estate che a gennaio.

Tuia (voto 5): timido nelle giocate. Se si subiscono sempre troppe reti, è anche per limiti “di tenuta mentale“ di tutto il reparto e per il cattivo filtro della linea mediana.

Glik (voto 4): gara negativa. Interventi sbagliati, quasi sempre in ritardo o fuori posizione. Surclassato da Vlahovic in lungo e largo.

Barba (voto 5): come Tuia. Continuo a ripetere che per poter competere a certi livelli bisogna avere maggiori cattiveria e personalità.

Hetemaj (voto 5): produce uno scarso filtro in una gara dove è apparso sempre in ritardo e fuori posizione.

Schiattarella (voto 4,5): prima parte della gara da dimenticare così come l’ errore che chiude definitivamente la gara. Meglio nella ripresa, fino all'errore fatale che ha causato il quarto gol ospite. Proclami a parte, da lui si richiede un atteggiamento da leader e sopratutto che limiti i soliti (troppi) errori in ripartenza.

Viola (voto 5): unico a cercare qualche giocata. Il tecnico rinuncia a lui nella ripresa, segno evidente di un'impostazione tattica sbagliata all’inizio della gara.

Ionita (voto 5): fuori dal gioco nel primo tempo. Meglio nella ripresa quando il tecnico rimette le pedine a posto. Trova la rete che ha acceso le speranze con il suo pezzo forte, il colpo di testa.

Caprari (voto 5): tanto fumo e poco arrosto. E’ senza dubbio uno sui cui si era puntato, ma le sue alternanze non giovano ai fini del gioco della squadra. Sciupa l’ occasione del 2 a 3.

Gaich (voto 5,5): per quelle che sono state le palle giocabili mostra un buon senso della posizione e dà peso all'attacco. Non è certo il giocatore a cui si possano imputare responsabilità in questo momento .

Subentrati

Insigne (voto 6,5): entra bene e fornisce la migliore prestazione di questa stagione. Probabilmente la lezione della scorsa settimana ha sortito effetto. E' evidente che il non aver schierato un giocatore di ruolo nella prima parte della gara è stato un grande errore da parte del tecnico.

Sau (s.v. ): nulla da segnalare

Tello (s.v. ): vedi Sau

Foulon (s.v.): inspiegabile il suo ingresso.

Inzaghi (voto 4): ritengo abbia fatto scelte tattiche errate non disponendosi a specchio in una gara dove, per prima cosa, era importante “non perdere”. Corre ai ripari nella ripresa, ma tutto viene vanificato dai soliti macroscopici errori che si ripetono oramai con una frequenza incredibile. Troppi per una squadra che si deve salvare. Non sempre adattare un calciatore in un ruolo non suo si rivela scelta giusta; nella seconda parte della gara sistema lo scacchiere mettendo i calciatori nei propri ruoli naturali e riesce ad avere soluzioni diverse. Errata anche la scelta di puntare su una difesa ad oltranza che fa leva su uomini che non sono in grado, al momento, di subire le pressioni avversarie.

Ci auguriamo che con il ritiro si riesca a ritrovare quella serenità e, soprattutto, quella spigliatezza di qualche mese fa e che si è intravista per soli per venti muniti nella gara di ieri sera.

E’ importante dare un'inversione di tendenza, così come è arrivato il momento di puntare sugli uomini che hanno maggiore personalità e convinzione di poter dare quel qualcosa in più.

Nulla è compromesso, ma bisogna assolutamente ritrovare i principi di gioco e offrire gare all'altezza della categoria, se davvero ci si vuole salvare.

Penso, inoltre, che debba essere in primis la società ad evitare di continuare a dire che “questa classifica oggi rappresenta molto di più di quanto ci si aspettava...” La pressione comincia anche da questo tipo di comunicazione sbagliata.

Siamo in serie A, meritatamente, ed abbiamo il dovere di fare il massimo per restarci, come avvenuto nella prima parte della stagione.

Ora testa alla gara con la Juventus, da affrontare da squadra di serie A, serrando le fila e credendoci.

Forza Strega 91!

Sezione: LE PAGELLE / Data: Dom 14 marzo 2021 alle 12:51
Autore: Andrea Bardi
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