Lavori forzati per il direttore sportivo del Benevento, Pasquale Foggia, che dopo aver regalato a Super Pippo Inzaghi Gabriele Moncini, vuole chiudere quanto prima il discorso relativo al difensore. Come già ampiamente detto negli ultimi approfondimenti di calciomercato (leggi qui), sono diversi i profili sotto la lente di ingrandimento della società giallorossa. Ma l’attenzione del Benevento non è rivolta solo alle entrate perché qualcuno potrebbe anche partite, senza dimenticare poi che c’è da risolvere sempre e comunque la questione Coda.

Di questo e altro ne ha parlato proprio il diesse sannita ai microfoni di Ottochannel, durante la trasmissione Ottogol. Foggia che, però, in primis ha voluto presentare il neo giallorosso Moncini: “È un calciatore che seguivo dai tempi di Prato e Cesena. Ha dei colpi importanti ed è uno di quei calciatori che secondo me si sposa bene con la nostra filosofia. In certe caratteristiche somiglia a Inzaghi. È un attaccante che gioca molto nell’area di rigore, se si vanno a vedere i gol che ha fatto l’anno scorso col Cittadella si nota che ha sempre segnato da lì, non sbagliando una palla”.

Da un attaccante a un altro, impossibile non parlare di Massimo Coda: “Massimo è un ottimo professionista, è un calciatore importante del Benevento e tale rimarrà almeno fino a giugno. Vorrei si evitassero polemiche e situazioni strane, si rischia di creare un caso dove un caso non c’è. Coda è un ragazzo di una professionalità unica. Non vorrei che alla minima palla sbagliata si pensasse a male. Invito tutti a togliersi sin da adesso il minimo dubbio e ripeto, Coda farà tanto per il Benevento. Non stiamo qui a dire per quanto tempo, ora c’è un altro obiettivo che è superiore a tutto e tutti. Se avessi avuto anche solo la sensazione che lui o un altro calciatore non avesse più la testa rivolta al Benevento, non si spoglierebbe nemmeno per fare allenamento. Quindi, eviterei discorsi strani.

Noi riteniamo di aver fatto una proposta adeguata, abbiamo la coscienza a posto – ha continuato Foggia – Inizialmente avevamo proposto un biennale, poi diventato un triennale a cifre per noi congrue. Sappiamo del valore del calciatore e della sua importanza, è giusto che il procuratore faccia il suo lavoro ma noi dal canto nostro riteniamo di aver fatto la nostra parte. Se poi l’agente o il giocatore ritengono che l’offerta non sia adeguata non è un problema, non muore nessuno.

Armenteros Crotone? Io non ho ricevuto nessuna chiamata da Crotone. Ascoltiamo tutti ma per qualsiasi giocatore perché nel calcio tutti hanno un prezzo”.

Come detto, l’attacco non è, però, il solo settore dove la società è chiamata ad intervenire. C’è da completare la retroguardia giallorossa, orfana di Luca Antei: “Stiamo seguendo diversi calciatori, dobbiamo vedere quale di questi si rivelerà il profilo più giusto per noi. Tosca? Beh, è un calciatore che ci piace ma come ce ne piacciono altri. È un difensore di livello assoluto, lo conosciamo bene. Però non è facile. Se lui vorrebbe tornare? Beh, credo di sì. Bisognerebbe chiedere a Tosca però. Regini? Lui, così come Barba sono calciatori di serie A e certamente farebbero comodo al Benevento. Stiamo lavorando, qualcuno arriverà.

Gyamfi al Trapani? Intanto domani si allena con noi…Maggio? Christian sa benissimo che le nostre porte per lui sono e saranno sempre aperte. Con lui c’è un confronto quotidiano, toccherà a lui decidere se continuare o meno”.

Sezione: CALCIOMERCATO / Data: Lun 13 gennaio 2020 alle 23:36
Autore: Gerardo De Ioanni
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